L'amazzone di Boston

256 1 0
                                    

Maura lascia il Logan in direzione Beacon Hill. Sono appena le sei del mattino ma fa già molto caldo e la giornata si affaccia umida e afosa. È stata dai suoi genitori a Parigi per le vacanze di giugno come meritata pausa dal suo lavoro di insegnante di biologia alla BCU. Sono anni che non prende delle ferie e dopo la brutta fine della sua relazione di cinque anni con Ian, decide di prendere del tempo per sé. Fa troppo caldo e non vede l'ora di potersi concedere una bella doccia fresca. Manda un messaggio alla sua amica Allison per dirle che è arrivata e che si sarebbero viste più tardi. L'aria condizionata di casa è un sogno, ha attivato il dispositivo dal suo cellulare mentre è in taxi in direzione di casa. Per prima cosa, dopo aver aperto la porta della sua villa dal portone rosso laccato, si toglie le scarpe scaraventandole controvoglia vicino alla porta d'ingresso, fa cadere a terra con un tonfo sordo la sua Birkin nera che costa quanto una macchina, ma non le importa, a casa è solo Maura, nessuna Professoressa Maura Isles. Per lei è davvero dura doversi mostrare sempre impeccabile agli occhi del mondo, ma la sua educazione in Francia è sempre stata molto rigida. I suoi genitori l'amano molto, ma lei è una Isles e come tale deve comportarsi, senza macchia e senza pecca. Ricoprire il ruolo di donna perfetta è logorante sia fisicamente, si attiene ad una alimentazione molto rigida per controllare il peso, seguita da ore di ginnastica e di beauty per essere sempre al meglio, sia psicologicamente, stress e ansia sono sue compagne di letto quando è sola, ma ora è  finalmente a casa e fuori dai circoli della sua famiglia e dall'università, adesso è solo Maura: solare, dolce e spensierata. Accende la radio mentre si prepara un buon espresso, la giornata sarebbe stata lunga ed il viaggio stancante, così dopo una bella doccia si concede qualche ora di sonno ristoratore. Più tardi è svegliata dal suono del cellulare, la faccia sorridente di Allie sullo schermo le fa alzare gli occhi al cielo e con la voce ancora impastata dal sonno le rispose un po' seccata. "Ciao Allie, stavo dormendo. Si...va bene passa per le sedici...ok...uffa, va bene a dopo!" la sua amica l'ha tormentata per giorni per portarla in spiaggia. Non ama molto il mare. Il caldo, la folla e la sabbia che si infila ovunque, l'aria del mare poi la rende sempre un po' irritabile, ma dopo aver declinato per giorni e a secco di scuse plausibili è costretta a cedere. Rimane a letto ancora un poco, poi contro voglia si prepara per andare in spiaggia. Mette un costume intero verde smeraldo ed un prendisole color lavanda, sandali e occhiali da sole a completare il tutto. Si pettina la folta chioma color grano intrecciandola in modo disordinato, non ha voglia di essere elegante, non per andare al mare almeno. Chiude la porta dietro di sé e esce. La sua amica è già parcheggiata davanti a casa e sta armeggiando col cellulare. "Hey Allie...sei qui da molto? Potevi avvisarmi, spero tu non ti sia annoiata!" l'amica le sorride bonariamente, sa bene delle manie di controllo di Maura e ride di gusto facendo spallucce. "Allora dove mi porti?" Si mette a sedere sul lato passeggero dentro la Rover rosso fuoco dell'amica. "Dio Maur ma non sei appena stata in vacanza, di solito chi va in vacanza non dovrebbe essere di buon umore?" Sottolinea ridendo mentre avvia la macchina. "No!" Fa il broncio. "Perché poi devono tornare!" continua facendole la linguaccia. Allison scoppia a ridere, adora Maura sono amiche da sempre.
Conosce la sua amica come nessuno e sa che la rottura con Ian l'ha fatta soffrire, non che ne fosse particolarmente innamorata. Sa bene che è stato un fidanzamento di facciata servito solo per rispondere alle aspettative della sua famiglia e se c'è una cosa che può spezzare la volontà di Maura è la possibilità di deludere la sua famiglia. Per fortuna è stato Ian a rompere con lei, per questo i suoi genitori non poterono scagliarsi contro di lei. In fondo non è stata colpa sua, ma questo non la salvava dai pettegolezzi e dagli sguardi delusi della sua famiglia, nella sua cerchia di amici aveva sentito persino spettegolare sulla sua incapacità di tenersi un uomo, non uno qualunque, ma Ian Faulkner di famiglia ricca e prestigiosa. Maura non ne parla con lei, ma Allison sa quanto queste chiacchiere la facciano soffrire, così come sa che a Maura non dispiacciono le belle donne, anzi. Ha scoperto la natura bisessuale della sua amica e ha in mente una sorpresa piacevole per cercare di tirarla su di morale. Viaggiano per quasi venti minuti e arrivano a Revere Beach. La spiaggia è affollata, un po' troppo per gli standard di Maura che a quella vista storge un po' il naso. Allison le sorride strizzandole l'occhio. "Stai tranquilla Maura, tra poco la spiaggia si svuoterà...e vedrai che spettacolo...ma non ti anticipo nulla!" la bionda la guarda perplessa, scende dalla macchina e si avvia verso la spiaggia. Si  siedono su alcuni scogli dove ci sono poche persone, si sdraiano a prendere un po' di sole ridendo e chiacchierando. Maura è in completo relax, chiude gli occhi respirando l'aria salmastra. Il cielo è terso e azzurro, è tutto bellissimo, questo pensiero le strappa un lieve sorriso e si appunta mentalmente di ringraziare l'amica per averla portata al mare. Si sta divertendo, l'aria fresca solleva a ondate leggeri spruzzi di spuma marina che le rinfrescano piacevolmente le lunghe gambe leggermente abbronzate. Il calore del sole sulla sua pelle lentigginosa è così piacevole, il vociare della gente viene trasportata lontana dal vento e si ritrova addormentata senza nemmeno accorgersene. Sta sognando qualcosa di bello, quando si sente scuotere con decisione. "Hey bell'addormentata, è ora di svegliarsi, non vorrai perderti lo spettacolo, vero?" la bionda apre gli occhi controvoglia. "Mhmm...che c'è, quanto ho dormito?" Si alza mettendosi a sedere. "Un'oretta buona...dovevi essere stanca!" Allie la guardò preoccupata. "Va tutto bene Allie...riposerò stanotte, allora questa grande sorpresa di cui mi parlavi?" Si alza in piedi per guardarsi in giro. "Ma...dove sono tutti?" nota che ci sono solo loro. La mora le si avvicina alle spalle e le indica con il dito la spiaggia bianca dal lato opposto al loro sormontata da una piccola collina. "La tua sorpresa sta arrivando proprio adesso...in orario come sempre direi!" sorride guardando l'ora sul cellulare, ciò che Maura vede le sarebbe rimasto impresso nel cuore per sempre. Una donna dai lunghissimi capelli neri e ricci galoppa al calar del sole. Indossa un lungo abito rosso fuoco senza spalline che si libra come fiamma libera al vento, profondi spacchi laterali mettono in evidenza le sue gambe lunghe e forti, piedi nudi. Cavalca senza sella ne briglie stringendo la chioma selvaggia del cavallo tra le mani, la pelle olivastra della ragazza di non più di ven'tanni splende come oro al sole, zigomi definiti e occhi profondi ne incorniciano il viso e quelle fossette che si affacciano arroganti ad ogni sorriso avrebbero fatto capitolare chiunque. Jane cavalca un cavallo di pura razza Frisone, nero come la notte. Il manto dell'animale sembra seta nera, la sua folta criniera ondulata, ondeggia al vento libera e selvaggia proprio come quella della sua bellissima  cavallerizza. Allison guarda Maura rimasta senza parole a quella visione, ha fatto centro si dice sorridendo. Jane fa a tutti quell'effetto e conosce abbastanza la donna da pensare che sarebbe stata perfetta per Maura. "Allora...è valsa la pena venire fino a qui?" Allison la tira fuori dai suoi pensieri facendola sobbalzare un attimo. "Io...vuoi dirmi che conosci quella ragazza?"  Maura è leggermente intimidita ed eccitata da ciò che ha appena visto. "Si chiama Jane...è di Boston, italo americana e fa la modella...ma ogni tanto viene qui a cavalcare al tramonto...bella vero?" la bionda annuisce sorridendo mentre non smetteve di fissare la ragazza che si dirige verso di loro. Jane fa fermare il suo cavallo a pochi passi da loro. "Ciao Allison, è un po' che non vieni, come stai?" Domanda  smontando da cavallo e affondando i piedi nella sabbia calda. "Ciao Jane, si cose di lavoro...come va? Sono venuta qui con la mia amica...ti ricordi che te ne avevo parlato? Si chiama Maura!" Jane si avvicina sorridendo. "Ma si, ciao Maura io sono Jane, piacere!" Tende la mano sorridendo, ma Maura sembra pietrificata, Allie le dà una piccola pacca sulle spalle e sembra riprendere vita. "Oh...si, ciao...sono Maura...piacere mio!" la bionda è imbarazzata, sembra così goffa, le dicono sempre che a livello sociale è davvero imbarazzante. Abbassa lo sguardo per la vergogna ma Jane le sorride dolcemente. "Hai un cavallo davvero bellissimo...è un Frisone, posso?" scende dallo scoglio per avvicinarsi. "Si, lei si chiama Persefone...dopo Shaula è l'amore della mia vita... ti va di salutarla?" Jane le tende la mano sorridendo per incoraggiarla ad avvicinarsi. "Le piacciono le carote...e capisce molto bene la natura delle persone, se piaci a lei piacerai anche a me!" Maura sorride e si avvicina timorosa. Conosce bene i cavali, ne ha avuti anche lei, ma è sempre molto prudente, i cavalli sono sensibili ma anche imprevedibili e sanno guardarti dentro come nessuno. La bestia è docile nelle mani di Maura. "Wow...è così bella Jane!" le mani i Maura tracciano piccole carezze sul manto lucido e morbido, si vede che è molto curato, ha un aspetto impeccabile. Jane rimane a guardare la scena. Persefone è di natura tranquilla ma anche molto diffidente, Maura sembra piacerle e questo le fa nascere un dolce sorriso, deve ammettere che la donna davanti a lei è molto bella: capelli color grano, fisico avvenente e occhi dalla dolce sfumatura ambrata, per un attimo si ritrova a chiedersi quale sapore hanno quelle labbra color fragola. Maura di suo è ipnotizzata da Jane. È stupenda, una vera dea, avvolta in quel vestito rosso, capelli lunghi e selvaggi in cui affondare le dita e quegli occhi in grado di toglierti ogni volontà, si trova a sorriderle come una ragazzina quasi dimenticandosi di tutto il resto. Allison è davvero soddisfatta, se il cielo avesse voluto e con un po' di aiuto da parte sua, la sua amica ha incontrato la persona giusta, ne è convinta, le voci su Jane sono tutte lusinghiere. È una donna bella, forte e indipendente, ha avuto molte storie ma solo una seria con il padre di sua figlia Shaula morto in Afganistan due anni fa, non ha mai conosciuto sua figlia purtroppo. "Allora..." Jane spezza un attimo il silenzio calato su di loro. "Stasera c'è una festa qui sulla spiaggia...è il terzo compleanno di Shaula...vieni Allison? Anche tu Maura, se vi va...ci sarà da divertirsi...i bambini avranno il loro spazio così noi grandi potremo bere e divertirci vi va?" chiede guardando le ragazze. "Si certo...a che ora?" risponde Allison entusiasta all'idea. "Alle 21 qui...non portate nulla...non importa...se venite mi fa piacere...ora vado, a dopo allora!" Jane risale a cavallo allontanandosi al galoppo. Le due si guardano ancora basite. Maura è ancora incredula ma il pensiero di rivedere la mora più tardi la fa stare sulle spine. "E' bellissima vero? Jane ha sofferto molto dopo la morte di Casey...sai...è una donna davvero unica e poi...oh...ha una figlia stupenda Maura, stasera vedrai!" la bionda annuisce con la mente affollata da tante informazioni, troppe tutte in una volta, ma una cosa la sa, vuole conoscere meglio questa Jane, vuole un piccolo spazio nel suo mondo. Il suo è troppo solitario e a volte si sente molto sola, ma questa ragazza ha una forza vitale che la destabilizza.

L'AMAZZONE DI BOSTONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora