Capitolo 19

601 86 119
                                    

Zeynep

<La nostra Zeynep ha rapito il cuore del principe> dice entusiasta Isabel, la madre di Defne.

<Lei, è lei la ragazza di cui ci hai parlato?> chiede la regina incredula mentre si alza dalla sedia.

<Si Hülia, l'ha già detto. Nostro figlio ha fatto un ottima scelta> risponde il signor Atasoy mentre guarda di sfuggita la moglie che guarda sia me che Firat forse scioccata.

<Lei è la ragazza che io voglio madre. Lei è la mia ragazza> risponde Firat a voce alta facendo risuonare il timbro forte in tutta la sala.

<Benvenuta in famiglia> dice Hülia l'attimo dopo per poi avvicinarsi a me e abbracciarmi calorosamente. Dove sono finiti li sguardi assassini mi domando mentalmente mentre cerco di fare la persona educata e ricambiare il suo abbraccio.

<Pensavo che avresti avuto qualcosa da ridire al riguardo> mormora Firat a bassa voce rivolgendosi alla madre.

<Firat, tesoro, io volevo solo spronarti a darti una mossa. Lo so che il nostro rapporto non è uno dei migliori ma ho capito che se anni fa sei rimasto qui ci doveva essere un motivo> risponde la madre mentre il suo sguardo vacilla per pochi secondi su di me.

<Quindi voi due state insieme?> chiede Murat incredulo mentre mi guarda attentamente cercando nei miei occhi una vera ma soprattutto credibile risposta. Infatti, bastano pochi secondi per vedere il suo corpo incordarsi stringendo lungo il corpo le mani a pugni.

<Era tutto una farsa?> chiede Firat incredulo. Anche il nostro fidanzamento è finto sussurro mentalmente mentre pian piano mi sale il nervoso. Questo idiota mi ha messo in un grande pasticcio. È vero, io per lui provo un forte sentimento e avrei voluto una relazione normale, senza correre. Mi sarebbe piaciuto conoscerci a pieno ma qui mi sono ritrovata fidanzata nel giro di pochi minuti.

<Secondo te perché ho organizzato la cena solo con i nostri parenti caro? La mia intenzione era quella di organizzare una festa in famiglia per dare il benvenuto alla tua ragazza, fidanzata> risponde sua madre sorridendo. Istintivamente sposto lo sguardo su Defne che a sua volta guarda sua madre amareggiata per poi guardare di sfuggita Murat.

<Oh Defne> sussurro piano tra me e me. Non mi sarei proprio aspettata che i suoi la volessero sposare con Levend. Devo trovare un modo per salvarla da questa assurda situazione.

<E tu mia cara, cosa ne pensi?> chiede la regina in modo dolce afferrando la mia mano sinistra dato che l'altra non ha mai lasciato quella di Firat in tutto questo tempo. Finalmente qualcuno che chiede anche la mia opinione borbotto mentalmente e per quanto vorrei riderle in faccia non posso, no quando Firat strige la mia mano con la sua in modo disperato.

<Quando ho incontrato Firat per la prima volta al lavoro ho pensato che fosse una persona presuntuosa ma poi con il tempo ho capito che una persona non va giudicata solo dalla copertina e pian piano ho avuto modo di conoscere il vero Firat ma stando sempre a debita distanza. Mi piaceva osservarlo e capire perché si comportava in un determinato modo, perché era sempre serio e non sorrideva mai, ero curiosa perché tutti avevano paura di lui quando a me faceva solo arrabbiare è molte volte finivamo per battibeccare. Ero curiosa perché in realtà mi sentivo attratta da lui e non so come ma il nostro rapporto è cambiato e inconsapevolmente ci siamo avvicinati cercandoci sempre con lo sguardo e quando ho scoperto chi fosse in realtà io...>

<Lei ha continuato a fare la stronza con me> mi interrompe Firat facendo ridere i suoi genitori.

<Io ho avuto paura perché avevo capito che quello che provo per lui andava oltre all'attrazione e pensavo che lui non provasse lo stesso per me ma Firat ha aperto il suo cuore facendomi capire che qualsiasi cosa io provavo, che provo per lui, lui ricambiava allo stesso modo. Se vuole sapere cosa penso signora Hülia le direi che Firat è quella persona persona che mi fa battere il cuore> rispondo in modo sincero guardando però Firat negli occhi che a sua volta mi guarda in modo dolce ma anche sorpreso, in modo positivo però e questo lo capisco grazie al sorriso che ha stampato sul viso. Forse mi sono esposta troppo e magari ho sbagliato a parlare con il cuore in mano davanti a tutti ma volevo far capire almeno ai suoi genitori che qualsiasi cosa è nata tra di noi si basa su un sentimento vero.

<Si vede dal modo in cui guardi mio figlio che il vostro rapporto è sincero> dice il padre di Firat facendo sorridere quest'ultimo se possibile ancora più forte.

<Se la tratti male te la vedrai con me> sento la madre di Defne commentare. I genitori della mia amica mi hanno sempre voluta bene e trattata altrettanto bene ogni volta che andavo da loro e tra di noi negli anni è nato un bellissimo rapporto.

<Non lo farei mai> risponde Firat in modo piano facendosi sentire solo da me come se fosse una promessa fatta direttamente a me. Sento gli altri farfugliare tra di loro ma il questo momento la mia attenzione è rivolta a Firat che annulla quella poca distanza che ci separava.

<Mi dispiace per non avertelo detto prima ma sappi che se tu vuoi possiamo rendere il tutto reale sul serio> sussurra piano mentre afferra anche l'altra mia mano con la sua.

<Rendere reale cosa?> chiedo fingendomi tonta.

<Possiamo rendere reale la nostra reazione>

<Dovrò sorridere come un robot?> chiedo seria.

<Assolutamente no e poi a me piaci così come sei>

<E come sono?>

<Sei bellissima e smettila di morderti il labbro in modo nervoso> dice sussurrando in modo frustrato.

<Ti crea alcun problema?> chiedo sorridendo per poi ripetere lo stesso gesto di poco fa ma subito dopo mi ritrovo le sue labbra sulle mie dandomi un veloce bacio a stampo.

<Vorrei divorarti quelle labbra ma non mi sembra il momento> sussurra piano per poi allontanarsi di poco da me e solo quando nella sala sento il rumore degli applausi mi ricordo che in realtà non siamo soli.

<Anche tu mi fai battere il cuore> dice subito dopo al che il mio cuore nel sentire queste parole da lui sussurrate inizia a battere fortemente nel mio petto.

Heart of iceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora