Il padre della mia migliore amica

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Credo che il titolo sia autoesplicativo.

"Porca di quella zoccola laida stronza puttana!"

Che inizio, signore e signori. Che è successo? Sarà l'ennesima eroina che maledice la sveglia?
No, stranamente è la protagonista che ha appena sbattuto il mignolo del piede su uno spigolo del comodino.

Arriva qualcuno che le chiede cos'è successo, non è ancora specificato chi possa essere questa persona.

[...] "un parto." Si mise a ridere "muoviti handicappata"

Ecco a voi il motivo per cui non vedevo l'ora di recensire questo obbrobrio, quella parola evidenziata.
Dovete sapere che la vostra Momo è portatrice di un handicap fisico, ho difficoltà nel camminare e nell'afferrare le cose.

Era da tempo che non sentivo dire "handicappata" per insultare, per dire "stupido/a" o "cretino/a".
Ho provato ribrezzo nel leggere quella parola perché non è sinonimo di "persona stupida", perché essere disabile non è un insulto e non equivale a essere scemi/e.
La disabilità è una condizione fisica o mentale (o, nei casi più sfortunati, entrambe) che non si può scegliere e spesso nemmeno curare.
Pensavo che gli insulti abilisti fossero "passati di moda", invece mi sono dovuta ricredere.

Spero che l'autrice si sia resa conto del gigantesco errore che ha commesso.

Tornando alla storia, scopriamo che la persona che è andata a controllare cosa fosse successo alla protagonista è suo fratello Josh, che lei descrive come "un coglione, un coglione a cui volevo bene".
Vabbè.

I due fanno colazione e finalmente ci viene detto il nome della protagonista: Tess, che immagino sia il diminutivo di Tessa.
Non ho potuto non pensare alla mia amata Tessa Gray di The Infernal Devices. Perché queste storie trash devono rovinare tutto?

I fratelli si mettono a litigare perché sì.

"Tess, sto provando a esserci, ma se tu non mi dai una possibilità o no-" non lo feci finire perché lo stoppai (*fermai) con la mano "non ho bisogno di spiegazioni, tu sbuchi dopo millenni dal nulla, questo perché semplicemente non hai tempo per i tuoi figli, ma ti capisco, e così sto bene, non vedo cosa dovrebbe cambiare"

"Tess, sto provando a esserci, ma se tu non mi dai una possibilità o no-" non lo feci finire perché lo stoppai (*fermai) con la mano "non ho bisogno di spiegazioni, tu sbuchi dopo millenni dal nulla, questo perché semplicemente non hai tempo per i...

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Forse avremmo potuto capire qualcosa di questo dialogo se:
1) se ci fosse stato spiegato il background familiare
2) se l'autrice avesse scritto con più chiarezza

Tess scrive un messaggio alla sua migliore amica, che lei chiama "Ste". Stella? Stefania? Stephanie? Non si sa.
Tess torna sul suo letto e si mette a guardare una foto di sua madre.

lei mi mancava sempre, è morta di parto, il mio.

1) mamma mia che pathos
2) cliché della madre morta perché le vite delle protagoniste trash devono essere sempre ai livelli di un film Disney
3) scritta così, sembra che la madre sia morta per colpa di un parto fatto da Tess

A spasso tra le storie trash di Wattpad | with MomoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora