CAPITOLO 1

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GRACE.
È una fredda mattina d'inverno ed io sono già pronta per andare all'università.
Prendo lo zaino e vado in cucina per mangiare qualcosa prima di uscire.
<<Buongiorno mamma.>>
Avanzo verso la credenza e vedo un pacco di biscotti.
<<Buongiorno Grace.>>
Decido di mangiarli così, afferro il pacco e mi siedo.
<<Lucas?>>
<<È in bagno.>>
<<Va bene.>>
Velocemente finisco di fare "colazione" e mi alzo dalla sedia.
<<Mamma, io vado all'università. Ci vediamo stasera.>>
<<Tesoro, mi raccomando fai attenzione.>>
Negli ultimi mesi ci sono stati attacchi di animali, tante persone sono morte e altre invece sono rimaste ferite.
Per questo motivo è in pensiero per me, ha paura che mi possa succedere qualcosa di brutto.
<<Tranquilla, tornerò presto.>> le sorrido <<e farò attenzione, come sempre.>>
La saluto con un bacio ed esco di casa.
Mi fermo alla fermata dell'autobus e nell'attesa, ascolto un pò di musica con le cuffiette. Non ho un genere preferito, quello che mi piace è salvato nella mia playlist.
Dopo quindici minuti arriva il bus e mi siedo in prima fila.
Osservo le strade dal finestrino e noto come la paura si percepisca...tante sono le case chiuse e le persone che si guardano le spalle.
Non c'è più la tranquillità di una volta, adesso c'è solo caos.
La maggior parte della popolazione è convinta che ci sia un'assassino a piede libero, che insegue le sue "vittime" per poi ucciderle durante la notte.
Io la penso diversamente...credo davvero che questi attacchi siano causati da un animale, ma quale?
Questo è il mistero.
È arrivato il momento di scendere dal bus, fortunatamente le fermate sono poche.
<<Buongiorno!>>
A salutarmi con tono squillante è Zoe.
<<Buongiorno.>> le sorrido.
<<Grace, hai bisogno di un correttore per coprire le tue occhiaie.>>
È sempre così, mi "rimprovera" spesso sul fatto che non mi trucco abbastanza...o per niente, direi.
<<Non ho dormito stanotte, ecco perché ho le occhiaie.>>
Nell'ultimo periodo dormo poco e ne approfitto per studiare.
<<Che novità.>>
Entriamo in classe per la lezione di biologia ma qualcuno attira la mia attenzione.
È un ragazzo, seduto nell'ultima fila. Ha i capelli neri e gli occhi sono di un grigio chiaro, un colore particolare, diverso e bellissimo.
<<Ehi, ti sei incantata?>>
Zoe mi riporta nella realtà universitaria.
<<No.>> scuoto la testa.
<<Stavi guardando quel ragazzo.... vero?>>
È una domanda, ma sembra quasi un'affermazione.
<<Si, è nuovo?>> continuo a fissarlo <<non l'ho mai visto.>>
<<Lo è, si è trasferito da poco.>>
<<Come lo sai?>>
<<Alcune voci di corridoio.>>
Giusto, voci.
<<Conosci anche il suo nome?>>
<<No, detective.>>
Sorrido e nel frattempo inizia la lezione.

IL BACIO DI UN LICANTROPO.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora