Severus stava armeggiando in silenzio con la bacchetta, riaggiustando le pagine dei libri strappate e le macchie di inchiostro. Narcissa e, sorprendentemente, anche qualcuno degli altri studenti, lo stavano aiutando.
"... Tu lo sapevi?" sussurrò infine Narcissa, la testa bassa e concentrata sulla divisa tagliata che stava cercando di ricomporre.
"Sì" rispose Severus. Non che ne avessero mai esplicitamente parlato, ma aveva ormai riacquistato diversi ricordi.
Sapeva da dove le veniva quel potere.
Prima che Narcissa potesse chiederle altro il muro d'ingresso scivolò e una Luna tutta sorridente venne loro incontro.
La sua espressione si incrinò vedendo ancora tutto il caos in cui erano immersi e, con un sospiro, alzò le mani sopra le testa e le battè una volta. In un turbino di carta, stoffa e colori tutto si riassemblò in modo corretto, viaggiando poi verso i dormitori. Rimase solo un libro in mano a un povero studente del quarto anno che, quando Luna si avvicinò a lui, lo tese verso di lei inclinando leggermente la testa.
Luna gli fece pat-pat sulla testa, sfilandoglielo dalle mani.
Severus sospirò e si rimise una mano sul volto.
Il fatto di aver recuperato così tanti ricordi in così poco tempo aveva agito sulla sua personalità, rendendolo incredibilmente più calmo e in un certo senso rassegnato di fronte alle vicissitudini della vita. Era ancora un po' strano, poter avvertire i moti adolescenziali delle emozioni in subbuglio, rabbia e felicità insieme, subito soffocati da un'ondata di tranquilla indifferenza. Severus credeva che fosse una caratteristica dominante della sua personalità adulta; che l'avesse ottenuta addestrandosi come Occlumante perfetto per ingannare il Signore Oscuro o che da sempre fosse destinato a diventare una persona del genere non lo sapeva, ma il risultato non cambiava. Si sentiva incredibilmente vecchio in quel corpo da ragazzino, una dissonanza non facile da analizzare e tenere in considerazione, eppure tuttavia comprensibile.
Invece Luna... Luna agiva come Silente.
Sembrava folle in tutto ciò che faceva, incredibilmente potente, aveva indubbiamente visto e sentito cose nella sua vita che l'avevano elevata a una posizione di puro menefreghismo verso il suo modo di porsi nei confronti del mondo, e per l'ennesima volta Severus si chiese quanti anni effettivamente avesse.
Di sicuro un paio di decadi in più di lui, a giudicare dalla vita che avevano passato insieme nei suoi ricordi. Eppure Severus sospettava parecchi di più.
Non si arrivava a tali livelli di follia in un giorno.
Luna tornò verso di lui, sempre sorridendo, e lo trascinò a pranzo. Stava blaterando della possibilità di riaggiustare casa Serpeverde, qualsiasi cosa questo volesse dire, e Severus si limitava a sorridere e annuire e a stringerle la mano.
La sua enigmatica, meravigliosa, aliena ragazza.
Avrebbe dovuto chiederle di essere addestrato, uno di questi giorni... Altro che Signore Oscuro. Luna era ad un livello superiore - e come poteva essere altrimenti, visto che era stata allieva di Merlino in persona?
Severus sperava che con il tempo le loro differenze si sarebbero appianate. Che avrebbe trovato modo di sentirsi a suo agio nel proprio corpo, fosse solo dover aspettare di arrivate sui trent'anni, e poi che avrebbe finalmente pareggiato i ricordi ancora a metà che la sua mente decideva di regalargli a caso, a volte di notte mentre sognava e a volte come lampi indistinti, alcuni secondi sospesi nel nulla mentre, come ora, osservava Luna parlare sorridendo.
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Until the end of the world
Fanfiction"Io sono l'uomo dell'amore, Lily" le disse "E se c'è un modo per far viaggiare quell'amore con te, lo troverò, e ti seguirò ovunque andrai. Fino all'inizio del mondo, se serve, visto che già mi hai trovato alla fine". Lily singhiozzò ancora più fort...