Capitolo 28

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Zeynep

Avevo già constatato che i genitori di Firat fossero delle brave persone nonostante le divergenze avute con il figlio in passato. Mete e Hülia hanno ascoltato la mia storia per filo e per segno e sua madre alla fine si è emozionata così tanto che ha pianto stupendo tutti noi e quando è scappata a rifugiarsi da sola in giardino ho pensato di aver fatto o detto qualcosa di sbagliato e nonostante Mete aveva cercato di rassicurarmi non mi sono data pace affinché non ho parlato con Hülia.

"Scusami se sono scappata in quel modo ma il tuo racconto mi ha rattristita molto. Come fanno certe persone ad essere così cattive con i propri figli? C'è chi desidera di avere altri figli e non ne può più avere e chi ha la fortuna di avergli lì tratta male" furono queste le sue parole che mi avevano confusa ma poi Hülia mi ha confessato un segreto che non sa nessuno, nessuno a parte suo marito. A quanto pare tempo fa lei rimase incinta ma purtroppo perse la gravidanza e questo risale a tempo fa, lo stesso periodo in cui spedirono Firat lontano da casa e lo fecero solo per proteggerlo in un certo senso. Con la perdita della gravidanza Hülia cadde in depressione per questo aveva allontanato suo figlio da lei. Pensava di non essere in grado di prendersene cura e strani pensieri si impossessarono della sua mente. Mete non voleva che in figlio vedesse la madre in quello stato e pensò che farlo studiare fuori era meglio ma si sbagliò enormemente. Hülia aveva bisogno di essere curata, anzi, la sua mente aveva bisogno di essere curata e Mete si dedicò così tanto a lei che in un certo modo si dimenticò persino del figlio per questo lo chiamava raramente e non andò mai a trovarlo. I due non sono molto fieri di come avevano gestito la situazione all'epoca e ad oggi si sentono molto in colpa per come hanno trattato Firat. Hülia ha pianto forse per un insieme di cose, partendo appunto da quel senso di colpa che ha nei confronti di suo figlio per averlo abbandonato a se stesso, ha pianto per quel figlio mai nato e per la malattia che aveva scoperto di avere in seguito, un tumore all'utero che poi le impedì di avere altri figli.

<Sei sicura di quello che vuoi fare?> domanda Murat mentre mi rivolge uno sguardo preoccupato dopo avergli raccontato del piano di Firat.

<Si Murat, mio padre ti ha fatto del male e va fermato prima che faccia del male anche a qualcun'altro>

<Lo sai che tua madre non ti darà pace vero?>

<Lo so e poi ho paura per quello che mi ha detto. Io non capisco perché si sta comportando in questo modo Murat> sussurro piano mentre finisco di mangiare la torta che avevo ordinato. Da quando ieri ho parlato con i genitori di Firat ho l'ansia e sono abbastanza nervosa soprattutto per il messaggio che mia madre mi ha mandato e per questo motivo non ho dormito stanotte ma invece ho mangiato tutti i dolci che c'erano nella mia dispensa.

<Ma la finisci di mangiare? È la terza porzione che ti hanno portato>

<Leggi> dico solamente mentre tiro fuori il telefono e fargli leggere il messaggio che mia madre mi ha inviato ieri quando ancora eravamo a casa dei genitori di Firat.

<Se entro domani non farai uscire tuo padre qualcosa di brutto succederà> Murat legge a voce alta il contenuto di quel messaggio per poi guardami preoccupato.

<Ma che problemi ha quella pazza? Lo hai detto a Firat?>

<A suo padre> mormoro piano.

<Non capisco questa tua scelta> dice decisamente confuso.

<Perché se lui scoprirebbe che mia madre mi ha minacciata molto probabilmente farebbe qualcosa di stupido e non voglio che finisca nei guai per questo ho parlato con suo padre. Lui lo terra d'occhio>

<Ma se quella pazza ha minacciato te cosa c'entra lui?>

<Ho il presentimento che la sua minaccia fosse rivolta a Firat. Quando ci siamo incontrati in ospedale non mi è piaciuto per niente il modo in cui l'ha guardato. A proposito di ospedale, come mai ti hanno fatto uscire?>

<Sono scappato> risponde semplicemente mentre alza le spalle in modo indifferente.

<E perché mai?>

<Ieri Defne è rimasta tutto il giorno con me e non ne potevo più dei suoi lamenti> risponde sbuffando mentre ci dirigiamo fuori dal bar.

<Avete risolto?> chiedo curiosa mentre afferro il telefono dalla borsa dopo aver sentito la suoneria delle notifiche.

<Abbiamo solo litigato per tutto il tempo e, è successo qualcosa?> domanda poi preoccupato ancora prima di finire il suo racconto. La mia mano tiene saldamente il telefono mentre i miei occhi si sgranano nel leggere il contenuto del messaggio che ho appena ricevuto.

<Firat ha avuto un incidente> riesco a sussurrare con la voce tremante e senza aspettare inizio a correre verso la mia macchina per poi salire al volante e guidare il prima possibile verso l'ospedale.

<Se solo hai osato avvicinarti a lui giuro che vi farò sentire lo stesso dolore> farfuglio piano mentre con il dorso della mano mi asciugo le lacrime.

<Dov'è?> chiedo in preda al panico appena varco l'ingresso dell'ospedale trovando Hülia mentre fa a avanti e indietro in modo disperato.

<Zeynep> chiama il mio nome appena mi vende per poi buttarsi tra le mie braccia e stringermi forte.

<Cosa è successo? Lui come sta?> mi affretto a domandare mentre guardo avanti dove c'è Mete a qualche passo da noi.

<Un piccolo scontro con un altra macchina, niente di grave> risponde Mete con la voce ferma mentre mi guarda attentamente e quel sguardo vale più di mille parole.

<La pagheranno> sussurro piano mentre accarezzo la schiena di Hülia. A Firat non dovevano proprio toccarlo.

Heart of iceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora