Capitolo 21

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Zeynep

Da quando Firat è entrato nella mia vita tutto è molto più bello e lui mi rende veramente felice. Da quando abbiamo messo le paura da parte e abbiamo aperto i nostri cuori il nostro legame sembra essersi rinforzato e abbiamo capito che è inutile rimandare l'inevitabile. Siamo pazzi l'un dell'altra e pian piano ci stiamo scoprendo vivendoci e da qualche giorno Firat sembra adorare di più casa mia dato che da lui non è più tornato e mi piace l'idea di averlo in giro per casa, mi piace svegliarci insieme, adoro cucinare insieme a lui con tutto che Firat crea più confusione, adoro quando la sera stanchi ci stendiamo sul divano abbracciati intenti a guardare un film ma finisce sempre che facciamo l'amore e il modo in cui dolcemente e con cura mi ama mi fa innamorare ancora di più di lui. Quando si tratta di me Firat è di una dolcezza infinita e ha un senso di protezione verso di me soprattutto da quando ho rinunciato a lavorare per lui e ho deciso di dare una mano a Murat al The Hill. In questi giorni ho rimurginato parecchio e sono arrivata alla conclusione che agli occhi della gente non voglio essere vista come quella che si fa mantenere o che sta con lui per i suoi soldi, per questo ho preso la decisione di non lavorare più per lui cosa che il mio ragazzo non ha gradito affatto ma mi ha sostenuta ugualmente. In questi giorni ho avuto la possibilità di conoscere meglio i suoi genitori e devo dire che sono delle persone magnifiche e non capisco come mai a Firat avevano causato tanto dolore quando era ancora un bambino. Suo padre Mete mi ha insegnato a cavalcare e insieme a lui e a Firat ci siamo fatti una passeggiata tranquilla lungo le colline della loro campagna mentre la madre Hülia è stata così gentile da preparare la cena per tutti noi cosa che ha sorpreso persino il marito dato che non si ricordava più l'ultima volta quando la moglie si sporcò le mani. Quel giorno nella loro casa in campagna ci siamo divertiti tanto e il mio cuore è scoppiato di felicità quando ho visto Firat felice accanto ai suoi genitori e prima di salire in macchina e tornare a casa sua madre mi aveva presa in disparte e ringraziarmi per averle riportato suo figlio. Quelle parole mi fecero pensare tanto e se fossi più stronza probabilmente le avrei risposto a tono dicendole quello che penso in realtà. Loro hanno perso Firat per via del loro comportamento e per la mancanza di amare che non gli hanno mai dato lasciandolo solo per anni dentro in un istituto lontano non solo da casa sua ma anche dalla sua famiglia. Avrei tanto voluto rimproverarla per aver fatto soffrire Firat ma sono rimasta in silenzio ripensando al sorriso che il mio ragazzo aveva sulle labbra dopo aver passato un giorno intero in compagnia dei suoi e ho capito che nonostante lui cerca di fare il duro ci mancano i suoi genitori così come a me manca mia madre che non ho più visto da quando me ne sono andata di casa e dopo aver pensato e ripensato mi sono presa di coraggio e mi sono piazzata davanti la porta di casa dopo essermi assicurata che mio padre non ci fosse.

<Piccola mia> dice felice appena mi vede sul portico di casa.

<Ciao mamma> la saluto a bassa voce indecisa su come comportarmi.

<Vieni qui, fatti abbracciare> dice l'attimo dopo mentre si avvicina a me e stringermi fra le sue braccia mentre io rimango immobile. È stato il cuore a portami qui da lei ma la mente non dimentica come si è comportata con me e con tutto che vorrei alzare le braccia a circondarla con esse come lei fa con me io non c'è la faccio.

<Mi sei mancata così tanto Zeynep> dice piano mentre si stacca da me e quando vedo i suoi occhi lucidi il mio cuore si fa piccolo piccolo.

<Anche tu> sussurro appena.

<Vieni, entra. Tuo padre sarà felice di sapere che sei tornata a casa. Io gliel'ho avevo detto sai? Certo, ci hai messo più del dovuto ma la cosa importante è che tu sei tornata da noi> inizia a farfugliare mentre mi prende per mano cercando di farmi entrare dentro casa ma i miei piedi si incollano al pavimento impedendomi di muovermi.

<Sono venuta per vederti mamma non sono venuta per restare> dico con la voce decisa al che la sua espressione felice cambia in un secondo diventando fredda proprio come quel giorno quando me ne andai.

<Non mi piace l'idea di saperti lontana da casa ma fa come ti pare> dice in modo freddo.

<Perché mi tratti in questo modo? Perché non mi hai mia difesa mamma? Perché hai permesso a papà di trattarmi in quel modo per tutti questi anni?> chiedo con la voce spezzata cercando di non versare nemmeno una lacrima davanti a lei.

<Sei nostra figlia e come tale...>

<Smettila di mentire! Smettila di ripetere le stesse parole senza senso. Quando ero piccola ti mettevi contro chiunque per me e non permettevi a nessuno di trattarmi male invece da un giorno all'altro hai smesso di proteggermi lasciando che lui mi trattasse male perché?> chiedo urlando.

<Ho pensato che se gli avessi dato un figlio lui mi avrebbe amata come un tempo ma il tuo arrivo peggiorò ulteriormente le cose. Volevo che fossi la figlia perfetta e la mia salvezza ma non ha funzionato e dopo un po' ho lasciato perdere> risponde facendo spallucce indifferente.

<Che senso ha volermi a con te se non mi ami?> chiede incredula.

<Sei sempre mia figlia no? Come mi sono presa cura di te da piccola devi farlo anche tu ora da grande>

<Un figlio si ama mamma, un figlio si protegge ma soprattutto si fa di tutto per il proprio figlio. Tu, tu mi hai messa al modo solo per puro egoismo> dico balbettando per poi girarmi di spalle e correre via da lei ma questo volta forse per sempre. Come può essere così indifferente nei miei confronti? Come può essere così cattiva?

<Firat> chiamo il suo nome in modo disperato appena entro nel locale e quando i nostri occhi si incontrano lui scende dal ring venendomi incontro e prendermi fra le sue braccia.

<Lei non mi ama, mia madre non mi ama> sussurro piano mentre le lacrime iniziano a bagnare il mio viso. Il giorno in cui corsi qui cerando Murat incontrai lui e quel giorno proprio come ora Firat mi strinse a se nello stesso modo e solo adesso mi rendo conto che fra le sue braccia io mi sento protetta e con lui mi sento a casa, quel posto che forse mi è sempre mancato ma che ho trovato grazie a lui.

<Non hai bisogno di lei Zeynep. Ci sono io a darti tutto l'amore di cui hai bisogno> dice piano mentre mi stringe forte al suo petto. Firat è la mia casa, la mia famiglia.

Heart of iceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora