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Finalmente la partita è finita e grazie a dio non l'abbiamo persa.
Cerco velocemente di cambiarmi cosi da poter andare a parlare con Xavi anche se già mi immagino cosa avrà da dirmi.
"Pedri" mi chiama con faccia delusa.
Mi giro a guardarlo e subito scuote la testa.
"Non ci siamo"
Non dico nulla e lo lascio continuare.
"Hai promesso che ti saresti impegnato e hai dimostrato tutto il contrario, se non lasci quella ragazza la tua carriera qua può anche finire"
"Ma-" provo a parlare ma subito mi interrompe.
"Non voglio sentire nulla, credo di essere stato abbastanza chiaro, gli altri non si fanno influenzare così tanto e te che sei uno dei più importanti non puoi giocare così"
Se ne va via senza sentire la mia risposta.
Butto il saccone a terra e tiro un calcio che lo fa volare dall'altra parte.
Non posso scegliere tra Barcellona e Leila.

Dopo qualche secondo arriva lei, che prova ad avvicinarsi, ma subito esco senza nemmeno guardarla.
Già abbiamo litigato voglio evitare di peggiorare la situazione.
Esco e vado verso la macchina ma dietro mi ritrovo Ansu che cerca di fermarmi.
"Ansu che cosa vuoi?"
"Che hai?"
Accenno una risata isterica e apro la portiera ma subito lui la richiude.
"Se è per l'abbraccio con Leila sappi che stava piangendo per colpa tua e volevo consolarla"
Annuisco e riprovo ad entrare in macchina ma ancora fallisco.
"Pedri parla, sai che con me puoi parlare, se non ti sfoghi è peggio"
Faccio un sospiro e inizio a parlare.
"Xavi..."
"Xavi cosa?"
"Xavi quando mi ero infortunato mi ha detto che secondo lui Leila era una grande distrazione per me. Io avevo promesso che avrei fatto di meglio ma oggi con la litigata pre-partita ho giocato di merda, e quindi..."
Mi scende una lacrima.
"Prima è venuto a parlarmi e mi ha praticamente detto di scegliere tra la squadra e Leila"
Immediatamente spalanca gli occhi e mi abbraccia, ma non dice nulla, probabilmente è rimasto senza parole.
"Cosa pensi di fare?"
Scuoto la testa e scoppio a piangere come un bambino.
"Non posso scegliere" dico singhiozzando.
Mi stringe un po' più forte per poi lasciarmi andare.
Subito metto in moto sperando di arrivare il più presto possibile a casa.
Nel mentre sento il telefono continuare a squillare e riempirsi di notifiche che nemmeno guardo.
Finalmente entro in casa e trovo mamma preoccupata.
"Perché non rispondevi alle chiamate di nessuno?!"
"Mamma" sussurro iniziando ancora a piangere.
"Gioia mia cosa è successo"
"Mi è stato detto che se non lascio Leila me ne devo andare dalla squadra...
Mamma io non so che cosa fare, ci tengo tantissimo alla squadra ma anche a Leila."
Lei rimane qualche secondo in silenzio concentrata ad abbracciarmi e dopo avermi guardato intensamente negli occhi accenna un sorriso.
"Parlane con Leila, trovate una soluzione assieme, è una cosa vostra amore io non so proprio come aiutarti"
"Grazie comunque mamma"
Mi posa un bacio sulla fronte e successivamente vado in camera.
Decido di fare una doccia per cercare di far scorrere via tutti i pensieri ma in realtà l'unica cosa a cui penso nel mentre è Leila, a come spiegarle tutto ciò e a come potrebbe reagire.
Finita la doccia entra mamma in camera che mi consiglia di andare subito da Leila perché più aspetto e peggio diventa.
Mi preparo veloce e torno in macchina.

A casa sua non la trovo, anche i suoi genitori sono abbastanza preoccupati.
Faccio un giro in macchina dove li facciamo solitamente assieme ma non la trovo.
Decido di andare a casa di Leonor ma anche lei mi dice che non sa sulla.
Chiamo direttamente lei che non risponde,ma insisto e alla sesta chiamate risponde.
"Leila, Leila, stai facendo preoccupare tutti dove sei?"
Non ricevo nessuna risposta e la chiamata si chiude immediatamente.
Dopo qualche minuto mi arriva un messaggio da parte sua in qui manda la posizione in tempo reale e subito salgo in macchina.
Guido veloce come non ho mai fatto e dopo essere arrivato in questo posto disperso nel nulla parcheggio la macchina e inizio ad avviarmi a piedi.
Cammino guardando il cellulare e dopo due minuti di camminato inciampo.
Subito abbasso lo sguardo e vedo la mia ragazza accovacciata per terra a piangere.
Mi siedo davanti a lei e le tolgo le mani che aveva posto sugli occhi.
Appena alza lo sguardo noto i suoi occhi rossi ricchi di sofferenza.
A vederla in queste condizioni diventano lucidi pure i miei occhi.
Mi avvicino lentamente a lei e prima di darle un vero e proprio bacio gliene stampo alcuni sulla fronte.
Ci stacchiamo accennando un sorriso e poi la aiuto ad alzarsi.
"Pedri io non sopporto litigare ed è da un po' che ogni volta che parliamo finisce così"
"Lo so Leila lo so"
"Non riesco a continuare in questo modo"
Il mio cuore smette di battere.
"Però non riesco nemmeno a starti lontana"
Riprende a battere all'impazzata.
"Anche io odio litigare, so che le mie reazioni sono eccessive ma sono disposto a far di tutto.
Ansu mi ha parlato durante la partita e ora proverò a capirti, questo weekend andiamo a quella festa, divertiamoci che abbiamo bisogno di spensieratezza"
Sorride e mi salta addosso con le mani che circondano il mio collo.
"Promettimi che non avremo più altri problemi"
Il mio sorriso sparisce immediatamente e appena lo vede inizia a preoccuparsi.
"Ci sono altri problemi?" chiede subito staccandosi.
Annuisco leggermente e appena chiede di parlarne resto zitto.
"Godiamoci questa tranquillità, ai problemi ci penseremo più tardi"
"No Pepi non ci penseremo più tardi, dimmi che cosa sta succedendo che riflettiamo subito su cosa possiamo fare"
"Xavi mi ha detto che se non ti lascio devo andare via dalla squadra"
"E te?"
"Non mi ha lasciato parlare"
"No, te mi vuoi lasciare?"
"Ma Leila sei impazzita, ovvio che non ti voglio lasciare, però capisci che anche quella squadra occupa un pezzo del mio cuore e io una scelta del genere non sono in grado di farla, sono ancora un bambino"
Si ferma una decina di secondi a riflettere.
"Capisco perfettamente. Pregalo, promettigli di impegnarti non so se potrei parlarci io"
"Non funzionerebbe, già me ne aveva parlato quando mi ero infortunato e la gli avevo promesso che avrei fatto di meglio e alla fine..."
Sbuffa mentre le viene il magone.
"Cazzo ma è possibile che non posso nemmeno vivermi un'amore tranquillo" si lamenta facendo due passi indietro.
Mi avvicino a lei per cercare del contatto e asciugare le sue lacrime.
"Godiamoci quest'amore fin quando non arriva alla sua fine..."
"Questa fine però non deve arrivare" continuo.
"Infatti non arriverà, cercheremo di risolvere questa cosa come abbiamo sempre fatto con tutto" risponde lei convinta.

Riusciranno veramente a trovare una soluzione o sarà Pedri a dover prendere una decisione?

besos mojadosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora