Sono sdraiata sul mio letto, penso a quello che è appena successo e a quanto dovrei essere grata a Klaus, un lato di me vorrebbe solo perdonarlo, quella parte è rimasta attaccata a lui, gli vuole ancora bene. Poi c'è la parte razionale, quella che mi impone di odiarlo e Dio solo sa quanto ci abbia provato in questi secoli, ma proprio non riesco, purtroppo quello che è successo nel 1862 non riesce a cancellare i ricordi belli.
"Mary?" una voce maschile mi distrae dai miei pensieri. Alzo leggermente la testa e vedo Damon sedersi sul mio letto.
"Fuori" dico scocciata
"Andiamo non fare così"
"Fuori" continuo a dire
"Abbiamo mentito solo per il tuo bene"
"Non mi piace ripetermi Damon, quindi esci da questa stanza" la mia voce diventa più ferma e decisa
"Non dovresti essere arrabbiata"
"Ah no?" mi alzo in piedi "Non sono arrabbiata per la scenetta che avete messo in scena, figurati quella è stata un ottima idea, ma perché avete chiamato Klaus! Potevate benissimo farlo con Elijah e avrebbe funzionato o semplicemente con Stefan o con chiunque altro! Ma no, chiamiamo Klaus, il nostro acerrimo nemico! Quanto siete stupidi, mio dio, stupidi!" sbotto
"Era l'unico modo Mary"
"Fidati Damon, non lo era. Sono legata a ognuno di voi, avrebbe funzionato, ma come vi è venuto in mente?!"
"Elijah ci ha raccontanto di come solo Klaus potesse farti riaccendere l'interruttore e quindi l'abbiamo chiamato, non ha esitato nemmeno un secondo ad accettare" mi spiega lui
"Non ha esitato?" domando
"No"
"Vuole qualcosa da me, ma certo. Lui mi ha fatto un favore e adesso sono in debito" ragiono tra me e me
"Perché non vuoi accettare che lui possa fare qualcosa per te e basta?" mi chiede
"Hai qualcosa nel cervello o no!? Mi voleva morta e vuole uccidere Elena, cristo santo Damon, ragiona!" gli urlo contro
"Dovresti calmarti"
"Non dirmi cosa fare" inizio a camminare per tutta la stanza
"Vuoi parlare con Stefan? Lui è sicuramente più bravo di me in queste cose"
"Non voglio parlare con nessuno, lasciatemi in pace. Non capisci quello che avete fatto"
Damon si alza in piedi, mi raggiunge e mi abbraccia. Mi oppongo, ma lui non lascia la presa, uso più forza possibile ma non funziona, niente da fare. Dopo qualche secondo inizio a calmarmi e ricambio il gesto.
"Ho capito Mary, ho capito che ti abbiamo creato un conflitto interiore" mi da un bacio sulla testa, mentre mi accarezza i capelli.
Mi scende una lacrima, per fortuna Damon non riesce a vedere la mia faccia.
"Non sei in grado di affrontare tutto questo, per quanto tu ti faccia forza, non potrai mai vedere tuo fratello gemello morire e oggi ne è stata la prova" dice Damon. Mi stacco dall'abbraccio
"Cosa vorresti dire?" domando
"Quando arriverà il momento, riuscirai a non fermare Elijah?"
"Si...non lo so" ammetto
"Mi costa dirtelo Mary, ma dovresti andartene da qui per un po', lasciarci fare la cosa giusta e poi torna" afferma Damon
"No, non voglio lasciarvi qui da soli"
"Ma non siamo soli" mi rassicura
"Non posso scappare dai miei problemi"
"E invece puoi, perché rischieresti di far saltare il piano"
Rifletto per qualche secondo, forse ha ragione, ma non è da me fuggire. Però di mezzo c'è la vita di tante persone e adesso non posso essere orgogliosa come sempre.
"Va bene Damon, hai vinto" gli sorrido
"Però promettimi che ritornerai"
Non rispondo, incastro il suo sguardo con il mio, ci guardiamo per qualche secondo che sembrano un eternità. Mi avvicino a lui lentamente e alla fine poggio le mie labbra sulle sue con un po' di esitazione. Damon mi prende per i fianchi e mi stringe a se. Il bacio si fa più passionale. Dopo qualche minuto mi stacco e sorrido a 32 denti
"Questo era per darti una garanzia che tornerò"
"Ci lasciamo in sospeso?" mi domanda ammiccando leggermente
"Si e adesso andiamo a dire agli altri che me ne andrò" mi giro per andare verso la porta ma Damon mi afferra per un polso e mi fa voltare verso di lui, mi prende la faccia con tutte e due le sue mani e mi bacia ancora una volta.
"Basta così ora" sento le mie guance arrossirsi e lui lo nota, questo lo fa sorridere
"Sai non pensavo che tu ricam-"
"No no no, ne riparleremo solo quando sarò tornata da ovunque andrò" lo prendo per un braccio e lo trascino al piano di sotto.
Adesso che ci siamo baciati sono felice, ma sono anche triste perché so che dovrò lasciare lui e tutti i miei amici qui in pericolo.
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Our place
FanfictionMary vive a Mystic falls, ma non teme il sovrannaturale perché ne fa parte. Vive con i fratelli Salvatore, ormai da tempo...ma loro la conoscono così bene come credono?