Capitolo 16

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Zeynep

Il sapore del bacio che c'è stato tra me e Firat riesco a percepirlo ancora. Le sue labbra umide sulle mie, le sue mani chiuse a coppa sul mio viso tenendomi stretta come se avesse paura che da lì a poco sarei scappata e giuro che non saprei andata da nessuna parte così come non mi sarei neanche staccata dalla sua bocca se non fosse per via della suoneria del suo telefono che per vari secondi aveva continuo a suonare e dato che chiunque fosse sembrava insistere ci siamo dovuti allontanare e Firat mortificato ha cercato di chiedermi perdono con lo sguardo. Da quello che ho capito in seguito è stata sua madre a chiamarlo e chissà cosa gli avrà detto quella signora ma l'umore di Firat cambiò così tanto che appena chiuse con la madre se ne andò chiedendomi scusa ed io non ho chiuso un occhio tutta la notte pensando a cosa fossero dovute le sue scuse. Scusa per avermi lasciata senza una reale spiegazione o per il bacio che c'è stato? Ho pensato a queste domande per tutta la notte e appena ho visto dalla finestra le prime luci dell'alba mi sono alzata dal letto e sono andata a correre cercando di liberare la mente e dato che la corsa non ha funzionato affatto ho pensato di chiedere direttamente spiegazioni a Firat per questo in questo momento mi trovo nella sua stanza mentre guardo il suo corpo sdraiato nel letto mentre dorme beatamente, o almeno così sembra. Non so neanche da quanto tempo sono qui ma non sono riuscita a staccare gli occhi da lui, così come non sono riuscita a svegliarlo. Non ho mai avuto la possibilità di guardarlo così attentamente come ora. Prima dovevo farlo di sfuggita e quando capitava di poterlo guardare per bene io mi perdevo nei suoi bellissimi occhi. Lentamente mi appoggio sul materasso accanto a lui mentre con la mano gli sposto una ciocca ribelle che li aveva coperto un occhio per poi sfiorare dolcemente il suo viso. E come se fossi attirata da lui non c'è la faccio a resistere alle sue labbra così mi sporgo lentamente in avanti e unire le nostre labbra in un piccolo bacio a stampo per poi allontanarmi rendendomi conto che il bel principe è sveglio.

<Mi piacerebbe svegliarmi così ogni giorno> sussurra piano mentre con la sua mano cerca la mia afferrandola e incrociando le nostre dita avvicinandola a se e lasciare sul dorso della mano un tenero bacio.

<Non volevo svegliarti>

<A me non è dispiaciuto questo risveglio> ammette sorridente per poi farmi segno di sdraiarmi accanto a lui cosa che faccio l'attimo dopo aver tolto le scarpe. Appoggio la testa tra la sua spalle e il suo collo mentre la mano destra la appoggia sul suo torace respirando finalmente sollevata come se non vedessi l'ora di stringermi a lui. Ho capito che Firat mi fa provare cose che ho mai provato e mi fa desiderare cose che per anni non ho fatto e solo ora mi rendo conto che il realtà non mi sono mai aperta con nessuno non per paura di mio padre ma perché non ho incontrato la persona giusta in grado di farmi battere il cuore.

<Perché non hai dormito?> chiede a bassa voce mentre con la mano accarezza la mia schiena.

<Cosa ti fa pensare che non ho dormito?>

<Non te lo spiegare ma riesco a capire le tue emozioni solo guardandoti negli occhi> risponde sorprendendomi.

<Io, perché mi hai lasciata sola?> chiedo a bassa voce come se avessi paura di aver sbagliato a parlare.

<Quando mia madre chiama nulla di buono succede>

<Ti ha fatto arrabbiare?>

<Me ne sono andato perché non volevo spaventarti. Ogni volta che parlo con lei finisce che ci litigo sempre e tira fuori il peggio di me> risponde a bassa voce percependo però la rabbia nel timbro della sua voce.

<Almeno la tua ti chiama> mormoro piano mentre istintivamente mi stringo più forte a se cercando in qualche modo un po' di conforto che non tarda di arrivare. Firat mi abbraccia in un modo così dolce che mi fa sorridere felice.

<Potrei sembrare stronzo ma sono felice che non hai più sentito i tuoi. Non so se ti sei resa conto ma da quando vivi sola sei molto più raggiante>

<Lei mi ha giudicata sai? Quando le ho detto che volevo scappare da quel inferno lei mi ha definita egoista> li racconto con la voce tremante. Come può una madre comportarsi in questo modo?

<Loro due sono stati li unici egoisti a tenerti prigioniera della loro cattiveria> sussurra piano mentre rilascia un bacio sulla mia testa stringendomi se possibile ancora più forte a se. Così tanto da farmi percepire i battiti del suo cuore che sembra andare in sincronia con il mio.

<Una parte di me mi dice di non cercarla ma il mio cuore debole mi sussurra di andare a vederla>

<Loro non meritano il tuo amore. Lo so, sono i tuoi genitori ma non ti hanno mai resi felice Zeynep e chi ti fa piangere non merita la tua bontà>

<Anche tu mi hai fatta piangere> dico fingendomi arrabbiata.

<Non era mia intenzione Zey. Neanche io merito la tua bontà ma in questo caso io sono egoista perché non voglio che tu ti allontani da me, no dopo il bacio di ieri sera>

<Anche tu mi piaci sai? Per tanto tempo ti ho guardato da lontano osservandoti in silenzio e ho sempre pensato che fosse la curiosità di scoprire chi fossi realmente ma ora ho capito che in realtà lo facevo perché ero, perché sono attratta da te. Prima ti definivo il mio stronzo capo ma poi non so ne quando e neanche come ma il nostro rapporto è cambiato avvicinandoci sempre di più e ho capito che tu in realtà mi piaci e anche tanto> confesso sincera mentre mi stacco leggermente da lui per guardarlo e vedere sul suo viso un sorriso smagliante mentre i suoi occhi brillano di felicità il mio cuore sa di aver fatto la scelta giusta. È lui la persona giusta, quello che mi fa battere il cuore facendomi dimenticare persino di me stessa.

<Ripeti> dice incredulo come se volesse la conferma che tutto ciò che ho detto fosse realmente vero.

<Sai perché sono scappata l'altra sera dal locale? Quando eravamo sul ring ci eravamo avvicinati così tanto che in quel momento per la prima volta ho sentito il desiderio di baciarti e pensavo che per te fosse uguale solo che tu, ecco, improvvisamente ti sei allontanato da me in modo freddo e ho pensato che quel bacio ero l'unica a desiderarlo e che tu non fossi interessato a me>

<Sei scappata per colpa mia> sussurra tristemente.

<Ho pensato che tu non mi vedessi allo stesso modo in cui io vedo te e se ieri sono sparita per tutto il giorno è stato per cercare di capire cosa fare. Se licenziarmi o meno>

<Vuoi allontanarti da me?> chiede preoccupato.

<Penso che lo avrei fatto ma tu ieri sera mi hai stravolta> rispondo sorridente.

<Non farlo mai. Non voglio perderti> sussurra piano.

<Non lo farò mai Firat> ammetto sincera mentre mi avvicino lentamente a lui e baciarlo nuovamente ma questo volta in modo più intenso cercando di trasmetterli quello che il mio cuore prova per lui ma che ha paura di confessare.

Heart of iceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora