E alla fine, due giorni dopo il massacro avvenuto al commissariato dell'Interpole, l'agente Martina Sanchez, a causa della sue continue insubordinazioni, è stata sospesa dal servizio fino a nuovo ordine.
La donna sapeva che questo momento, a causa della sua testardaggine infermabile, sarebbe infine giunto. Ma ciò che sperava è che non le troncasse ogni possibilità di scoprire la verità su suo padre. Soprattutto ora che il killer è tornato a mostrarsi.
Per di più l'agente, è furente con il nuovo capitano Isonzo per aver deciso di assecondare le richieste del pluriomicida.
Smettere con le indagini? Ma scherziamo?
Per sua enorme fortuna, è lei che ora è in possesso degli unici documenti sopravvissuti alla tabula rasa prodotta dal killer. Consegnati a lei poche ora prima che il killer entrasse in azione, da un Matthew O'Nile visibilmente di fretta.
Il fascicolo con i documenti della morte del padre. Il primo omicidio.
Martina ha letto, e riletto, decine di volte i documenti. Esaminato nei minimi dettagli le immagini, ma non è riuscita a venire a capo di niente.
Ha cercato su internet il significato dei versi marchiati sulla schiena del padre, ma oltre al battesimo di Gesù non ha trovato niente di utile. Ha letto tutto il vangelo di Luca e, non trovando nessun indizio nascosto, ha letto anche gli altri tre vangeli, avendo però come risultato sempre il medesimo: il nulla.
Pronta nell'arrendersi, O'Nile e Poe li si presentano in casa.
La convincono ad unirsi al caso, malgrado gli screzi passati, sono rimasti solo loro tre ad essere un minimo informati sulla questione. E, non provando la paura di venir uccisi, sono intenzionati a sbattere dentro le gelide mura di una prigione il pluriomicida.
Il suo compito?
Convincere a partecipare ad un'indagine con una percentuale di probabilità di morire molto elevata, l'unica persona che potrebbe dare loro una mano nel venire a capo dell'enigma biblico.

Ad una settimana dal suo incontro con l'Interpole, il Dottor George Leonard Watson, sta passando le sue ultime ore in Italia, godendosi le comodità del lussuoso Hotel Locarno. Non molto lontano dalla Piazza del Popolo.
La sua scelta di ignorare "la via della luce", lo sta divorando dall'interno. Questo, perché la curiosità è ormai la sua unica fonte di vita. E, decidendo di privarsi di tale conoscenza, si sente come tradito da se stesso.
Catturato dalla curiosità, la notte stessa in cui è stato contattato per la consulenza, ha riaperto tutti i suoi documenti salvati sul Drive.
Li ha riletti dal primo all'ultimo e, esaminando principalmente quelli che ha visto nelle foto dei fascicoli, cerca tutti i collegamenti che sono contemplabili.
Ci vuole del tempo, ma riesce in poco meno di una settimana, a venire a capo di tutto ciò che il killer intendeva dire.

Si trova sdraiato a letto, con in mano uno dei tanti libri di narrativa che ha portato con se, quando il telefono della stanza inizia a squillare.
<Pronto>, dice il professore, infastidito dall'essere stato disturbato in piena lettura.
<Signor Watson?> domanda l'uomo con un forte accento Italiano.
<Sono io>.
<Chiedo scusa per il disturbo, chiamo dalla reception. Qui c'è un'agente dell'Interpole per lei. La mando in stanza da lei?>.
<Se proprio deve>.
Leonard risponde indifferente alla cosa, riagganciando il telefono prima che il receptionist possa dire altro.
Ancora l'Interpole. E per fortuna che non li ero utile.
Tempo che l'agente arriva davanti alla stanza, e vi bussa, il diplomato ha già riposto il libro nella valigia, sistemato le lenzuola del letto e, paranoico del fatto che l'Interpole lo possa credere un ubriacone, si scola tutto il cocktail martini che teneva sul comodino. Per poi nascondere la coppetta dentro uno dei cassetti.
Il dottore apre la porta della stanza e, a sorprenderlo, non vi è ne l'agente O'Nile, ne l'agente Poe. Ad accoglierlo vi è anzi una donna.
Lui, grazie alla sua indiscutibile memoria, fa riaffiorare in se il ricordo che la riguarda e subito sgrana gli occhi.
<Ma lei non è quella della scenata nell'ufficio?> domanda lui, sorpreso di vederla. Ed anzi certo che dopo un comportamento simile avrebbero preso provvedimenti.
<Dottor Watson? Piacere di conoscerla. Agente Sanchez. Avrei un paio di domande da farle>.

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