Capitolo 25

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Zeynep

Le parole di Defne risuonano nella mia mente da ieri sera e con tutto che ho cercato di non pensare la mia stupida mente ci ricasca facendomi arrabbiare ancora di più. Conosco Defne da quando avevo dieci anni e in tutto questo tempo non abbiamo mai litigato, non come ieri perlomeno. Negli anni ci sono state piccole incomprensioni ma si trattava sempre di cose senza senso, invece ora penso proprio che la mia cara amica abbia esagerato. Come può essersi comportata in questo modo spregevole? Lei ha agito in modo sbagliato solo perché non ha il coraggio di prendere le sue decisioni per se stessa e questo è davvero triste. Arriva un momento nella vita quando decidi cosa farne della tua di vita e nonostante i problemi si cerca sempre di migliore come è successo nel mio caso. Per anni sono rimasta in silenzio ma ho capito che spettava a me dare una svolta alla mia vita invece Defne, lei incapace di prendere delle decisioni ha fatto in modo che gli altri decidessero per lei, o almeno il suo intento era questo.

<Sei ancora arrabbiata?> chiede Firat mentre mi guarda di sfuggita riportando poi lo sguardo sulla strada.

<Sono molto arrabbiata. Come diamine le è venuto in mente di fare una cosa del genere?>

<Penso la disperazione>

<Questa si chiama stupidità Firat. A me non sembra normale il modo in cui ha cercato di gestire la faccenda>

<Ha sbagliato il modo in cui ha scelto di agire ma da una parte potrei capirla. Anche a me i miei mi dissero che mi sarei dovuto sposare quando avevo compiuto diciotto anni e neanche io accettai per questo me ne andai>

<In un certo modo ti sei ribellato cosa che avrebbe potuto fare anche lei invece di giocare con le nostre vite. Invece di comportarsi come una ragazzina avrebbe dovuto parlare con i suoi genitori> rispondo sbuffando mentre guardo fuori dal finestrino della macchina. Pensavo che io e Firat ci siamo incontrati e rincontrati per via del destino e ci siamo innamorati per scelta ma a quanto pare il mio, il nostro destino da una parte è stato raggirato dalla mia amica. In un certo modo io e Firat ci siamo rincontrati per colpa sua, o forse grazie a lei.

<Mannaggia a te Defne> borbotto a bassa voce mentre scendo dalla macchina. Stamattina Firat mi disse di prepararmi e che mi avrebbe portata in un posto che tanto ho adorato e adesso che mi guardo intorno sorrido felice quando capisco che mi ha portata nella casa in campagna dove siamo stati insieme ai suoi genitori.

<Ci sono pure loro?> chiedo speranzosa ma quando fa segno di no con la testa un po' mi rattristo. Mi sarebbe piaciuto rivederli dato che l'altra volta mi sono trovata davvero bene con loro.

<Oggi sei tutta per me> risponde mentre abbozza un sorriso per poi tirare fuori dal cofano della macchina un borsone che vedo solo adesso.

<E questo da dove spunta?>

<Dal cofano> risponde in modo ironico mentre mi raggiunge e insieme ci dirigiamo verso la porta di casa.

<Adoro questo posto> confesso nuovamente. Ho sempre sognato di avere una casa del genere. È una bellissima abitazioni a due piani arredata in stile rustico. Adoro gli animali che ci sono così come adoro l'orto di suo padre che cura con amore ogni volta che può venire qui e quando non ci riesce si occupa il giardiniere ma soprattutto adoro l'aria pulita che si respira.

<Questo posto piace ad entrambi. Quando ero piccolo mi piaceva venire. Era la casa dei miei nonni sai?> dice malinconico mentre si guarda in giro.

<Mi piacerebbe vivere qui. Cioè, nel senso, ho sempre sognato di avere una casa del genere> dico balbettando cercando di non sembrare ridicola.

<Questo è l'unico posto in cui piacerebbe vivere anche a me, con te però> dice a bassa voce mentre si avvicina in modo pericoloso alle mie labbra.

<È un invito indiretto o cosa?> chiedo ridacchiando cercando di sembrare indifferente anche se le sue parole mi hanno confusa.

<Solo se tu vuoi> sussurra piano mentre appoggia le mani sui miei fianchi.

<Magari un giorno> sussurro a mia volta felice. Mi piacerebbe tanto vivere con lui in questa casa ma penso che ogni cosa si deve fare al suo tempo e per adesso non è il momento. Questa casa non è sua e se prima era dei suoi nonni adesso è dei suoi genitori che molto spesso vengono qui e mi sembrerebbe inopportuno vivere in casa loro. Magari un giorno avremo una uguale tutta nostra.

<Ho sempre immaginato la mia vita lontano dal palazzo Zeynep. Tutto quel lusso non fa per me e l'unica cosa che voglio è qui> confessa piano mentre mi guarda negli occhi ed io non resisto più così mi avvicino a lui e lo bacio lentamente cercando di trasmetterli tutto il mio amore e mentre dolcemente ci fondiamo copro e anima non posso non pensare a quanto lui mi rende davvero felice e mi sfugge una lacrima quando mi rendo conto che le sue mani accarezzano la mia pelle cercando di cancellare il dolore che il mio corpo ha sentito ogni volta per colpa di mio padre e con i suoi baci dolci cerca di aggiustare il mio cuore che un tempo era freddo come il ghiaccio ma che si è sciolto da quando lui fa parte di me.

<Ti amo così tanto> sussurra dolcemente mentre mi stringe al suo petto e il mio cuore scoppia di felicità.

<Grazie di tutto amore mio> dico a bassa voce mentre cerco di non piangere. Vorrei spiegarmi meglio o usare parole diverse ma lui sembra avermi capito ugualmente mentre bacia la mia testa. A volte non servono grandi discorsi ed è questo il bello delle persone che ci amano. Loro ci comprendono anche quando restiamo in silenzio.

<Ti amo tanto Firat>

Heart of iceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora