Flash-back

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Prima di metterci a cacciare, io e Rebekah abbiamo deciso di parlare un po', infondo non abbiamo avuto tempo di farlo da quando è ritornata in vita, Klaus per i piani la mette sempre in coppia con Elijah
"Allora con Damon è una cosa seria eh?" mi chiede lei rompendo il silenzio che si era creato
"Beh si e il fatto che Klaus non l'ha ancora ucciso perché non è degno di me, mi fa credere che questa storia possa durare"
"Sorella non ci sperare troppo, non l'ha ancora ucciso perché è utile adesso" Rebekah ha passato quello che ho passato io con gli uomini: i nostri fidanzati venivano puntualmente uccisi da Klaus perché non erano alla nostra altezza
"Ho speranza" rispondo un po' distratta
"La differenza tra me e te è questa Mary-Jane, tu riuscirai sempre a perdonarlo, qualunque cosa faccia"
"Rebekah non puoi parlare, tu hai sempre fatto lo stesso" questa volta mi giro verso di lei
"Hai ragione, ma provo sempre un po' di odio verso di lui, tu no"
"È quello che ti ripeti per stare bene con te stessa sorella, sappiamo entrambe che non lo odi e mai l'hai fatto. Non c'è bisogno di mentire con me"
"...Basta parlare di lui, raccontami di Damon" ed eccola che cambia discorso, lo fa sempre quando sa di avere torto. Decido di non girare il coltello nella piaga e di rispondere alla sua domanda
"Che vuoi sapere esattamente?" chiedo
"Come vi siete conosciuti?"
"Beh mi ci vorrà un po' per dirtelo ma okay, iniziamo..."
~anno 1863
Sono esausta, ormai è un anno che fuggo senza sosta. Non ho ancora spento i sentimenti e non so come io abbia fatto, forse devo sempre realizzare quello che hanno fatto i miei fratelli.
Decido di fermarmi, non mi nutro da giorni e non riesco più a proseguire oltre, il problema è che sono in un bosco, quante speranze ho che qualcuno passi di qui?
"C'è qualcuno?" una voce maschile rimbomba nel vuoto del bosco. Come non detto, si mangia!
"Stefan?" non sentendo nessuno l'uomo chiama qualcuno, questo vuol dire che ci sono almeno due persone qui vicino, se li prosciugherò riuscirò a proseguire per almeno una settimana.
Sento i passi dell'uomo che si avvicinano, alzo la testa e vedo un giovane uomo, alto, con i capelli corvini e gli occhi blu come il mare, è affascinante e questo mi fa venire ancora più vogli di nutrirmi di lui
"Questo non è un luogo per delle signore" mi dice tendendomi la mano
"State tranquillo non corro nessun pericolo" faccio la gentile, deve pensare che io sia ingenua e fragile
"Nel bosco si nascondono persone pericolose signorina, lasciate che la porti con me" se solo sapesse che sta per essere ucciso da un essere sovrannaturale...
"Magari quello pericoloso siete voi" mi alzo da terra con un po' di fatica "Cercavate qualcuno? sentivo che chiamavate un nome"
"Si, mio fratello Stefan, eravamo qui a fare una passeggiata, ma non lo trovo più"
"Volete il mio aiuto per cercarlo?" ti prego rispondi di sì, almeno non dovrò scovarlo da sola
"No, se la sa cavare da solo, ma voi avete bisogno di me. Seguitemi, la mia casa si trova a pochi minuti da qui" mi fermo un secondo a guardare i suoi vestiti: sembra nobile, questo vuol dire che ha una famiglia numerosa quindi potrei nutrirmi di tutti in quella casa, ma devo fare ancora un po' la difficile
"Vi ho già detto che non ho bisogno del vostro aiuto..." sospendo la frase, in modo che lui mi dica il suo nome
"Damon, Damon Salvatore" Salvatore? Ma non dirmi che...
"Voi siete il figlio di Giuseppe Salvatore?" domando improvvisamente incuriosita
"Si, ma come fate a conoscerlo?"
"Dalle mie parti è molto noto" si certo, è conosciuto per essere un cacciatore di vampiri. Ora si che accetterò volentieri il suo invito, voglio uccidere Giuseppe, i vampiri non devono temere degli umani insignificanti
"Si, certo...Le ripeto che non lascerò una bella signorina da sola nel bosco"
"Mi dispiace signore, ma io non sono come tutte le ragazze che voi vi siete portati a letto, posso anche seguirvi, ma non cederò al vostro fascino come voi sperate" non ho usato un linguaggio carino per un nobile di questi anni, non è educato dire certe cose
"Siete sfacciata, per questo farò la mia ultima offerta: prendere o lasciare" sfoggia un sorriso smagliante che però, purtroppo per lui, non mi fa alcun effetto.
"E va bene, la seguo" dico sospirando. Lui mi porge il braccio e poi mi guida fino a casa sua.
~100 anni fa
"Ed ecco quel che è successo sorella" finisco di raccontare la mia storia
"Cristo, lo volevi uccidere!"
"Si, ma ho cambiato idea quando ho pensato che se fossi continuata a fuggire Klaus mi avrebbe sicuramente trovata" rispondo guardandola negli occhi
"Sorella, non sai quanto mi disp-"
"Adesso basta, andiamo a caccia" la interrompo, non ho bisogno delle sue scuse, non più
"Siamo nel bosco, cosa vuoi cacciare, animali?" mi chiede sarcasticamente
"Beh questi boschi sono molto frequentati adesso, perché non ascolti bene?" vedo mia sorella concentrarsi sui rumori
"Dei passi!" strilla e io la zittisco invitandola a fare piano
"Adesso non ci resta che aspettare" dico.
Passano poco meno di 5 minuti e vediamo un uomo arrivare, con la mia velocità da vampiro mi catapulto a pochi centimentri da lui
"Fermo e non urlare" lo soggiogo e lui si pietrifica. In men che non si dica Rebekah si attacca a una parte del collo e io all'altra. Starà soffrendo molto e un po' mi dispiace, ma avevo proprio bisogno di nutrirmi, però non ho intenzione di ucciderlo.
Dopo un po' di minuti io e Rebekah sfiliamo i canini dal collo dell'uomo che ormai è diventato di un colorito completamente bianco. Lo curo con il mio sangue e poi lo soggiogo per fargli dimenticare tutto.
Con la velocità da vampiro, io e mi sorella torniamo a casa e non appena rientriamo, ricoperte di sangue, sento gli occhi giudicanti di Finn e di mia madre addosso
"Era proprio necessario?" mi domanda lei
"Vedi, madre, la nostra natura è questa, avevamo bisogno di nutrirci e così abbiamo fatto" rispondo sempre provocandola
"Siete andate a nutrirvi solo per puro divertimento" brontola Finn
"Puoi stare tranquillo, l'uomo è vivo e vegeto" dico per poi andare in cucina per prendere uno straccio per darmi una ripulita.
"Adesso vi do la buonanotte" salgo le scale e vado in camera mia per fare una doccia e poi dormire.

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