Un mese prima...

Con la calde gocce d'acqua che fuoriescono dal soffione della doccia, l'uomo ripensa a ciò che ha compiuto poche ore prima.

Mentre fuori la notte dorme, lui resta seduto sul bordo del letto, ripensando a quello che li è stato ordinato di fare dai suoi superiori. Alle anime che è costretto a stroncare prima della loro loro, tutto per soddisfare le imposizioni che li sono state date.
Ha nella testa ancora le parole dei suoi capi, quando lo hanno informato di ciò che avevano in programma di farli fare.
"Traccerai la via, che condurrà tutti alla luce".
L'uomo era rimasto scioccato fin dalla prima frase che li era stata detta. "Dovrai uccidere molta gente".
Ero certo trattarsi di uno scherzo, ma purtroppo non si trattava di ciò.
"Spargerai il sale che contaminerà le finte luci che gli uomini seguono".

Arresosi a questo sporco lavoro che è obbligato a fare, l'uomo si riveste, ripone la pistola nella fondina ascellare. Una vecchia Beretta che lo ha accompagnato durante i suoi anni al militare.
Prende il coltello che aveva adagiato sul comodino, affianco alla lampada accesa che emette una luce giallastra soffusa, e se lo infila nel calzino sinistro.
Indossa la giacca color oliva e se la sistema bene addosso, guardandosi allo specchio. Un uomo dalla pelle cappuccino, alto poco più della media e muscoloso il giusto. Le spalle, malgrado il peso che spesso dovevano sostenere, non erano grandi quanto ci si aspetterebbe, ma anzi erano di dimensioni contenute. Quasi sproporzionate.
Sta per prendere le chiavi della macchina, quando si accorge che sul polsino della camicia turchese, vi è una piccola goccia di sangue. Nel vederla, tutto quello che ha compiuto in quella chiesa, li appare davanti agli occhi. Un'enorme trauma di cui non si libererà mai.
Rapidamente, si priva della camicia, e, sfruttando le boccette di vodka trovate nel minifrigo della camera d'albergo, le da fuoco.
Alla vista del fuoco, ha una rivelazione. "Il Cammino di Luce, porterà il mondo ad osservare la vera luce".

L'allarme anti-incendio lo riporta alla lucidità, e subito si allontana dalla stanza. Cammina lungo i corridoi, mentre due cameriere corrono dalla parte opposta alla sua, intenzionate a raggiungere l'origine dell'incendio segnalato dalla tecnologia.
Passa davanti alla reception, dove il concierge neanche lo riconosce. E come potrebbe? Pensa semplicemente che esso non sia altro che l'ennesimo gigolò venuto a saziare i desideri carnale di una delle residenti.

Compie pochi isolati a piedi, fino a quando raggiunge la sua macchina, parcheggiata in un parcheggio su più livelli.
Quando la mette in moto, sa bene cosa fare e dove andare. Controlla nel cruscotto e prende con se il suo passaporto contraffatto. Legge quello che dovrebbe essere il suo nome e la sua nazionalità. Poi compie un profondo respiro, ed esce dal parcheggio, con la destinazione ben chiara: New York.

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