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sono le 7 del mattino, non posso fare tardi proprio oggi.

Oggi ho il mio colloquio alla mode & fashion bang, e non posso perdere questa opportunità, per niente al mondo.

Mi chiamo y/n l/n, ho ventidue anni e vengo dall'italia; dopo aver finito il liceo mi sono trasferita a Seoul per seguire il mio sogno. 

Devo fare un colloquio con un importante azienda qui. Sono laureata in giornalistica e ho fatto un master per marketing e debiti aziendali. Beh in poche parole, posso gestire i prestiti finanziari e tutti i contratti.

Lavorero o almeno spero di lavorare come segretaria personale, del capo multi millionario che prendera il posto come capo di quest'azienda.

Christopher Bang.

Spengo la sveglia e mi alzo, alle 8 devo stare nel suo ufficio. Ho già mandato tutti i miei file a lui quindi non dovro portarmi a presso nulla.

Vado in bagno, mi sistemo i capelli e mi lavo i denti mentre mi guardo allo specchio, decido di mettere un po di corettore oltre al mascara per nascondere le occhiaie causate dall'ansia.

Vado in camera e dopo poco decido cosa mettere, un gonna grigia con una camiacia semplice bianca e sopra una giacca del medesimo colore della gonna. Dopo aver prevo anche un paio di tacchi bianchi esco di casa, fortunatamente il taxi arriva subito.

"Buongiorno signorina dove la porto?"

"Salve mi porti alla mode & fashion bang" dico aggiustandomi sul sedile.

Il taxi corre tra le strade di Seoul, fino a quando non si ferma davanti ad un enorme palazzo. "Bene siamo arrivati". Dopo aver pagato apro la portiera e mi ferpo ad osservare , apro leggermente la bocca per la bellezza.

Entro dalle porte scorrevoli ammirando l'ingresso semplice ma elegante. Una ragazza mi precede, "Buongiorno sta cercando qualcuno?". "Si sono venuta qui per il colloquio con il signor. Bang"

"Si prego attenda qui un attimo", se ne va mentre mi siedo su una sedia e aspetto con ansia tamburellando le dita sulle ginocchia.

Poco dopo arriva da me "Prego signorina si accomodi..."
Mi alzo e abbasso lo sguardo mentre seguo la ragazza che mi porta davanti ad una grande porta in legno.
"Prego" mi apre la porta e davanti mi appare un ufficio di vetrate immense. (immaginate che hanno preso l'ascensore prima).
La porta alle mie spalle viene chiusa e rimango ferma un po all'ingresso.

Mi guardo intorno, "Vieni...avvicinati non ti mangio mica..."

Una voce calda, bassa e roca viene dalla scrivania. Mi vengono i brividi solo a sentirla. Mi avvicino alla scrivania e mi siedo sulla poltrona.

"Buongiorno singor. Bang"

cioccolato e lampone// chanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora