La cima del monte Wachusett si estende davanti a noi dando vita a uno dei paesaggi più belli di sempre. Una distesa di alberi centenari dai colori caldi ci accoglie un'auto dopo l'altra. Foglie dal colore dell'arancia svolazzano intorno a noi depositandosi sul terreno mentre ci occupiamo di parcheggiare nell'ampio spiazzale.
Ronan, Harry e Michael hanno proposto di staccare la spina almeno per un fine settimana di fila e così, visto che ci siamo trovati bene allo chalet, io e Chloe abbiamo riproposto la zona di Wachusett. L'idea è piaciuta a tutti e così, qualche ora dopo, Harry aveva già prenotato una baita non troppo distante da un complesso termale. Questa è una tratta piena di sentieri, dunque, scorgere figure in montagna non sarà tanto strano. Questo, oltre al fatto che, appunto, non siamo molto distanti da una struttura che offre servizi sul benessere. Non ci dispiace non essere del tutto isolati, la baita è comunque abbastanza riservata e questo ci basta.
Quando arriviamo la prima cosa che ci premuriamo di fare è scegliere le camere. Ovviamente, essendo competitiva, saetto fuori dall'auto nello stesso momento di Winter, Valentine e Alec. Ci fissiamo per un singolo secondo, poi scattiamo in direzione della baita. Per fortuna sono la prima a entrare, mi fiondo sulle scale ed esamino le stanze in una manciata di secondi prima che gli altri mi seguano a ruota. Trovo la stanza al centro dell'ampio corridoio e apro la porta, un letto gigante piazzato al centro stuzzica la mia attenzione, ma è la vista ad attirarla del tutto. Una vetrata che ricopre il lato intero di una parete si affaccia sulle cime dei monti che ci circondano, distese di pini e castagni fanno la loro apparizione facendomi innamorare all'istante. Questa stanza è mia.
«Io prendo questa!» strillo. Non mi importa se ce ne sono di migliori, ho fatto la mia scelta e non mi scollo da qui per nessun motivo al mondo.
«Che vipera!» esclama Alec. «Guarda che vista! Sei proprio una stronza» sbuffa.
Non mi giro nemmeno. «Beh, avresti dovuto muoverti prima, lumacone. Io mi alleno con Devon, tu sembra che la palestra abbia dimenticato cosa sia» sghignazzo.
«Cos'è, adesso mi accusi di essere anche grasso oltre che lento?» si sistema al mio fianco.
Gli rivolgo un'occhiata. «Non lo so, forse?»
Alec non ribatte, allunga un braccio in direzione del mio e mi pizzica.
«Ahia!» massaggio la parte dolorante. In realtà, non mi ha fatto così male, è tutta scena per farlo sentire in colpa.
«Ma smettila, falsa che non sei altro. Non ti crede più nessuno» alza gli occhi al cielo, annoiato.
«Perché ho sentito Layla lamentarsi? Le hai fatto male?»
Io e Alec ci giriamo, scovando Chloe sulla soglia della porta. «Mi hai pure lasciata con i borsoni pesanti in macchina» assottiglia lo sguardo.
«Dolcezza» inizia Alec.
«Dolcezza un corno, Morgan. Fila in auto a darmi una mano con i borsoni e lascia stare tua sorella, ne ha già passate tante.»
«Già, Alec, ne ho passate tante. Lasciami in pace» gli rifilo la mia espressione più desolata.
«Scusalo tanto, Lay. È un piccolo stronzo» sospira Chloe.
Amo il fatto che sta diventando sempre più sciolta intorno a noi. Arrossisce ancora, è vero, ma è più tranquilla e lo abbiamo notato tutti. Ci fa un sacco piacere e anche Alec è più sereno.
Il mio gemello si incammina verso la sua ragazza. «Non commenterò oltre, potrei dire parecchie parolacce e non voglio intossicare le orecchie della mia splendida, meravigliosa, divina-»
«Andiamo» lo interrompe lei, trascinandolo via.
«Lo sai che ti amo» sento Alec dirle.
La risposta di Chloe non mi arriva alle orecchie ma è scontato immaginarla. Esco dalla camera e trovo Ronan, in mano due borsoni della stessa taglia. Avremmo dovuto portare due trolley, sarebbe stata una scelta più sensata, ma ormai avevamo già iniziato a sistemare le cose all'interno dei borsoni e non ci andava di tirare di nuovo tutto fuori.
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𝐋𝐀𝐘𝐋𝐀 [𝐁𝐨𝐬𝐭𝐨𝐧 𝐋𝐞𝐠𝐚𝐜𝐲 𝐒𝐞𝐫𝐢𝐞𝐬 𝐕𝐨𝐥.𝟒]
ChickLit𝐐𝐮𝐚𝐫𝐭𝐨 𝐞 𝐮𝐥𝐭𝐢𝐦𝐨 𝐯𝐨𝐥𝐮𝐦𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐞𝐫𝐢𝐞 𝐬𝐩𝐢𝐧-𝐨𝐟𝐟. 𝐏𝐮𝐨̀ 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐥𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐬𝐭𝐚𝐧𝐝𝐚𝐥𝐨𝐧𝐞 𝐦𝐚 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐚 𝐬𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐢𝐠𝐥𝐢𝐚 𝐥𝐚 𝐥𝐞𝐭𝐭𝐮𝐫𝐚 𝐝𝐢 𝐀𝐯𝐞𝐫𝐲, 𝐀𝐮𝐫𝐨𝐫𝐚 𝐞 𝐖𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫...