"Ciao tesoro!" dice una voce a lei familiare. Maura si volta e sorride radiosa. "Madre, ciao...che ci fai qui? Cioè volevo dire...che bello vederti...sarei venuta a trovarti domani..." risponde imbarazzata. "E' la seconda volta che vieni a Parigi senza dire nulla...piccola, va tutto bene,ti abbiamo ferito in qualche modo?" La guarda con faccia colpevole. "No!...madre no...non ho avuto occasione...è una storia lunga...!" si stringe a Shaula che guarda Constance in silenzio come a volerla studiare un po'. "Sei la mamma di Mo?" chiede con la sua vocina dolce, Constance le sorrise. "Si...e tu sei la figlia di Jane, vero?" Shaula sorride al nome di sua madre. "Ti...io ho due mamme...mamy e Mo!" sottolinea voltandosi per guardare Maura che le sorride. "Ma sei un vero splendore piccola...quanti hai?" Le sfiora la testa arruffata, la bambina fa il segno di tre con le sue dita paffute. "Tre, davvero?" Sorride dolcemente. "Tieni molto alla piccola, vero? Sei bellissima piccola mia...sei qui con Jane immagino...posso avere il piacere di invitarvi tutti a cena da noi stasera?" la donna si sistema meglio sulla sedia. Maura è sorpresa di vedere sua madre così aperta, ma le fa piacere poterla vedere, decise di proporlo a Jane. "Lei è la madre di Maura?" chiede Angela palesando la sua presenza. "Oh...scusa Angela...questa è mia madre Constance...mamma...questa è Angela Rizzoli, la mamma della mia fidanzata...e questa piccola peste che ho in braccio è la mia piccola Shaula..." sottolinea con orgoglio. "Piacere di conoscerla!" Angela le tende la mano, la donna la saluta con calore. "Tao mamma di Mo!" ride la piccola mettendo in mostra le sue bellissime fossette. Constance sorride di rimando. Maura è meravigliosa, radiosa, le sarebbe piaciuto avere il suo quaderno degli schizzi e farle un ritratto, è così naturale e sorride graffiando i suoi splendidi occhi nocciola di piccole rughe che si aprono a ventaglio mettendo a nudo la sua felicità. "Mamma!!" grida la piccola battendo le mani e saltellando in braccio a Maura appena vede Jane sfilare sul palco. "Si...visto che bella la mamma amore mio?" le sussurra nell'orecchio, Shaula scuote la testa sorridendo radiosa indicando Jane con il suo ditino. "Mamma!". Constance deve ammettere che Jane è una vera dea: fisico asciutto, pelle dorata, capelli neri e boccolosi, sa bene cosa ci ha visto sua figlia. Jane è una bellezza rara. "La tua ragazza è un sogno tesoro...sei davvero fortunata! Sono davvero felice che tu abbia una bella famiglia...so che io e tuo padre a volte..." ma Maura la fa tacere prendendole la mano per metterla sopra la sua che copre a sua volta la minuscola mano di Shaula. "Sei la mia famiglia anche tu madre...vi amo così tanto...solo che...a volte è difficile...senti...io..." ma è interrotta da Shaula che ha sete. "Mamma, succo!" piagnucola stropicciandosi gli occhi assonnata. Maura fruga nella sua borsa e tira fuori una piccola bottiglia di succo. "Tieni amore...ora stai buona che vediamo la mamma indossare tanti vestiti carini!" la piccola prende la sua bottiglia e si rannicchia tra le sue braccia. "Vuoi che la prenda io Maura?" chiede Angela vedendo che la piccola si sta agitando. "No, tranquilla, ora Shaula farà la brava, vero?" la bambina annuisce con la testa rilassandosi ulteriormente. Constance rimane fino alla fine della sfilata, la piccola si è addormentata tra le braccia di sua figlia, la cosa le strappa un sorriso. È davvero felice ed orgogliosa di tutte le cose belle che Maura sta facendo entrare nella sua vita. Finita la sfilata Maura sveglia la piccola riluttante ad alzarsi. "No...anora ninna mamma mo...!" piagnucola stropicciandosi gli occhi. "Lo so amore ma non vuoi andare da mamma e prendere il gelato?" cerca di invogliarla a non fare capricci. Alla parola gelato Shaula si rianima. Constance saluta tutti confermando il suo invito per la cena, poi vanno tutti in albergo per riposare un po' e rinfrescarsi.
Più tardi quella sera...
La macchina della famiglia Isles le sta scortando nella loro villa alle porte di Parigi. Jane è molto nervosa, sta per incontrare i genitori della sua fidanzata e si sente un po' inadeguata. "Sicura che non ti metterò in imbarazzo?" chiede con Shaula seduta sulle sue ginocchia intenta a giocare con una ciocca dei suoi capelli. "Ma che dici? Jane...abbiamo soldi e prestigio ok...ma i miei genitori non sono così...cioè non del tutto...poi è stata mia madre ad invitarci...le piacerai...se non altro per i suoi ritratti..." sorride dell'imbarazzo di Jane che non sa le belle parole che sua madre haa speso nei suoi confronti. Una volta arrivati scendono dalla macchina e rimangono a bocca aperta. La casa sembra un castello, Shaula che guarda tutto con il suo musetto curioso tira Maura per una mano cercando di attirare la sua attenzione. "Mamma mo...è come il catello di Fozen!!" Dice a bocca aperta facendo ridere Maura, adora quello scricciolo. "Si?...non ci avevo fatto caso, sai?" le sorride accarezzandole la testa i cui ricci sono stati domati in due codini che la fanno sembrare ancora più bella. "Wow...questa è casa tua Maura?" Angela è basita, sa che Maura è ricca, ma così?. La bionda si sente un po' in imbarazzo, si sta pentendo di avere accettato l'invito, magari Jane è in soggezione, si volta per cercare lo sguardo della sua ragazza che le sorride facendole l'occhiolino. "Bene bene...andiamo a vedere questo castello! Muoio di fame!" prende Shaula in una mano e Maura nell'altra.
STAI LEGGENDO
L'AMAZZONE DI BOSTON
FanfictionMaura si lascia alle spalle una relazione di convenienza. Delusa dalla sua vita amorosa e dall'immagine che di se stessa deve dare al mondo, incontra grazie ad una vecchia amica l'Amazzone di Boston. Donna bella, ribelle, indipendente con una profon...