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Finalmente è arrivato il momento di togliermi questo esame.
Entro in aula e mentre saluto i professori l'unico mio pensiero è quello di vedere Pedri dopo.
La prima domanda è abbastanza facile, rispondo ampliando anche un po' troppo infatti poi il professore mi ferma.
Alla seconda invece mi lascia ampliare e fare un lungo discorso che sembra essere apprezzato.
Dopo un'altro paio di domande me ne fanno una personale a cui rispondo mostrandomi sicura di me stessa.
"Complimenti" mi dice il professore stringendomi la mano.
"Ha raggiunto la lode"
Sorrido gentilmente ed esco dall'aula, cammino tranquillamente in macchina per poi cacciare un urlo di felicità.
Mentre guido verso la casa del mio giocatore chiamo i miei genitori che hanno circa la mia stessa reazione.
Arrivo a casa di Pedri e ad aprire la porta viene sua mamma che subito mi domanda dell'esame.
"Ho raggiunto la lode"
Mi abbraccia posandomi un bacio sulla fronte come se fossi sua figlia e si congratula con me.
"Gioia hai mangiato? Se vuoi ti preparo qualcosa?"
"Ma no tranquilla ho mangiato la non fare nulla"
Insiste ma alla fine la convinco del fatto che son piena e che il panino di primo mi è bastato.
"Va bene tesoro, Pedri è in camera"
Le do un'altro abbraccio e poi corro in camera del mio numero 8.
Spalanco la porta e salta in aria per lo spavento.
"Amore"
"Amore"
Esclamiamo entrambi nello stesso momento.
Mi fiondo sopra a lui sul letto per abbracciarlo e riempirlo di baci.
"Com'è andata allora?"
"Lode"
Spalanca gli occhi e mi stringe forte.
"Amore sono così fiero di te" dice prima di fiondarsi sulle mie labbra.
Una lacrima mi riga il viso e subito sentendo una goccia di bagnato Pepi si stacca.
"Ma sei seria?" scoppia a ridere.
"Si sono troppo felice"
Non solo per la lode, ma per ciò che mi ha detto lui e che mi hanno detto anche i miei.
'Sono fiero di te'
È una frase così semplice ma che mi riempie il cuore in un modo pazzesco.
"Te come va la gamba?"
"Mi fa un pochetto male quando cammino ma tutto bene tanto è da un po' di giorni che sono chiuso in casa"
"Andiamo a farci un giretto in macchina?" propongo io alzandomi e scuotendo le chiavi.
"Si mi cambio un secondo"
Si alza e camminando lentamente si avvicina all'armadio.
"Senti Pepi siediti, faccio io"
Ritorna sul letto e invece di sedersi si sdraia.
Analizzo tutto l'armadio e dopo un pochetto tiro fuori una felpa e una tuta.
"Tieni" dico lanciandogli le robe che gli finiscono in faccia.
"Con il faccio io non era compreso anche vestirmi?" domanda spostandosi i vestiti dalla faccia per regalarmi il suo sorriso.
"Non sei una barbie, vestiti"
Si mette seduto e inizia a spogliarsi.
Non riesco a fare a meno di ammirare il suo corpo mentre si cambia ma appena vedo che mi guarda sposto subito gli occhi verso un'altra direzione.
"Ho visto che guardavi"
"Eh mi hai beccata"
Lentamente si avvicina e io indietreggio, poi scherzando inizio a scappare e fare il giro di tutta la camera ma da dietro riesce a prendermi e finiamo insieme sul letto.
Rido finché non noto il suo sorrisetto malizioso che si avvicina alle mie labbra.
Mi aspettavo che non sarebbe durato poco il bacio ma nemmeno così tanto.
Mi dispiace? No.
Continuerei così tutto il giorno? Ovvio.
Lentamente si stacca e dopo aver stampato un paio di bacini si sposta sul mio collo.
Lentamente infila la mano sotto la mia felpa per posarla sul seno e il ginocchio che ha libero lo infila tra le mie gambe andandolo a spingere appositamente sulla mia intimità.
"Non qui" ansimo io anche se non vorrei che si fermasse.
Lui sembra fregarsene e continua spingendo ancora di più il ginocchio facendomi leggermente ansimare.
Si stacca dal mio collo e guardandolo negli occhi mi pento subito di aver parlato.
"Dai andiamo" dice lui alzandosi.
Lo seguo e dopo aver salutato i suoi genitori saliamo in macchina, pronti per andare via, dove? non si sa, però via.
Ci fermiamo al semaforo e lui se ne approfitta per provare a continuare ciò che stava succedendo prima.
La mano che precedentemente stava sulla coscia la infila dentro ai pantaloni.
"Pedri" mi lamento appena inizia a toccarmi.
"Ti sembra il momento?"
"È sempre il momento" afferma lui continuando.
Lo guardo male ma comunque non lo fermo, non potrei mai fermarlo.
"Già bagnata?" mi sussurra all'orecchio.
Non rispondo anche perché il semaforo è tornato verde ma sento il mio corpo e soprattutto il viso diventare caldi.
"Arrossisci pure" continua facendomi crescere la voglia di fermare la macchina in mezzo alla strada.
Continuo a guidare fin quando non trovo un posto isolato dove possiamo fermarci.
Gli tolgo la mano dai miei pantaloni e gli faccio cenno di spostarci dietro.

Un pochetto noioso questo capitolo ma ho in mente nuovi problemi da portare a questa coppia.
Ce in realtà son sempre tutti uguali ma vabbè.

besos mojadosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora