Non so il perchè ma, ho una certa ansia per domani...
anche se ho messo la sveglia alle 7 mi sono svegliata prima.
Mi stiracchio le braccia e inizio a prepararmi.
Mi sistemo e mi vesto ->
Esco di casa e chiamo velocemente il taxi.
Salgo dentro e do le indicazioni per l'edificio, il taxi sfreccia per le strade e arrivo di fronte al palazzo in pochi minuti.
Mi diriggo velocemente verso l'entrata,e la ragazza dell'altra volta mi da un pass con il mio nome e cognome e altri dati. "Grazie"
I miei tacchi risuonano nel corridoio già attraversato, arrivo di fronte alla porta e busso.
"Avanti" sento ... quella voce...
Spingo la porta e entro ritrovandomi il signor. Bang
wow... è vestito così bene..
Faccio un respiro e guardo che affianco a lui c'è un'altra scrivania
credo sia per me...
"Prego y/n ... siediti" Tolgo il giubbotto davanti ai suoi occhi e lui mi guarda in modo strano
bho....
Mi siedo alle mie scrivania guardando il computer Apple che ho con schermo del computer rosa.
Mi avvicino con la sedia alla scrivania e inizio a lavorare, sento i suoi occhi su di me...
"y/n ..." dio ... il mio nome esce cosi bene dalle sue labbra, mi giro lentamente "Si ... mi dica.."
Mi guarda negli occhi, poi dice "La prossima volta... metti una gonna più lunga...." dice con voce bassa e roca.
Le mie guance si tingono di un lieve rosato e lui sorride, osservo le mie gambe e vedo che la gonna è alzata e visto lo spacco dalla sua prospettiva si vedono le mie mutandine di pizzo rosa.
Cerco di coprirmi e lui si gira verso il suo computer "Ti mando dei file allegati... sai cosa fare..."
Mi guarda e io annusco, modero i file allegati e comincio a lavorare.
sono le 10:25
Mi fanno male gli occhi a stare a guardare il computer , ho voglia di un caffe .... non so ... chiedo anche lui??
ma tutto un tratto prendo coraggio e ..
"Signore... vuole un caffè?" lui che stava sfogliando delle cartelle aziendali mi guarda, subito mi pento di averlo fatto ma..."Si... si grazie.. lo voglio con poco zucchero..." Mi sorride ok... mi ero sbagliata
Mi alzo dalla sedia cautamente e prendo la mia borsa lasciando il giubotto lì. Vado alla macchinetta e prendo i caffè
Io lo prendo con latte e tanto zucchero e poi quello per lui
Il mio sembra fatto da Starbucks, è cosi grande...
Il suo invece, caffe normale sembra un cappuccino... è abbastanza grande per essere un caffe
Entro nell'ufficio , ancora una volta a tacchi risuonano in esso. Mi piego sulla sua scrivania mettendogli il caffa davanti agli occhi
Lui alza lo sguardo su di me e sorride "Ecco a lei..." "Grazie..."
Mi siedo alle scrivania e mi stendo sullo schienale.
Non è cosi male questo Christopher Bang.
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cioccolato e lampone// chan
RomanceAlcune volte ritorniamo da chi ci ha fatto male nella speranza che vada bene. . . potevamo essere un disatro come l'accopiata perfetta, a chi piace e a chi no... come cioccolato e lampone. ⚠️ questa storia contiene scene smut e un linguaggio esplici...