XXIV

3 0 0
                                    

I due agenti, Matthew O'Nile e Olivier Poe, stanno guidando in direzione dell'Hotel Locarno. Luogo, dove il Dottor Watson sembra soggiornare.
I due, stanno litigando per decidere la stazione radio su cui stare, e la discussione dura da ormai svariati minuti. Questo fino a quando una chiamata improvvisa, non mette silenzio all'interno del veicolo.
<O'Nile>, risponde l'agente, mettendo in vivavoce la chiamata.
<Si può sapere cosa stai combinando assieme al tuo partner?>. La voce del capitano Isonzo risuona tuonante all'interno del veicolo.
La risposta, se data in maniera sbagliata, potrebbe far perdere il posto ad entrambi gli agenti. O almeno è questo che entrambi pensano.
<Continuavamo le indagini, signore>.
La voce di Matthew quasi trema. Come se la sola voce del suo capitano è in grado di metterli paura e pressione.
<Continuate le indagini>, - ripete l'uomo dall'altro capo del telefono, come a voler sbeffeggiare gli agenti. - <E mi sapresti indicare quale indagine? Perché per quanto mi risulta. Le indagini sul Killer della Bibbia, sono ufficialmente archiviate>.
<Oh... Beh... Ecco...>.
Matthew si è bloccato. Cerca di bofonchiare qualche sillaba nel tentativo di trovare una risposta valida, ma alla fine è la prontezza del collega Olivier a cercare di raccontare una storia credibile.
<Sono uscite fuori nuove informazioni che potrebbero fare luce sulla faccenda>.
Dall'altra parte del telefono, per pochi secondi, vi è il silenzio.
<Ah sì? E posso sapere quali sono?> domanda il capitano Isonzo, con un tono di voce lievemente stressato.
<Una prova>, risponde Poe, improvvisando.
Entrambi gli agenti si scambiano una rapida occhiata, giusto per essere certi di avere un minimo d'intesa.
<Una Prova? Di che natura?>, continua a voler sapere il superiore.
<Un nastro della sicurezza che ha ripreso l'assassino mentre usciva dall'edificio>.
Il silenzio.
I due agenti ora si guardano in faccia preoccupati. Non sanno come prendere il silenzio improvviso e O'Nile sta per chiedere al capitano se sia ancora in linea, ma ecco che questa riprende a parlare.
<Ah, intendi un nastro mai apparso prima fra quelli che ho esaminato personalmente?>
Entrambi gli agenti, all'oscuro di questo dettaglio, restano in silenzio. Malgrado le sue  freddezza e prontezza, in momenti simili, siano di fama leggendaria, neanche l'agente Olivier Poe è in grado di trovare una seconda scusa.
<Facciamo così allora. Entrambi rientrare in servizio a partire da domani. Sarete assegnati ad un nuovo caso, e vi troverete un nuovo partner ciascuno. Questo, perché mi avete appena dimostrato che assieme non siete affidabili. Senza contare che, a causa del vostro aver disobbedito ad un ordine ufficiale, vi troverete sulle vostre scrivanie una lettera di richiamo. Vi piace la mia soluzione pacifica?>
I due agenti restano in silenzio. Pensierosi su come uscire da questo problema e risolvere il caso di questo spietato assassino.
<Non credo di aver sentito le vostre risposte>, commenta il capitano, facendo uscire dal mondo dei pensieri entrambi gli agenti.
<Sì, signore>.
La telefonata termina e l'agente ripone il telefono nella tasca della giacca. Al primo "stop" al quale si ferma, alza il volume della radio, prima abbassato al minimo per poter parlare al telefono. Ed entrambi gli uomini sono per un secondo divertiti dal fatto che, la canzone riprodotta, è "Problems", dei Mother Mother.

Martina Sanchez e il Dottor George Leonard Watson, stanno parlando di una delle tante conferenze tenute dall'uomo, durante la quale esponeva l'esistenza di una antica civiltà esistita durante la ben nota Era Glaciale.
Sono entrambi in attesa che i due agenti vengano all'Hotel per poter parlare degli omicidi e delle teorie che si celano dietro i versi della Bibbia.
E, dopo una quantità di tempo che sembra infinita, finalmente, alla porta della camera d'albergo, qualcuno al di fuori del servizio in camera, bussa.
Il professore la apre e, come immagina, ecco i due agenti attesi.
<Vi stavamo aspettando>, esclama Leonard, facendo segno ai due di poter entrare all'interno.
I due subito vi entrano, tenendo ben salda fra le mani la cartella contenente tutte le informazioni sull'attacco avvenuto al quartier generale. Solo Poe, per ora, è al corrente di tutte le informazioni al suo interno.
<Ha deciso da che parte stare professore?> domanda l'agente, passando la cartelletta alla collega.
Essa subito se ne impossessa e inizia a sfogliarne il contenuto. Rimanendo scioccata nel vedere le foto dei colleghi trucidati.
<Questo uomo sta lavorando per qualcuno. Non può esserci solo una persona dietro a tutto questo. E se il mio intervento può aiutare, sarò ben lieto di darvelo>, risponde il dottore, sistemandosi il colletto in modo da cercare di nascondere le sue ustioni in viso.
<Molto bene allora. Lei sa già come noi prenderemo tutte le informazioni che ci darà con le pinze. Ma ciò non toglie che proveremo a darle credito e fare finta che tutte le sue teorie siano vere>.
Olivier Poe, grande uomo di fede cristiana, odia a prescindere tutti coloro che cercano di screditare la dottrina della chiesa. Per quanto in molti ci provino ed essa continua a subire standosene in silenzio, ciò non toglie che è ovvio a chiunque che qualcosa all'interno della Bibbia è sbagliato. E se qualcuno sfrutta queste teorie per attaccare la chiesa e compiere atroci massacri, va assolutamente fermato.
<Vi ringrazio> risponde l'uomo, tornando a mettersi seduto sulla sedia della scrivania.

Dopo aver esposto anche agli altri due agenti, la teoria già spiegata all'agente Sanchez: la Teoria del Battesimo, i due uomini sembrano quasi voler credere ad essa.
<Eppure l'acqua viene chiaramente espressa da Giovanni. Come può dirmi che il rituale non si pratichi in acqua?> domanda Poe, volenteroso di fare il pignolo. E reggendo ben poco questo tipo di blasfemie.
<Come già detto, l'acqua potrebbe essere solo un punto di riferimento>, risponde rapidamente il professore di Harvard.
<Quindi secondo lei, l'agente Sanchez è stato ucciso unicamente perché perché ritenuto un degno avversario?>, domanda O'Nile, curioso della motivazione.
<Sono due i casi. O un degno avversario, o un avversario da eliminare. Ma questo non sarà possibile dirlo fino a quando non si vedranno le indagini sulle quali stava lavorando quando è morto. Magari è stato ucciso perché una di quelle combaciava con un crimine commesso dal gruppo in questione>, spiega Leonard con tono pensieroso.
<Ecco, a proposito di questo gruppo. Come li dobbiamo chiamare?> domanda Poe.
<Templari?>, propone Martina Sanchez, rimasta in silenzio fin ora, ripensando a suo padre e quello che lui ha rappresentato per lei.
<Precisamente. Templari. Vogliosi di vendetta, stanno ora iniziando a mostrarsi per mettere pressioni sulla chiesa> azzarda il dottore.
<Mossa inutile. I media sono all'oscuro della cosa e se cercano di pubblicare qualcosa su questo argomento, vengono censurati> commenta O'Nile quasi sogghignando.
<Cosa?!> esclama lo studioso, non aspettandosi questa informazione.
<Protocollo anti-emulazione> riassume sempre O'Nile, sorprendendosi della reazione dell'uomo.
<Protocollo anti-cosa?>.
<Anti-emulazione. Per evitare che degli emulatori escano allo scoperto, fino a quando il killer originale non viene catturato, nessun media deve rivelare informazioni sul caso fino allo scoccare del primo anno. Dopo un anno dall'inizio delle indagini, e zero risultati sull'identità del colpevole, allora la censura viene rimossa. Si tratta di una manovra che viene adottata unicamente in casi eccezionali. E questo è palesemente uno di quelli>.
La spiegazione chiara e concisa di Olivier, getta nello sconforto il professore, il quale sembra quasi veder crollare un castello di carte alto tre metri.
<Come mai questa reazione?> domanda Poe, quasi contento di aver sconfitto così facilmente un uomo che va contro i credi della chiesa.
<No aspetta, ma certo! Questo è ovvio! Geniale! Hanno nascosto le loro tracce per essere certi che nessuno lo venisse a sapere!>.
Improvvisamente, il Dottor George Leonard Watson, esclama un insieme di frasi che lo fanno saltare in piedi per la gioia. Ha risolto una parte del caos.
Perché questi bersagli? Ora lo so.
<Potresti spiegare?> domanda Poe, non capendo l'origine di tutta questa energia improvvisa.
<Gli altri versi! Ora hanno un senso molto chiaro!>.
<Quali altri versi? Te ne abbiamo mostrato solo uno. Quello del battesimo. E gli altri non sono neanche più reperibili> cerca di capire O'Nile, stordito per la gioia dimostrata.
<Primo, voi mi avete parlato del battesimo, ma io ho visto le foto sulla vostra lavagna. E c'erano anche le foto degli altri due versi. E secondo, ho una memoria fotografica... più o meno>, spiega il professore, sprizzante di energia.
<Aspetta, ci stai dicendo che ricordi gli altri versi ormai persi?> domanda entusiasta Poe.
<Assolutamente>, risponde l'uomo, ricomponendosi.
<Cosa aspetti allora? Avanti, parlacene>.

Il Cifrario di NiceaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora