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"Leila svegliati" dice mio fratello mentre mi tocca la spalla.
"Cosa c'è?"
Odio essere svegliata dal mio pisolino pomeridiano.
"Mamma e papà son fuori, mi devi accompagnare ad allenamento"
"Si dammi un secondo"
"Muoviti che se no facciamo tardi"
Ero già uscita stamattina quindi per vestirmi non c'è stato problema, semplicemente non ricordo dove io abbia messo le chiavi della macchina.
"Ah eccole" finalmente.
Corriamo in macchina, mio fratello posa il borsone nei sedili posteriori e partiamo.
Il mio fratellino fa calcio, ha talento e gioca nella giovanile della sua squadra del cuore, son sicura che se continuerà così arriverà tanto in alto, si impegna e ci tiene un sacco, se lo meriterebbe.
"Eccoci arrivati, ritorno io dopo, mamma e papà saranno ancora fuori"
Di tornare a casa non ho tanta voglia, poi dovrei fare avanti e indietro.
"Ehi siri chiama Leonor"
Le chiedo se volesse uscire a prendersi un caffè dato che abita qua vicino e fortunatamente risponde di si.
Parliamo del più e del meno e finalmente quelle due orette passano.
"Ora dovrei andare a prendere mio fratello dagli allenamenti"
"Ok ok ci vediamo stasera allora"
"A stasera"
Torno al posto di prima e aspetto mio fratello che però non si muove.
Dopo dieci minuti inizio a vedere i suoi compagni uscire e finalmente anche lui.
"Leila ti prego possiamo aspettare qua un quarto d'ora, dovrebbero venire i calciatori ad allenarsi, mamma e papà non mi fanno mai restare, ti prego fallo per me"
Continua ad insistere e non riesco a dirgli di no.
"Va bene"
"Grazie" urla abbracciandomi, cosa che mai ha fatto nei suoi 13 anni di vita.
Prendo il cellulare e metto un po' di musica per ammazzare il tempo.
"Oddio mi sa che stanno arrivando" mi giro di scatto ma non vedo nessuno.
Mio fratello scende subito dalla macchina portandosi il borsone e un pennarello indelebile, lo seguo mentre corre ma poi si ferma.
"Ti vergogni a chiedere?"
Mi guarda e fa cenno di si con la testa.
Passa una macchina verde, una mini cooper.
"Sono Pedri e Gavi quelli" esclama mia fratello indicando la macchina.
Lentamente mi avvicino alla macchina e i due calciatori abbassano il finestrino.
"Scusate se vi disturbo, mio fratello si vergogna un po' ma vorrebbe un vostro autografo"
"Ma certo non mordiamo mica"
"Loris vieni"
Entrambi sorridono appena vedono che il borsone è della loro squadra.
Scambiano due parole con mio fratello.
"Magari tra qualche anno sarai te a giocare con noi" dice il ragazzo al volante che subito dopo mi rivolge un sorriso.
"Sarebbe un sogno" esclama mio fratello felicissimo.
Voleva riniziare a parlare ma lo fermo.
"Loris li stai intrattenendo troppo, hanno da fare, poi faranno ritardo"
I due sorridono e continuo "Scusateci e buona serata"
"Non ti scusare, buona serata" dicono entrambi in coro prima di andare via.
Riusciamo a fermare altri 4/5 giocatori e anche il famoso allenatore Xavi.
Torniamo a casa e di mamma e papà non c'è traccia.
"Corri subito a farti la doccia che puzzi"
Mentre Loris è a lavarsi inizio a preparare la cena, anche per i miei genitori, prima o poi torneranno.
"Leila, Loris, ci siete?" sento dire da mamma appena la porta si apre.
"Si ho appena buttato giù la pasta, Loris è a farsi la doccia"
"Ancora? Siete tornati tardi?" chiede papà.
"Ce ne siamo approfittati della vostra assenza"
Vado a prendere il borsone di Loris e gli mostro tutte le firme.
"Sei stata davvero molto carina ad aspettare con lui, immagino che sia felicissimo"
"Si continua a saltellare tutt'ora, mentre tornavamo ha pure detto che sono la migliore sorella al mondo, prima e ultima volta che lo sentirò uscire dalla sua bocca"
"Probabilmente" ridacchiano i miei.
"Comunque stasera esco con Leonor e dormo da lei"
"Va bene tesoro, te lo meriti"
Lascio la cucina a mamma e corro in camera.
Avrei anche io bisogno di una doccia, stasera voglio essere carina anche se siam solo io e Leonor però il posto in cui faremo serata è uno dei migliori qua.
Entro in doccia, passo il rasoio mentre aspetto che la maschera ai capelli faccia effetto e appena uscita dalla doccia riempio i miei capelli di schiuma,  è l'unico modo per far si che i miei ricci restino belli per tutta la serata.
Mi sento con Leonor per sapere come si sarebbe vestita lei e vado a mangiare.

Eccomi in macchina, pronta ad andare a prendere la mia migliore amica che mi sta già aspettando da cinque minuti.
"Finalmente sei arrivata, sempre in ritardo" si lamenta lei salendo in macchina.
"È ora che inizi a studiare per la patente, 18 anni li hai"
"Leila non mi rompere, sei te il mio taxi, e poi hai due anni in più di me, son sicura che l'avrai fatto due volte l'esame perché ti avevano bocciata"
"Si forse hai ragione ma questo non conta" ridacchio insieme a lei.
Una volta arrivate al centro parcheggio la macchina e andiamo verso il locale in cui saremmo state tutta la sera.
La serata prosegue perfettamente, ci stiam divertendo e non abbiam nemmeno bevuto troppo, siamo entrambe ancora abbastanza sobrie.
Improvvisamente vediamo la folla avvicinarsi alla porta, sta succedendo qualcosa.
"Andiamo a vedere?" domanda curiosa Leonor.
Provo a sbirciare e ciò che vedo mi fa perdere le parole.
"Non hai idea di chi sta arrivando Leonor"
"Chi?"
"Adesso vedi"
Dopo dieci minuti riescono ad entrare e subito l'espressione sul volto di Leonor cambia.
"Che cazzo ci fanno loro qui?" chiede sorpresa.
"Ma che ne so, anche loro saranno qui per far serata"
Non so che come ma i due calciatori con cui ho parlato questo pomeriggio sono adesso all'interno del mio stesso locale accompagnati da Kounde e Balde.
"Dovremmo andare a chiedere una foto" si alza lei, ma subito la fermo.
"No, troppa gente è la che la sta chiedendo, magari dopo quando li lasciano in pace"
"Va bene" si risiede.
Tranquillamente continuiamo la serata, finche Leonor non si accorge di qualcosa.
"Leila girati"
Mi giro e noto lo sguardo di uno di loro verso il nostro tavolo, Pedri mi stava guardando, forse mi ha riconosciuta.
Appena incrocia il mio sguardo accenna un sorriso e torna a parlare con gli amici.
"Leila che cosa cazzo è appena successo, ti ha sorriso!"
"Si questo pomeriggio mio fratello ha chiesto a loro un autografo e si son fermati a parlare"
"Perché non me l'hai detto prima?"
"Non lo trovavo cosi importante"
"Invece si che lo è, però vabbè, andiamo a prendere un'altro drink?"
Annuisco e andiamo al bancone, vicino al tavolo dei calciatori.
Nello stesso momento si alzano due di loro che vengono dritti al bancone.
Il barman ci guarda e subito dopo dice ai due calciatori "Scusate prima le donne"
"Ma certo prego" dicono i due rivolgendoci un sorriso.
Ordiniamo e facciam per tornare al tavolo, ma sentiamo i due dirci qualcosa.
"Al tuo fratellino è piaciuta la sorpresa?" domanda Gavi accennando un sorriso.
"Si era strafelice non so come ringraziarvi, e scusatemi ancora se vi ho fermato"
"Tranquilla ci ha fatto piacere" dice Balde per poi tornare con l'amico al loro tavolo.
Appena racconterò a mio fratello quello che è successo stasera impazzirà.

"Dai è arrivata l'ora di tornare a casuccia" dico a Leonor visibilmente stanca.
"Si andiamo"
Paghiamo e dopo dieci minuti usciamo.
Arrivate al parcheggio noto che un macchina famigliare ha parcheggiato affianco alla mia.
"Questa macchina l'ho gia vista" dico a Leonor avvicinandomi.
Improvvisamente fa un rumore e si accende, mi spavento e indietreggio andando contro a una persona.
Sento delle risate maschili provenire da dietro di me.
Mi giro e vedo Pedri.
"Oddio scusa, non volevo pestarti le scarpe è che mi son presa uno spavento"
Sorride e tutti gli altri compresa Leonor cercano di trattenere le risate ma non ci riesce nessuno.
"Vabbè noi dovremmo andare, e voi domani dovrete sicuramente allenarvi, scusateci e buonanotte" dico salendo in macchina.
"Perché ti scusi sempre?" ride Kounde.
"Non lo manco io" rido nervosa.
"Vabbè ragazzi buonanotte" diciamo in coro io e Leonor per poi mettere in moto.
"Buonanotte a voi" rispondono loro.

Prima storia che scrivo dopo anni, sono aperta a critiche, opinioni e consigli.
Aspetto con ansia lettori/lettrici e un paio di stelline.
Spero possa piacervi <3

besos mojadosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora