Papà...giusto?

42 1 0
                                    

Rimangono a Parigi un altro paio di giorni poi tornano a Boston. Maura ha il lavoro all'università, la piccola e Jane la loro quotidianità. Jane rimanda la piccola al centro estivo, dopo il grande spavento di Casey, ma ora le cose si sono sistemate. Quella domenica Jane decide di invitare Casey a pranzo con lei, Maura e la piccola. "Mamy?" chiede Shaula mentre Maura le pettina i capelli. "Si, bug?" la guarda sorridendo mentre apparecchia la tavola. "Casii...lui è il mio papà, giusto?" Domanda dondolando i piedi avanti e indietro seduta sulle ginocchia di Maura. "Si amore...cosa volevi sapere?"  Mette a tavola le ultime cose dando un occhio all'orologio in sala. "Va bene se dico che gli voglio bene?" Sussurra timidamente, le due donne si guardano senza dire nulla. Jane si avvicina a sua figlia inginocchiandosi davanti a lei. "Ma certo Shaula! Sai, prima che conoscessi la mamma...io ero innamorata del tuo papà...ho pianto tanto quando ho saputo che..." fa una pausa per riprendere fiato, non è facile ricordare quei giorni. Maura le mette una ciocca di capelli dietro l'orecchio e le sorride dolcemente, sa il tumulto di Jane. "Lui...era andato in cielo senza sapere che tu eri qui...senza poterti vedere e conoscere...quindi sono rimasta molto sconvolta quando ho scoperto che era vivo...ma io già stavo con Maura e tu eri cresciuta così tanto...papà ti ama amore mio..."  tira su con il naso. "Sai perché ti chiami Shaula, vero? Ricordi che tempo fa ti ho parlato di lui..." la piccola fa cenno di sì con la testa. "Si...lui è uno scopione come la stella, giusto?" Jane sorride al suo dolcissimo errore. "Scorpione tesoro..." la corregge Maura finendo di intrecciarle i capelli. "Si lui è del segno dello scorpione...e la sua stella più bella è Shaula...tu sei la sua stella, amore mio!" Jane scoppia a piangere, ripensare alla morte di Casey le fa sempre male. I pensieri e le emozioni di quei giorni la investono come un'onda ogni volta che ci ripensa, anche se sa che non è reale, il dolore lo era stato. Shaula scende dalle ginocchia di Maura e corre ad abbracciare sua madre. "Scusa mamy...non volevo farti triste..." Jane la stringe forte e anche Maura si accuccia con loro. "Vi amo tanto amori miei, sarei persa senza di voi!" Sussurra con voce tremante. "Anche noi ti amiamo mamy, vero Mo?" chiede la piccola. "Ma certo amore, vi amo da matti!" Si butta addosso a loro facendole scivolare sul pavimento e farle scoppiare in una sonora risata che spazza via le ultime ombre di tristezza. Il suono del campanello rompe la loro piccola bolla. "Papà è arrivato!"  Shaula scatta in piedi. "Chiedi chi è prima di aprire Shaula!" Ordina Jane con voce ferma. La piccola fa come detto e poi apre la porta sorridendo. Casey è lì, ha un piccolo regalo in mano e le sorride. "Ciao papà!" la bambina  gli tende le braccia. Casey si blocca sul posto, ha sentito bene?. Sua figlia lo aveva chiamato papà?. " Entra Casey...tua figlia ti aspetta con ansia!"  Jane si solleva da terra e aiuta Maura a sollevarsi. L'uomo è bloccato sulla porta, forse ha sentito male. "Ciao Casey...!" gli sorride Maura facendogli cenno di entrare."Ciao...io" risponde timidamente entrando in casa. "Papà, Mr Bear ha detto che gli piace stare qui...vuoi giocare con me?" Casey ha gli occhi lucidi, guarda le donne come in attesa del permesso. "Casey? Tua figlia vuole giocare con te...dai, vai! Io e Maura finiamo le ultime cose e poi si mangia." la bruna sorride imitata da Maura. "Si...ok...giochiamo!" la piccola lo prende per mano per condurlo nella sua cameretta.

L'AMAZZONE DI BOSTONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora