Capitolo 27

569 82 26
                                    

Zeynep

<Veramente mi vuoi sposare?> Firat domanda incredulo a sua volta facendomi sorridere.

<Abbiamo qualche problema di comprensione noi due> dico ridacchiando affermando l'ovvio.

<No è che sono sorpreso. In modo buono ma sorpreso>

<Mi piace l'idea di vivere con te e poi praticamente si può dire che conviviamo dato che non ricordo neanche l'ultima volta quando sei tornato a casa tua>

<Mi piace di più il tuo appartamento che la mia stanza in hotel> risponde sincero mentre ci dirigiamo fuori dall'ospedale mano nella mano.

<E per questo che non torni più a casa?> una timbro aspro arriva alle mie orecchie e quando capisco a chi appartiene mi acciglio ancora prima posare lo sguardo sulla figura di mia madre.

<Stai bene?> chiedo preoccupata andandole incontro quando noto il suo viso stanco e i suoi occhi tristi ma quando mi trucida con lo sguardo l'attimo dopo e cerca di allontanarsi da me capisco che per l'ennesima volta ho sbagliato a lasciarmi guidare dal cuore nuovamente.

"Non tutti meritano la tua gentilezza " le parole di Firat improvvisamente risuonano nella mia mente e non avrei pensato mai di dirlo ma purtroppo aveva ragione. Io mi faccio sempre guidare dal cuore pensando di ricevere in cambio sempre gentilezza ma ho finalmente capito che chi non mi rispetta non merita il mio amore e con tutto che lei è mia madre non mi merita.

<Per colpa di quel bastardo del tuo amico hanno arrestato a tuo padre!> sbotta arrabbiata.

<Sei cosciente del fatto che poteva succedere qualche disgrazia per colpa di papà?> chiedo in modo duro. Come può pensare a lui anche in questo caso? Ha aggredito Murat quel pazzo.

<L'unica disgrazia è il fatto che tuo padre è stato arrestato e tu dovrai tirarlo fuori>

<Con tutto il rispetto signora ma non pensa che suo marito ha fatto fin troppo male? Iniziando da vostra figlia> dice Firat in modo duro mentre stringe la mia mano ancora più forte per la rabbia.

<Ma chi sei tu per parlarmi in questo modo?> chiede urlando la mamma arrabbiata più che mai. Con il tempo ho notato che le da fastidio quando qualcuno parla male di Oguz ed è da pazzi difendere una persona come lui.

<Sono il suo fidanzato signora ma non ha importanza il mio legame con sua figlia in questo caso. Potevo essere un semplice amico, un collega di lavoro, il suo capo, il ruolo non è così importante come la gravità di quello che suo marito ha fatto a sua figlia e a Murat. Con tutto che è a conoscenza del fatto che lui è una persona aggressiva ha il coraggio continuare a difenderlo? E per cosa? Per farlo uscire così potrà continuare a fare ancora più male?>

<Non hai alcun diritto di parlare in questo modo di mio marito! Era questo il motivo per cui non volevi tornare a casa? Vai in giro con gli uomini> parla con tono di disgusto mentre mi guarda male cercando di farmi sentire sbagliata ma questa volta non ci riuscirà.

<Non torno più a casa per colpa vostra mamma. Se foste stati due genitori amorevoli di sicuro non me ne sarei andata, non in quel modo perlomeno. Ho ventisette anni se non te lo ricordi e ho il diritto di vivere la mia vita così come anche tu lo hai fatto a tua volta>

<Vivrai, certo che lo farai> dice solamente mentre uno strano sorriso si impossessa di lei mentre guarda Firat.

<Andiamo> sussurro piano a Firat e senza aggiungere un'altra parola sorpassiamo mia madre dirigendoci verso la macchina mentre penso alle strane parole che ha usato ma soprattutto a quel sguardo che ha rivolto a Firat. Non mi è piaciuto per niente quel strano sorriso.

<Dovresti denunciarlo> sento dire a Firat mentre tiene lo sguardo fisso sulla strada.

<E cosa dovrei dire Firat, che mi picchiava? Chi mi crederebbe secondo te? Non ho nessuna prova e di sicuro mia madre non testimonierà a mio favore. Come può difenderlo in questo modo? Non sono stata l'unica a cui lui ha fatto del male. Pure a lei la trattava male eppure lei gli è rimasta accanto e continua a farlo>

<Il suo è un amore malato> risponde semplicemente ed io posso solo confermare le sue parole. Ho sempre cercato una spiegazione o magari una giustificazione al suo strano modo di pensare e forse Firat ha trovato le parole giuste. Solo una persona fuori di testa resterebbe accanto ad un uomo del genere.

<Cosa ci facciamo qui?> chiedo sorpresa quando guardando fuori dal finestrino vedo in lontananza la casa dei suoi genitori.

<Devo farti una domanda ma prima di darmi una risposta pensaci bene Zeynep> mormora piano mentre ferma a macchina davanti al cancello guardandomi attentamente.

<Di cosa si tratta?> chiedo curiosa ma anche preoccupata per via del tono di voce che ha usato.

<Vuoi che tuo padre paghi per tutto il dolore che ti ha causato? Vuoi che paghi per quello che ha fatto a Murat?> chiede serio senza battere ciglia.

<È mio padre Firat ma non si può definire tale. Tutti sono bravi a mettere figli al mondo ma in pochi sanno prendersi le loro responsabilità da genitori ma soprattutto amare i propri figli. Oguz ha fatto del male a Murat per colpa mia ed io non gli permetterò di attaccare le persone a cui voglio bene> rispondo seria mentre nella mia mente girano le parole di mia madre. La sua è stata una minaccia anche se indiretta ed io ho paura di cosa potrebbe fare Oguz se solo riuscirà a farlo uscire per questo farò di tutto per farlo restare in carcere.

<Mio padre potrebbe aiutarci a spedirlo direttamente in prigione Zeynep ma devi essere sicura e cosciente del fatto che finirà per quello che tu racconterai alla polizia. Per l'accusa di Murat potrebbe uscire anche su cauzione ma se tu lo denunci le cose saranno diverse>

<Firat, io non ho prove che lui...>

<Se parliamo con mio padre non ci serviranno delle prove. Giocheremo sporco in questo caso ma è per il tuo bene. Non permetterò che quel uomo si avvicini nuovamente a te> dice a bassa voce mentre mi guarda a intensamente aspettando da parte mia una risposta che non tarda ad arrivare.

<Facciamolo> rispondo sicura di me mentre afferrò la sua mano. Non mi interessa il modo in cui agiremo ma Oguz non dovrà mai avvicinarsi a Firat e se resta a piede libero ho paura di quello che potrebbe fare.

Heart of iceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora