IL BACIO DI UN LICANTROPO.

CAPITOLO 13

GRACE.
Sono all'università, la lezione è quasi finita e dopo, andrò con Oliver a prendere un caffè.
Ammetto di essere emozionata, tesa...non mi sono mai sentita così in tutta la mia vita.
C'è da dire che raramente sono uscita con un ragazzo ma con lui sento che sarà diverso, non è come gli altri.
<<La lezione è finita, a domani.>>
L'agitazione cresce sempre di più.
Faccio un respiro profondo.
<<Grace, sta calma.>> mi rimprovera Zoe.
<<Si hai ragione.>>
La saluto ed esco dall'aula...lui mi sta già aspettando.
<<Sei pronta per andare?>>
<<Si.>>
C'incamminiamo lentamente verso il bar in silenzio, non so proprio cosa dirgli.
<<Non parli perché hai paura che possa scappare di nuovo?>> mi domanda ridendo.
<<Probabilmente.>>
<<Non lo farò.>>
È quello che spero.
<<Va bene.>>
Cala di nuovo il silenzio e credo che sia arrivato il momento di parlare.
<<Perché me?>> gli domando curiosa.
Mi guarda confuso.
<<Perché sei una ragazza interessante.>>
È di poche parole...
<<E tu invece?>>
<<Perché sei un ragazzo interessante.>>
<<Giusto, dovevo aspettarmi una risposta del genere.>>
<<Siamo entrambi di poche parole.>>
Nel frattempo arriviamo al bar e ci sediamo.
<<Come mai ti sei trasferito qui, nel Wisconsin?>>
Ha detto che posso fargli domande, vero?
<<È una lunga storia.>> sospira <<noi ci trasferiamo spesso.>>
<<Siete in tanti?>>
<<Si, cinque fratelli con i miei genitori.>>
Numerosi.
<<Complimenti.>>
<<Tu?>>
<<Sono figlia unica, vivo con mia madre e Lucas, suo marito.>>
Già conosco la prossima domanda.
<<E tuo padre?>>
Come non detto...
<<Mio padre ha deciso di abbandonarci quando ero piccola.>>
Questo è da sempre un argomento molto delicato perché mia madre ha sofferto tantissimo per colpa sua.
Fortunatamente, ha ritrovato la felicità.
<<Mi dispiace.>>
<<Non dispiacerti, sono abituata alla sua assenza. Lucas è fantastico, mi tratta come se fossi sua figlia.>>
<<È una bella cosa.>> mi sorride.
<<Si, lo è.>>
Apre una bustina di zucchero e c'è di nuovo silenzio, a parlare sono i nostri sguardi, i nostri occhi che si guardano.
Anche il cuore parla, batte forte.
<<Questo sarà il nostro modo per comunicare, Grace?>>
<<Non credo che tu riesca a capire quello che sto pensando adesso nel guardarti.>>
<<Non mettermi alla prova.>> sorride <<sei agitata e il tuo cuore batte forte.>>
Cosa?
Come fa a saperlo?
<<Non è vero.>>
<<Non mentire.>> scuote la testa <<non sei tanto brava nel farlo.>>
Quel sorriso da "stronzo" mi farà impazzire.
<<E tu non fare lo spavaldo, non sei tanto bravo nel farlo.>>
<<Ti piaccio per questo motivo, Grace.>>