New Orleans

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Sono in viaggio da circa un'ora e forse è arrivato il momento di avvertire un mio vecchio amico del mio arrivo.
Distolgo lo sguardo dalla strada per prendere il cellulare e comporre il suo numero di telefono
"Chi parla?" risponde la voce dall'altra parte
"Che modi sono questi?"
"Mary-Jane Mikaelson?" domanda
"In persona...beh più o meno"
"Mi fa piacere sentirti, ma come fai ad avere il mio numero?"
"Non ti preoccupare di questo, ti ho chiamato solo per dirti che sto venendo da te"
"Oh, ma davvero?"
"Si e fammi trovare un appartamento libero, ho intenzione di rimanere per un po'"
"Okay...e Klaus lo sa?"
"No e non dovrà saperlo Marcel, ne va della tua vita" lo minaccio, con lui bisogna fare così
"Capito" e riattacca.
Bene, adesso spero solo che faccia come gli ho detto.
Dopo un'altra ora circa di viaggio arrivo a New Orleans, parcheggio e scendo dalla macchina. Lo spettacolo che mi trovo davanti è pessimo, le persone sembrano terrorizzate e si guardano intorno di continuo. Questa non è la città che avevo lasciato anni fa.
"Scusi lei è Mary-Jane Mikaelson?" mi chiede un uomo
"Si e lei chi è?" domando
"Mi manda Marcel"
"Non è quello che le ho chiesto" lo fisso negli occhi
"Marcus...mi chiamo Marcus" non so davvero chi sia questo ragazzo, ma va bene così, tanto anche se volesse farmi del male non potrebbe succedermi niente
"Okay Marcus allora portami da lui"
"Mi segua" il ragazzo inizia a camminare e io gli vado dietro.
Dopo qualche minuto arriviamo in un bar, ricorda un po' il Mystic Grill, solo che è più grande.
Al bancone, su degli sgabelli, c'è Marcel con dei suoi amici. Mi avvicino a lui senza farmi sentire
"Marcel" al sentire la mia voce scatta in piedi
"Mary-Jane" mi abbraccia
"Mi fa piacere rivederti, ma ora spiegami che cazzo sta succedendo in questa città?" lo fulmino con lo sguardo
"Che intendi?"
"Non fare il finto tonto, la gente gira per strada terrorizzata e sempre in allerta. Ti abbiamo lasciato il comando ma vorrei sapere che cosa diavolo hai combinato"
"Ho permesso alla nostra specie di vivere allo scoperto, tutti sanno chi siamo" dice con tono glorioso
"C'è poco da vantarsi Marcel, sei un idiota" gli do una piccola spinta sulla spalla e i suoi amici si alzano in piedi "Di ai tuoi scagnozzi di calmarsi"
"Non trovi stupendo che possiamo essere liberi?"
"Certo, ma queste persone sono spaventate da noi, quindi ne deduco che i tuoi amati vampiri vadano in giro a nutrirsi a destra e manca. Questo non va bene" lo rimprovero
"La tua famiglia ha abbandonato questa città, non hai diritto di parola"
"Come osi! Ti abbiamo lasciato il controllo Marcel e hai sbagliato, però posso aiutarti a rimettere tutto apposto"
"Non ce n'è bisogno, ma ti ringrazio"
"Facciamo finta che tu abbia vinto questa discussione e che non faremo come dico io. Ora, dove posso trovare una strega?" chiedo
"È vietato l'uso della magia"
"Santo Dio Marcel! Ma ne hai fatta una giusta?! Che cazzo hai in testa al posto del cervello?! Ringrazia che ci sia io qui e non Klaus" al nominare mio fratello, Marcel sembra farsi più docile
"Ascolta Mary-Jane, qui va tutto alla grande, non è vero ragazzi?" e i suoi amici annuiscono
"Ma è ovvio che ti dicono di sì, sono una mandria di decelabrati"
"Come scusa?!" un tizio si alza dallo sgabello e mi si piazza a meno di due centimetri dalla faccia
"Marcel, o lo fai spostare o qui finisce male" dico fissando negli occhi il suo scagnozzo
"Si certo, perché non provi ad affrontarmi?" il tizio mi provoca
"Fermati amico, non sai a cosa vai incontro" Marcel cerca di farlo ragionare
"Dai ascolto al tuo capo" lo metto in guardia
"Sennò cosa mi f-" sono stata talmente veloce a strappargli il cuore dal petto che il poveretto non ha nemmeno avuto il tempo di finire la frase
"Ora, non vorrei ripetere una cosa del genere" faccio una pausa di qualche secondo "E Marcel, tu sai bene chi sono, eravamo amici e per favore segui i miei consigli. Uno, tieni a bada questi vampiri sennò ti ritroverai senza amici e due, cerchiamo di sistemare un po' questa città" dico mentre ho ancora il cuore del tizio in mano
"Per chi non l'avesse capito lei è una Mikaelson, meglio non farla incazzare e ora portate via il corpo di Robert" Marcel si alza dallo sgabello e si avvicina a me "Permettimi di farti fare un giro per qui, poi potremmo parlare della città, ma non prometto di darti retta" mi porge il suo braccio e usciamo dal bar.

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