Maura si offre di portarle a casa. Jane ha la piccola stretta a sé, non parlano molto lungo il tragitto, sono ancora molto scosse; nemmeno la piccola, di solito molto chiacchierona dice nulla, tiene stretta il suo peluche mentre Jane la culla dolcemente. Una volta arrivate, Angela va loro incontro con le lacrime agli occhi. "Oh piccola, ci hai fatto morire di paura, ma che cosa è successo??" chiede prendendo la nipotina tra le braccia. Jane e Maura si accomodano in casa, la piccola si mette a piangere tra le braccia della nonna e Jane la prende in braccio. "Ma cosa è successo amore? Sai che non voglio che ti nascondi senza avvisare le tue educatrici, ne abbiamo già parlato!" la bambina si stringe al petto della madre tirando su con il naso. "Scusa mamy...no o faccio più...sei rabiata con me?" Sussurra con labbro tremolino. Jane non riesce mai ad essere arrabbiata più di qualche minuto, la piccola è assolutamente adorabile. "Non sono arrabbiata Shaula...ero spaventata a morte..." sospira forte cercando di non perdere la calma. "Ti prego non fare più una cosa così, va bene tesoro?" La bacia sulla testolina spettinata, la piccola fa cenno di sì con la testa. Angela sorride nel vedere sua figlia alle prese con le stesse problematiche che aveva quando lei stessa era piccola, sorride dentro di sé, ma non dice nulla. "Ora porto questa piccola a fare un bagno, poi mangiamo un po' di verdure e a dormire!" Il tono di Angela non ammette repliche, sua nonna ha lo stesso cipiglio di sua madre quando è arrabbiata. "Noo...le verdure no...schifo...bleah!" la piccola Shaula fa una smorfia di disappunto e cerca supporto guardando sua madre, ma Jane la guarda seria; no, non si discute quando la mamma fa quello sguardo. Shaula lo sa bene, quindi verdure e a letto senza gelato, pensa sconsolata ma non osa fare i capricci. "Grazie mamma...io resto ancora un po' con Maura...notte piccola!" dà un bacio ad una Shaula molto imbronciata. "Notte mamy....e notte Mau!" la piccola dà un bacio sulla guancia della bionda che le sorride dolcemente. "Notte tesoro, sogni d'oro!". Rimangono a parlare finché non si fa tardi, poi si congedano, avrebbero fatto colazione insieme la mattina dopo. Jane vuole ringraziare Maura per averla aiutata con la piccola. Si danno appuntamento in un piccolo caffè in centro. Jane e la piccola arrivano con qualche minuto di anticipo e si mettono a sedere in un tavolino fuori, la giornata è molto bella. "Mamy..." la piccola giocherella con una cannuccia colorata evitando lo sguardo della madre. "Si, amore?" Jane le sorride dolcemente. "Scua per averti fatto paura ieri...no o faccio più...mi vuoi male ora mamma?" la piccola ha gli occhi lucidi e guarda sua madre con il faccino triste. Jane si alza dalla sedia e la prende in braccio. "No...amore, io non potrei mai odiarti, sei la mia bambina, ti amo da morire Shaula, ero solo spaventata! scusami se ti ho fatto preoccupare, va tutto bene?" La piccola fa cenno di sì con la testa e si avvinghia al corpo della madre come se la sua vita dipendesse da questo. Jane la fa sedere in grembo e le sussurra dolci parole per confortarla. "Ma che belle che siete!" Maura si avvicina con un dolce sorriso e con in mano un piccolo pacchetto regalo. "Ciao Mau!!" Shaula scende dalle ginocchia della madre per andarle incontro e lei la prende in braccio per darle un bacio sulle guance paffute. Jane è piacevolmente stupita; Shaula è molto socievole, ma non ama essere presa in braccio da altre persone a parte lei e sua nonna. Maura è davvero molto dolce con lei, questo le piace molto. "Ciao Jane!" mette la piccola a terra. "Che cosa hai lì...è un egalo pe me?" Shaula tocca il piccolo pacchetto nelle mani della bionda. "Shaula..." l'avverte sua madre. "Non essere impertinente, il tuo compleanno è stato qualche giorno fa e Maura ti ha già fatto un regalo..." la piccola abbassa lo sguardo. "Scusa mamy!" Si rimette a sedere sulle ginocchia di Jane. "Oh...in effetti...si, è un regalo per te piccola!" dice eccitata. Shaula spalanca gli occhi ma non si muove. Dà uno sguardo a sua madre che le sorride con assenso. "Per me, posso aprire, per favoe mamma?" Jane la fa scendere a terra. "Maura...non dovevi, la vizierai così...sei davvero dolce...!" Le sorride facendo venire a Maura la pelle d'oca. "Oh...non è niente Jane...è così dolce la tua bambina...mi piacerebbe avere una bambina come lei...un giorno!" Jane coglie una nota di tristezza nella sua voce, ma non chiede nulla. "Wuu...altri patelli coloati, patelli coloati ...mamy...guarda quanti!" La piccola urla in preda all'eccitazione mentre scarta il regalo con le sue manine paffute. "Ti piace piccola? So che ami colorare e ieri ho visto che molti dei pastelli che ti avevo regalato per il compleanno erano rotti o consumati!" La piccola saltella felice. "Sii!!" Jane si alza dalla sedia per abbracciare Maura. "Grazie Maura, hai reso felice Shaula, ma davvero...sono io che dovrei ringraziare per ieri...ero davvero fuori di testa!" Sottolinea imbarazzata. "Jane...è tua figlia, lo trovo naturale, sarei impazzita anche io se avessi perso mia figlia, quindi...stai bene?" Jane annuisce con gli occhi un pò lucidi; il pensiero della giornata di ieri le fa ancora male. "Si...grazie...ma..." torna a guardare sua figlia che fissa rapita i suoi colori nuovi. "Qualcuno si è dimenticato di dire grazie...vero Shaula?" la bambina si fa seria e abbassa lo sguardo. "Scua mamy...gacie Mau...adoro i miei patelli nuovi!" Maura sorride e Jane le scompiglia la folta chioma di ricci ribelli. "Questa è la mia bambina!". "Mamma possiamo invitae Mau al mare con noi oggi?" chiede mentre tira fuori un pastello dalla sua scatola. Le due ordinano la colazione. "Non so piccola...Maura avrà da fare...perchè non glielo chiedi tu?" Suggerisce strizzandola tra le braccia. Shaula mette giù i colori, scende dalle ginocchia di sua madre e si avvicina alla bionda. "Mau...eni al mae con noi?...c'è anche Pefone...puoi giocare con lei se ti va...key?" Maura le accarezza la testolina mettendole un riccio ribelle dietro l'orecchio. "Se vuoi che venga...allora verrò!" la bimba saltella eccitata facendole ridere entrambe. "Va benee...ma ora finisci la colazione, poi mamma deve andare a lavoro, stai con nonna e poi nel pomeriggio andiamo al mare con Maura e Persefone...e niente capricci per il tuo pisolino ok?" Shaula le fa un sorriso radioso, si rimette a sedere sulle ginocchia della madre mentre loro prendono accordi per la giornata.
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L'AMAZZONE DI BOSTON
FanfictionMaura si lascia alle spalle una relazione di convenienza. Delusa dalla sua vita amorosa e dall'immagine che di se stessa deve dare al mondo, incontra grazie ad una vecchia amica l'Amazzone di Boston. Donna bella, ribelle, indipendente con una profon...