Erano passati un paio di giorni dopo quella discussione con Steve, e ormai non gli parlavo nemmeno più. Cercavo di evitarlo il più possibile: tornavo a casa durante la notte e me ne andavo la mattina presto, dormivo fuori, ed a scuola ogni volta che veniva a cercarmi scappavo.
Sapevo che mi ero comportato da stronzo, ed avevo fatto una cazzata, ma purtroppo me ne accorsi troppo tardi, solo ore dopo che me n'ero andato di casa, ed era troppo tardi per rimediare all'errore compiuto.
Forse avrei dovuto affrontarlo e parlarne, ma non ci riuscivo. Sapevo che non avrei potuto evitarlo per sempre, ma più a lungo rimandavo, più sentivo che non potevo tornare indietro da lui.Stavo davvero di merda, e non volevo parlare con nessuno, nemmeno con Eddie, infatti, avevo deciso di ignorarlo il più possibile, non volevo che si preoccupasse troppo per me. Quando stavo male, tendevo a tagliare tutti fuori dalla mia vita, anche senza volerlo o rendermene conto.
Ovviamente, però, Eddie notò che cercavo di evitarlo da più giorni, e provò a parlarmene in uno di quei pochi momenti che passavo con lui da solo prima di... Avete capito
Eddie: Charls vuoi dirmi che hai?
Eravamo chiusi nel bagno a fumare, quando Eddie mi pose quella domanda. Non sapevo che rispondergli. Di certo non volevo dirgli la verità, me nemmeno mentirgli. Fin'ora me l'ero cavata, perché non era mai stato troppo diretto, ma ora?
Io: nulla, sono solo stressato
Ringraziai dio che fossimo in due box diversi, (perché avevo paura che ci potessero beccare mentre stavamo insieme), perché se no Eddie me l'avrebbe letto in faccia che stavo mentendo spudoratamente
Eddie: ed è un buon motivo per evitarmi?
Io: non ti evito
Eddie: ma se sono giorni che mi parli a stento! Ogni volta rifiuti i miei inviti, e appena mi vedi cambi strada
Io: te l'ho detto, sono semplicemente stressatoSapevo che Eddie non credeva a una singola parola di quello che stavo dicendo, ma non sapevo veramente cosa dirgli. In parte era vero che fossi stressato come la merda, ma non era solo quello il motivo per cui lo evitavo.
Eddie: perché non ti credo?
Io: perché sei un complottistaEra una battuta stupida alla quale di solito avrebbe riso, ma stavolta non lo fece. Era silenzioso sembrava fosse sovrappensiero.
Eddie: dimmi una cosa, è per via di Steve?
Io: per via di Steve cosa?
Eddie: che mi eviti... È per colpa di Steve?Non risposi. Non era colpa di Steve, ma forse pensare che fosse colpa sua, avrebbe aiutato a fargli digerire meglio la pillola.
Sentii la porta del suo box aprirsi e per un momento sperai che se ne fosse andato, ma invece, aprì la porta del mio e si infilò dentro. Eravamo vicini, molto vicini. Riuscivo a sentire il suo fiato sulla mia pelle, e il suo sguardo su di me; mi facevano entrambi venire i brividi
Io: cosa fai!? Vuoi farci beccare?
Ma a lui importava poco, voleva una risposta
Eddie: allora? È così?
Distolsi lo sguardo. Ero tentato da dare tutta la colpa a Steve, ma poi, pensai di nuovo a quella sera, alle sue lacrime e parole... Non potevo dargli la colpa di questo mio stupido comportamento, non era giusto, e lo sapevo.
Io: no, assolutamente no! Non è colpa sua, lui non c'entra niente
Mi guardò un po' dubbioso, perchè alla fine, Steve aveva provato a separarci più volte, quindi era giusto che avesse dei dubbi
Eddie: allora perchè mi eviti?
Io: perchè... Sono stressato...?"Certo che faccio davvero schifo a inventare scuse" dissi fra me e me, il che era vero, facevo davvero schifo con le bugie.
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cigarettes | Eddie Munsonxmale oc
Fiksi Penggemar"Perché ti importa tanto dell'opinione degli altri?" Eravamo seduti sull'erba a fumare quando Eddie mi fece quella domanda, che mi lasciò alquanto spiazzato. Non sapevo bene cosa rispondere, perchè, nemmeno io lo sapevo con certezza. "Non voglio del...