Prologo

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La felicità, una sensazione che provi raramente o spesso, o magari la confondi. Può essere espressa tanto semplicemente quanto complicata, ma la sua descrizione non può mai durare quanto la descrizione della tristezza o della sofferenza.
Quando sei felice dimentichi anche se per un momento tutto, tutto ciò che è brutto e tutto ciò che una volta ti ha fatto soffrire ma l'istante successivo frammenti di ricordi, immagini, parole che ti sono state dette o che tu hai detto loro, ti tornano in mente, sempre.

Il nostro cervello sembra essere impostato per ricordare le cose meno belle con più attenzione dei momenti di felicità che abbiamo avuto. Se ti stai chiedendo quando è stata l'ultima volta che ti sei sentito felice e l'ultima volta che sei stato triste, è probabile che venga in mente un momento della seconda categoria. Non è necessariamente una cosa negativa. Le cose brutte accadono alle persone buone. Le cose che ci accadono ci rafforzano, ci rendono più forti e resilienti.

Se iniziassi a descrivere un momento bello, unico e felice con tutto ciò che volevo, probabilmente finirei di scrivere in poche pagine. D'altra parte, se dovessi descrivere un momento che mi ha segnato e che mi ha fatto soffrire e continua a farlo, probabilmente non riuscirei a prendere quelle poche pagine come farei se scrivessi della felicità.

Non è per niente facile cercare di dimenticare qualcosa che ti ha ferito, soprattutto per stimoli esterni, vedi qualcosa di simile, senti qualcosa che ti fa pensare esattamente a quello che vuoi dimenticare. Non è facile, ma nemmeno impossibile dimenticare ma soprattutto smettere di essere tristi, di soffrire.

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