CAPITOLO 27

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GRACE.
Sta guidando lentamente e qualche volta, si sofferma nel guardarmi.
<<Sei bellissima, Grace.>>
<<Grazie.>> rispondo imbarazzata.
Anch'io lo osservo...indossa una camicia con un pantalone nero.
È muscoloso ed è dannatamente bello.
<<Allora, ti piaccio?>> mi domanda con tono malizioso.
Che figura, avrà notato che non riesco a smettere di guardarlo.
<<Come?>>
<<Ti capisco, è difficile non guardarmi.>>
È anche modesto e stronzo.
<<Non stavo guardando te, ma la strada.>>
Si, certo...l'ho convinto di sicuro.
<<La tua testa è rivolta verso di me, Grace.>>
Perché mi fa impazzire quando pronuncia il mio nome?
<<Sto guardando la strada dal tuo finestrino.>>
<<È bella la strada?>> si morde il labbro.
<<Si, è bella.>>
Fin troppo bella.
Poggia la mano sulla mia gamba,  accarezza la mia pelle ed io vado in fiamme.
<<Ti da fastidio?>> indica la mano.
<<No.>>
Come potrebbe?
<<Bene perché mi piace toccare la tua gamba.>>
<<E a me piace quando la tocchi.>>
Basta tirarsi indietro su certe frasi, non posso frenare quello che sento.
<<E sai cos'altro mi piace?>>
Scuoto la testa.
<<Averti accanto a me.>>
Gli sorrido dolcemente mentre bacia la mia mano.
<<Ti credo, Oliver.>>
<<Fai bene Grace, perché io dico sempre la verità e se dovessi mentire è solo per proteggerti.>>
Sono incantata da quello che mi sta dicendo però...da cosa deve proteggermi?
<<Non ho bisogno di essere protetta Oliver.>>
<<Non è sempre facile.>>
<<Non capisco da cosa vuoi proteggermi...>>
Lui non risponde, si limita a guidare un pò più veloce.
Infatti, arriviamo al ristorante.
Entriamo all'interno e ci sediamo al nostro tavolo.
Perché non mi ha risposto?
Che cosa mi nasconde?

IL BACIO DI UN LICANTROPO.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora