Appena apro la porta Agata mi fa un agguato spuntando da dietro con un sorriso a trentadue denti.
«Oddio, stavi per buttare il dolce sopra al signor La Torre» ridacchia, «la signora Lombardi è furiosa. Preparati alla sua ira.» Continua a ridere come una cazzo di oca, giuro che vorrei tagliarle la lingua con uno di quei coltelli d'argento, che sta riponendo nel cassetto.La ignoro e mi avvio verso l'uscita della cucina, sempre quella per il personale di servizio. Questa villa è antica come le regole che ne vigono.
«Dove stai andando, signorina?»
Ecco il drago che mi segue prendendo il corridoio che porta all'ala ovest. È stretto e le applique al muro emanano una tenue luce gialla. Se soffrissi di claustrofobia potrei morirci qua dentro. È un posto gigante con una sala più lussuosa dell'altra e a noi tocca usare corridoi nascosti come se fossimo dei ratti.«Signorina Porteri, sto parlando con te.»
Ho già detto che la odio? Sì, un milione di volte probabilmente.«So già quello che deve dirmi.»
«Tu non servirai più la cena al padrone di casa e ai suoi ospiti» gracchia alle mie spalle.
Oh, che grave perdita.
Mi fermo e mi volto lentamente verso di lei.«Mi dispiace, signora Lombardi. Ma si metta nei miei panni, la pressione di questo incarico mi ha fatto tremare un po' le mani.»
Non posso permettermi di essere scontrosa qui non è il Veneno, un passo falso e sono fuori.
Lei sembra abbastanza colpita dalla mia espressione contrita.«Domani ti metto a pulire le camere da letto. Almeno sarai da sola e non rischierai nessun mancamento» risponde comunque acida e senza neanche aspettare che replichi gira i tacchi ed esce dal corridoio. Solo allora mi permetto di fare un piccolo sorriso.
Da sola. È tutto ciò che desidero. Se sto al piano di sopra posso muovermi più liberamente.
«Lurida stronza» mormoro avviandomi verso l'alloggio.Il mio turno per stasera è finito devo solo aspettare che vadano tutti in letargo. Romina mi darà il via per quando avrà tutta l'attenzione di Leonardo su di sé. Fino ad allora ho le mani legate.
Passo almeno un'ora a fare avanti e indietro tra la camera e il salotto dell'alloggio. Tra una sigaretta e l'altra per ammazzare l'ansia e il tempo.
Romi: Ci siamo spostati nel salotto dell'ala ovest. Il signor De Magistris e compagna sono appena andati via.
Alla vibrazione del cellulare scatto come un fulmine dal divano.
Era ora, penso leggendo il messaggio di Romina.
Ma quale salotto? Solo nell'ala ovest ce ne sono cinque."Quale? Dimmi di che colore è."
È così che distinguiamo le stanze qui, tramite i colori, altrimenti sarebbe un vero casino.
Romi: Ehm... tipo verde?
"Non tutte le mie colleghe si sono ritirate, sono appena le dieci e la megera è ancora a piede libero. Tieni l'attenzione su di te più che puoi."
Romi: Troppo tardi sono in bagno. Raggiungimi, per favore. Sono in ansia..."
Spalanco la bocca. Lei è un'esperta nell'arte della seduzione come può essere in ansia, per qualcosa che ha fatto migliaia volte? Tenere su di sé l'attenzione di un uomo dovrebbe essere facile come bere un bicchier d'acqua, anche se si tratta di Leonardo La Torre... giusto?
Roteo gli occhi. Perché ho come l'impressione che non ne uscirà nulla di buono da tutta questa situazione?
"Arrivo, ma dimmi almeno quale dei quindici bagni?"
Immagino non si renda ancora conto che questa è una villa e non il bilocale che condividevamo a Ibiza fino a un mese fa.
Romi: A sì, scusa. Quello quattro porte dopo il salotto verde. È tipo grande quanto il nostro appartamento e tutto bianco."
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Salvezza E Condanna
Chick-Lit⚠️ATTENZIONE⚠️: nella storia sono presenti scene di sesso esplicito, linguaggio scurrile, violenza e uso di droghe. ••• Ambra Porteri ha solo un obiettivo quando si presenta a Villa Alba come la nuova cameriera: vendicarsi di Leonardo La Torre. L'uo...