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*Due mesi dopo*
Di tempo ne è passato, ho fatto conoscere Pedri alla mia famiglia, le due famiglie si sono incontrate, abbiamo fatto un sacco di uscite a quattro con i nostri due amici.
Son felice per Leonor e per il rapporto che ha con Gavi, ho sempre voluto fare uscire a quattro insieme a lei.
Insomma ho passato dei bei momenti, ora però testa sulla studio, settimana prossima ho una esame, non sono messa tanto male, ma nemmeno bene quindi sarà una dura settimana.
In questo momento sono in chiamata con Pedri, in realtà non stiam parlando, lui si sta allenando in casa mentre io sto studiando, però averlo davanti a me anche senza parlarci mi fa piacere.
"Ho finito quello che avevo programmato per oggi" dico soddisfatta mentre chiudo il libro.
"Portati avanti tanto non è tardi, magari cosi domani ci possiamo vedere"
"Pepi te l'ho già detto che sta settimana non metterò piede fuori casa, aspetterai, tanto mica soffri solo te"
"Va bene resisterò"
Continuo a studiare anche dopo aver chiuso la chiamata continuo fin quando non sento il sonno impadronirsi di tutta me stessa.
Sono le due ma sono comunque soddisfatta perché mi son portata avanti, ho fatto bene ad ascoltarlo.
Però spero passi velocemente questa settimana poi devo stare un paio di giorni con Pedri perché iniziano i mondiali e dovrà spostarsi in Qatar.

*Sera prima dell'esame*
"Dai allora ripetimi tutto se sei cosi in ansia"
"Ma sei pazzo ci metterei un sacco"
"Eh vabbè son tutte orecchie"
Ho chiamato Pedri perché sono in ansia per domani ma questa ansia sta rimanendo.
Faccio di no con la testa.
"Dai, mandami la lista delle domande che te le faccio, se me la ripeti ti faccio una sorpresa"
"Già lo so che mi verrai a prendere dopo l'esame"
"Nah quello non è niente"
"Va bene"
Gli mando la foto delle domande e subito dopo essersi assicurato che i miei libri e appunti fossero chiusi inizia a farmi le domande.
"Prima che inizi, io non so se dici le robe giuste, pero se rispondi vuol dire che la sai quindi vai"
Inizia a farmi domande su domande e fortunatamente rispondo a tutte tranne a due.
"Vabbè dai queste due riguardatele, magari non ti capitano"
"Va bene lo farò"
"Comunque brava, ce non ho capito nulla di quello che hai detto però brava"
Ridacchio e lo ringrazio.
"Domani non andare in macchina"
"Si tranquillo, vado con i mezzi"
"Perfetto"
"Mo ti saluto che riguardo queste due domande e dormo"
"Va bene a domani"
"A domani"

*giorno dopo*
Sto aspettando che mi chiamino e ho il cuore a mille, ho paura mi facciano certe domande.
"Leila" chiama il professore guardandosi attorno.
Mi alzo e lo seguo.
Un respiro profondo e son pronta.
Prima domanda, quella a cui non ho saputo rispondere ieri sera e al momento non mi viene in mente nulla.
Non posso partire cosi male.
Rimango dieci secondi in silenzio e poi mi si illumina una lampadina.
Rispondo alla domanda anche se non in modo completo ma poi grazie a dio le altre vanno bene.
L'esame in se non è andate male.
28 è più che buono, sono molto soddisfatta.
Scendo giù e vedo Pedri appoggiato alla macchina.
"Allora com'è andato?" chiede prima che gli dia un bacio.
"28"
Mi fa un applauso e mi ristampa un bacio sulle labbra.
"Brava, son fiero di te"
Anche se sembra poco ed una frase sputata così tanto per, per me vale un sacco, amo sentirmi dire questa cosa.
"Grazie Pepi"
"Di nulla è la verità, si vede che ci tieni e ti impegni molto"
"Beh anche te, sei uno dei migliori"
"Migliori addirittura"
"Eh si, lo dice anche mio fratello"
"Allora se lo dice il mitico Loris"
"Ecco come puoi contraddire lui"
"No infatti, non posso"
Saliamo in macchina e ci dirigiamo verso il ristorante nel quale aveva promesso di portarmi già da un po'.
È una meraviglia questo posto.
Dopo aver ordinato da mangiare dice una cosa che mi fa perdere un battito.
"Ti devo dire una cosa"
"Cosa?" domando preoccupata.
"Non ti preoccupare, è una cosa bella, ce per me lo è, per te lo spero"
"Vai dritto al punto" insisto.
Sblocca il cellulare e me lo passa.
Mi fa vedere lo screen di un volo e quello dell'hotel.
"Ne ho già parlato con tua madre, e te stupida non mi hai detto che durante il mondiale ci sarebbe stato il tuo compleanno"
"Pepi ti giuro non so che cosa dire"
Mi alzo dalla sedia e vado a dargli un bacio.
"Non so come ringraziarti"
"Ci guadagno pure io"
Mi viene quasi da piangere.
Gli occhi diventano cosi lucidi che una lacrima cade.
"Leila ma sei pazza" dice allungando il braccio per asciugarmi la lacrima.
"Nessuna ha mai fatto una cosa carina per me"
"Menomale che ci sono io" ironizza lui.
"Te scherzi, ma son veramente fortunata"
"Leila sono io quello fortunato, nella competizione più importante di tutte verrò accompagnato da te"
"Tra tutte le persone che potevi portare, proprio me"
"Certo, se sto qua a spiegare poi diventa tutto troppo sdolcinato"
Ridiamo assieme e passiamo una delle serate migliori.

Un bacio grande per le 500 letture, son felicissima.

besos mojadosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora