VIII

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In principio, i Cristiani, erano tutto fuorché pacifici.
Dei ribelli.
Intenti a sfidare la sacra religione che regnava nel più potente e antico impero mai esistito: l'Impero Romano.
Ci hanno sempre raccontato, che i Cristiani erano perseguitati dai Romani e per questo motivo erano costretti a recitare i loro rituali di nascosto, per evitare che le guardie li trovassero, incarcerassero ed, infine, uccidessero.
La realtà è però ben diversa.
Oh meglio, la realtà prevede un'altra parte al racconto.
Guarda caso, la parte che il clero non racconta mai.
Esiste un motivo se i Romani iniziarono a perseguitare i Cristiani, e sicuramente non è un motivo di "eresia religiosa".
I seguaci di Cristo erano dei guerrieri, come il loro sacro mentore. Si opposero ai Romani facendo uso della violenza. Inizialmente ebbero qualche vittoria, così le loro fila accrescevano, poiché la gente, vedendoli vincere, erano certi che essi avessero la verità.
Ma quando i Romani risposero, per i Cristiani vi era una sola luce all'orizzonte: la luce dell'estinzione.
Inizialmente venne dispiegato un esercito, il quale aveva il chiaro compito di sterminare i ribelli. L'esercito vinse, almeno apparentemente. Questo perché i Cristiani appresero in fretta l'arte del nascondersi.
E, mentre restavano nascosti, e le guardie Romane continuavano a cacciarne i superstiti, essi riuscirono ad assoggettare ulteriori adepti.
In pratica si trasformarono in una setta segreta di soldati, pronti ad insorgere e a prendersi il potere con la forza.
Ma gli Imperatori di Roma non fecero niente per cercare di fermarli?
Certo che sì.
Tentarono di venirli in contro. Erano disposti ad accettare il loro Dio fra le fila dei loro, in modo da poter tutti quanti venerare gli Dei e riuscire a convivere pacificamente. Ma ai Cristiani, questa proposta non piacque. Il loro era l'Unico Dio, e non potevano essercene degli altri.
La faida andò avanti per svariati anni, fino a quando, l'Imperatore Costantino I, tenne un'enorme riunione.
Per fare in modo che chiunque all'interno del suo impero potesse recarvisi, decise di tenerla nel luogo centrale del suo impero, Nicea.
In quelle terre, venne dato origine a quello che oggi noi chiamiamo: Concilio Vaticano. Ma che al tempo, fu conosciuto con il nome di Concilio di Nicea I.
Durante esso, si misero le base, i mattoni, i muri e i tetti, di quella che oggi è una delle più estese, potenti e conosciute, religioni del mondo: il Cristianesimo.
Durante questa famosa riunione "d'emergenza", fu creata la Bibbia. O meglio, fu concepita la bibbia come la conosciamo oggi. Quindi di quanti e di quali libri comporla, essendo che essa è in realtà un'insieme di vari libri.
Una moderna raccolta di racconti.
E di quali modifiche apportare ai suddetti. In poche parole, il Cristianesimo è diventato il risultato dei grandi capi Ribelli, e dei grandi capi dell'Impero.
La dottrina cristiana fu incoronata: religione ufficiale.
Ed i Cristiani, da quel momento, si diedero alla pazzia gioia.
Si nascosero, dando il nome di Prete e Vescovo a quelli che fino a pochi mesi prima si addestravano a combattere e insegnavano loro il finto misticismo della loro fede. Riscrissero la realtà dei fatti e s'apprestarono a divenire i padroni del mondo di allora.
Ma in realtà, all'ombra dei Cristiani, vi era un testo che iniziava a circolare. Un testo che mostrava la Bibbia per quello che era. E, tramite esso, dimostrava la falsità del Cristianesimo e di chi lo professava.
Il testo venne chiamato: Cifrario di Nicea, e si dice che rivelasse tutte le modifiche apportate alla Bibbia, in modo da poterla leggere nel modo corretto e scoprire la verità sulla storia dei seguaci di Cristo.
La Chiesa, sorprendentemente, non ci mise troppo a scoprire queste voci. Grazie anche alle spie di cui disponeva.
Diede l'ordine di recuperare tutte le copie di quel libro e distruggerle fino all'ultima.
La missione fu un successo. Tutte le copie sparirono dalla circolazione ed il segreto dei Cristiani era al sicuro per sempre.
O almeno lo speravano.
Passarono parecchi secoli prima che il problema tornasse a perseguitarli. E, per un gioco del destino, fu colpa loro se il segreto finì nelle mani di qualcuno, riesumando questo loro vecchio scheletro nell'armadio.
Durante la quinta crociata, concordata durante il Quarto Concilio Lateranense, un gruppo di Cavalieri Templari rinvenne quello che per molti è considerato il Santo Graal.
Ma non parliamo di coppe che donano l'immortalità, o albero genealogico di un qualche profeta appartenente ad una religione.
Parliamo di qualcosa di molto più prezioso: l'unica copia sopravvissuta allo sterminio.
Il Cifrario di Nicea era ancora vivo.
I Soldati, tornarono a Roma.
Imposero al Papa un'udienza. E, sfruttando il loro sacro tesoro, lo ricattarono. Ordinarono che li doveva venir riconosciuto un titolo nobiliare che li avrebbe reso intoccabili, per di più, dovevano avere dei territori sui quali dominare.
Il Papa di allora, Onorio III, accetto l'accordo, ma in cambio i Templari non avrebbero mai dovuto rivelare l'esistenza del manoscritto.
Da allora, i Templari divennero inarrestabili.
Diventarono in poco tempo una "forza" che aveva sempre più potere ed influenza. E solo pochi eletti erano a conoscenza di come erano riusciti ad ottenere tutto ciò.
Ma si sa, con il tempo, l'avarizia e la cecità davanti al potere, ti fa compiere passi falsi. Ormai corrotti fino al midollo, sfidarono ulteriormente sia il Vaticano che le alte sfere dell'allora Regno di Francia. Questo, li morto alla morte.
Tramite vari inganni, il Papa Clementino V li fece arrestare, e diede l'ordine ai cardinali di preparare il processo con il quale si sarebbe messo il punto fine alla loro storia.
E con il Concilio di Vienna, la cosa avvenne.
I Cavalieri Templari cessarono di esistere e con essi, anche il Cifrario di Nicea.
O almeno, fino ad ora.

Il Cifrario di NiceaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora