L'AMAZZONE DI BOSTON

Lasciami andare....

"Beh spero tu ti stia divertendo...questo è uno degli aspetti più noiosi del mio lavoro, queste feste mi annoiano a morte, credo che lo farò ancora per qualche anno e poi smetterò, mi sono stancata!" Jane si guarda in giro annoiata, non le piace stare in mezzo a tutta questa gente, parlare con persone che a malapena conosce ed essere in mostra per il Brand, ma ha una figlia a cui pensare, grazie a Dio il compenso è veramente alto e ha messo da parte un bel po' di soldi che avrebbero garantito un futuro tranquillo alla sua bambina. "Vuoi andare via?" chiede Maura a due passi dal suo orecchio baciandolo dolcemente. "Mhmm...direi che si può fare...mi sono messa in mostra abbastanza e sono davvero stufa...vuoi andare in hotel o preferisci fare un giro?". "Non sono molto stanca...possiamo andare a fare un giro vicino alla Senna...conosco un piccolo locale dove possiamo rilassarci in tranquillità!". Maura intreccia le sue dita con quelle di Jane decisa a portarla via da quel posto che ha nauseato anche lei, troppe di queste feste ha visto con la sua famiglia. "Andiamo tesoro!" la bionda la trascina tra la gente, ma qualcuno blocca loro la strada. "Casey...che ci fai qui?" chiedono in coro le due donne con occhi sbarrati. "So che avevo detto che non sarei venuto...ma Jane...mi mancavate, tu e nostra figlia...cosa posso fare per riaverti? Non ho nulla contro Maura ma noi...siamo una famiglia...come posso stare a guardarti senza fare nulla...io ti amo! Ho dovuto fare quello che ho fatto...avevo degli ordini Jane...non sai quanto mi sia costato stare lontano da te...ho perso la nascita di mia figlia...i suoi primi passi...ho perso tutto di lei!" l'uomo parla con il cuore in mano, ma Jane non vuole davvero avere quella discussione davanti a tutta quella gente, non può permettersi una scenata.  "Andiamo!" dice spingendo Casey fuori dal locale. Maura non capisce le intenzioni di Jane, ma non dice nulla, questa situazione va risolta, una volta per tutte. Si appartano mettendosi a sedere su una panchina in mezzo al verde. "Casey...io non ti amo più, ok? Non solo per quello che è successo...lo capisco, so che è stato duro anche per te...ma non c'è rimedio a questo! Io ora amo Maura, la amo molto e anche Shaula l'adora...tu sei il padre di Shaula, questo niente lo cambierà, ma devi avere pazienza con lei...è piccola e non ti conosce...inoltre ora c'è Maura nella nostra vita...ci stiamo per sposare e se vuoi fare parte di questa famiglia allargata devi avere pazienza e rispettare i ruoli...ho parlato con la bambina, lei non è ancora pronta a stare con te, non voglio forzarla...deve essere graduale...un po' alla volta so che imparerà a volerti bene...quindi per favore, ora torna sui tuoi passi e lascia che io la prepari nel modo giusto...venire qui di testa tua è stato un errore...significa che stai cercando d'importi e di forzarmi e tu sai che non funziona con me...quindi ora vai...per favore!" Jane sputa tutto d'un fiato come se dovesse togliersi un peso dal petto. "Ma io ti amo...non ho mai smesso Jane...tu e mia figlia siete l'unica cosa che mi ha permesso di non impazzire in quell'inferno!" Sbotta po' alterato. Jane si alza dalla panchina. "Non so che farci Casey!!" urla frustrata. "Non posso farci niente se ora amo un'altra persona, le cose cambiano...io sono cambiata...ho incontrato questa bellissima donna..." Jane guarda Maura con le lacrime agli occhi. "Questa splendida buffa donna...che mi ama in un modo...che ama mia figlia...non credo di aver mai amato qualcuno così...nemmeno te Casey...quindi...per favore...lasciami andare per la mia strada...potrai vedere Shaula e passare del tempo con lei quando vuoi, ma questo è tutto quello che avrai da me...ora...meglio che vada...ciao Casey!" prende Maura per mano allontanandosi. Maura la segue in silenzio, sa che Jane deve elaborare le sue parole, ma le stringe la mano con forza come a volerle infondere coraggio. Dopo una bella dormita, escono per fare colazione in centro. "Mamma Mo...voio cioccolata!" chiede la piccola che cammina tranquilla tra le sue mamme. "Va bene tesoro...oggi se fai la brava andiamo a Disneyland...che ne dici?" Maura guarda la piccola illuminarsi. "Vero?" Shaula guarda sua madre con occhi luminosi. Jane annuisce sorridendo. "Tutti insieme, anche nonna e mamy?" domanda eccitata. "Si amore, tutti insieme, dopo che finisco di lavorare mi passate a prendere e andremo a divertirci!" Jane prende la piccola tra le braccia per darle un bacio. "Che bello mamy...potrò vedere Frozen?" Jane ride, sua figlia è matta per Frozen. "Ma certo tesoro!Elsa...Anna e Olaf...tutti i tuoi personaggi preferiti!" Maura sa che questo avrebbe fatto impazzire Shaula, non potevano andare a Parigi e non andare a Disneyland. "Mamma mo? Possono enire anche nonna Co e il nonno?" chiede mentre Jane la rimette a terra. Maura guarda Jane non sapendo bene cosa dire. "Non lo so amore...non so se sono liberi...vuoi che li chiamiamo?" tira fuori il cellulare dalla borsa, la piccola fa cenno di sì con la testa. Maura inoltra la chiamata e passa il telefono a Shaula che aspetta impaziente con il telefono appoggiato alla guancia paffuta. "Ciao nonna Co...sono Shaula...come tai?...io, mamy,  Mo e nonna andiamo a disney...eni anche tu per faore?" chiede  in tono serio mentre guarda le sue mamme in attesa. Jane e Maura ridono divertite mentre la bambina parla con Constance. Maura prende il telefono vedendo che la piccola non capisce cosa le sta dicendo la donna al telefono. "Pronto Mamma? Si, si...hai capito bene...portiamo Shaula a Disneyland...so che non è l'ideale per te e papà...però...come? Ah ok, va bene!" risponde incredula. "Si, va bene, ci vediamo all'Hotel de Paris...per le quattordici...va bene...a dopo!" Maura chiude il telefono esterrefatta. "Che ha detto nonna Co...mamma mo, che ha detto??" chiede Shaula saltellando impaziente. "Ha detto che sarebbe felicissima di venire con noi...sei contenta?" . "Si!!" saltella soddisfatta, mentre Maura e Jane rimangono a guardarsi senza parole. Angela se la ride sotto i baffi, conosce Shaula, chi avrebbe mai potuto dire di no a quel faccino. Lei lo sa bene, non riesce mai a negare nulla alla sua nipotina.