23.

5K 256 36
                                    

La parola in codice per l'evento di stasera è rosso. Ogni invitato deve avere almeno un capo rosso addosso e la cosa mi ha intrigato parecchio. Io ho deciso di abbondare e scegliere un abito e delle scarpe dello stesso colore.

Mando l'ultimo messaggio ad Anita e lancio uno sguardo all'abito. Si tratta di una veste che mi fascia la vita mettendo in risalto il seno all'interno di una scollatura profonda – ma non in modo volgare – che scende fino alle caviglie e viene caratterizzata da uno spacco laterale che arriva a metà coscia. Ho già effettuato delle prove e per fortuna il vestito non scopre nulla che non dovrebbe. Calzo le scarpe e recupero la borsetta, anch'essa rossa. Ho lasciato i capelli sciolti, arricciandoli, ma non troppo. Per il trucco ho optato per qualcosa di leggero, visto che ci pensa l'intero outfit a farmi risplendere. Ovviamente ho dovuto dipingere le labbra di rosso, in modo da far risaltare una parte di me che stasera qualcuno in particolare non potrà far altro che ammirare.

Prima di tornare a casa e prepararmi sono passata dalla galleria dove si svolgerà la mostra per accettarmi che tutto fosse a posto con il catering, i quadri, la musica e il resto. Per fortuna, non ho ricevuto chiamate in preda al panico e questo mi rasserena.

Controllo che non mi manchi nulla e mi avvio verso l'uscita. Successivamente, mi accomodo sul sedile della mia auto e mi affretto a partire. Non ho accennato ai miei amici che stasera l'evento sarebbe stato ospitato dalla mia agenzia per il fattore sorpresa; dunque, sarà carino vedere le loro reazioni quando mi troveranno lì. Ci pensano le loro segretarie a occuparsi degli inviti, perciò, non c'è il rischio che si siano accorti del biglietto da visita all'interno della busta.

Arrivo alla Harris ArtView intorno alle nove e quindici. La mostra è già iniziata da un quarto d'ora, quindi mi affretto a lasciare l'auto al valletto e mi fiondo su per le scale. Voglio dare un'ultima occhiata e assicurarmi che tutto vada per il meglio.

«Layla!» esclama Jeremy Harris quando mi vede entrare.

«Salve, signor Harris. Come procede?» mi avvicino per stringergli la mano.

«Ti ho già detto mille volte di chiamarmi Jeremy e procede tutto molto bene. La mia assistente mi ha riferito che sei stata qui fino a qualche ora fa. Non avresti dovuto, sono certo che fosse tutto perfetto» mi sorride mentre mi fa cenno di accompagnarlo in giro porgendomi il braccio.

Appoggio una mano avvolgendo il braccio sodo e ricambio il sorriso. «Sono una perfezionista e lo farò di nuovo una volta concluso questo giro» lo avverto.

Jeremy sbuffa una risata e alza una mano richiamando un cameriere che si incammina nella nostra direzione. «Non avevo dubbi, ma davvero non c'è bisogno. Champagne?»

«Volentieri.»

Il cameriere ci cede due flûte colme di champagne e ne prendo subito un sorso. A dire il vero, non sono una fan ma lo accetto lo stesso visto che stasera sarà questo la portata principale.

«C'è già parecchia gente» mi guardo intorno.

«Sì, sono stati quasi tutti puntuali e la cosa mi ha sorpreso. Pensavo non sarebbero arrivati prima delle dieci.»

«Si tratta di una mostra. Per gli appassionati sarebbe stato da pazzi presentarsi tardi con il rischio di perdere la loro opportunità.»

«Questo è vero. I pezzi che non saranno scelti verranno poi messi all'asta, così da racimolare tutto il denaro possibile» spiega, continuando a trascinarmi in giro.

I quadri sono davvero particolari. Alcuni non li comprendo, ma io non me ne intendo e di sicuro non ci tengo ad esprimermi su qualcosa che non mi compete.

«Ne sono lieta. È una causa importantissima e quello che sta facendo la fondazione è molto d'aiuto.»

Jeremy annuisce, poi si ferma davanti a una tela completamente rossa. Non c'è niente di disegnato, dipinto, spiaccicato sopra. Niente. È solo verniciata di rosso.

𝐋𝐀𝐘𝐋𝐀 [𝐁𝐨𝐬𝐭𝐨𝐧 𝐋𝐞𝐠𝐚𝐜𝐲 𝐒𝐞𝐫𝐢𝐞𝐬 𝐕𝐨𝐥.𝟒]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora