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*giorno della partenza*
Ho più ansia io che tutta la sua squadra messa assieme.
Ci stanno imbarcando e nervosa guardo Pepi che subito appoggia le labbra sulla mia fronte.
Il viaggio sarà lungo e io degli aerei ho paura, ne avrò preso solo 1, questo è il secondo.
Quando annunciano che stiamo per decollare afferro il braccio di Pedri e lo stringo fin quando l'aereo non si trova in mezzo alle nuvole.
Tolgo la mano e lui mi guarda.
"Tutto ok?"
"Si ora tutto apposto"

Pedri's pov:
Faccio finta che le sue unghie conficcate nel braccio non mi stiano facendo male.
Appena stacca la mano sospiro fortemente e lei mi sente.
"Ti ho fatto male?"
Mi alza la manica e vede il segno delle sue unghie.
"Oddio scusami"
"Vai tranquilla, tutto ok?"
"Si ora tutto apposto"
Le propongo di guardare un film.
"Dai ridiamo un po, una notte da leoni, mai visto?" domanda lei speranzosa.
La deludo dicendole di no.
"Non ci credo, abbiamo tempo per vederli tutti e tre"
"Tre film di fila?"
"Si che problema c'è?"
"Non sono abituato"
"Hai di meglio da fare?"
"No, dai fai partire il film"
Subito appoggia la testa sulla mia spalla.
Finiamo il primo film e subito fa partire il secondo ma non guarda nemmeno mezz'ora e si addormenta.
Non la sveglio, mi fa tenerezza, poi probabilmente mi urlerebbe addosso se provassi a svegliarla, continuerò il film per i cavoli miei.

Dopo un paio di ore si sveglia, io anche se tutti gli altri son riusciti a dormire non ho chiuso occhio, l'aereo fa troppo rumore e in ogni caso non ci sarei riuscito comunque.
Lentamente Leila stacca la testa.
"Per quanto ho dormito?" chiede riappoggiandosi, chiudendo ancora gli occhi.
"Un paio d'ore, ho finito i film senza di te"
"Come senza di me"
"Non ti volevo svegliare"
Commentiamo assieme certi passaggi dei film e poi decidiamo di condividere le cuffie e ascoltare un po' di musica fin quando non arriveremo.

"No adesso ho paura"
Dice quando nota che siamo vicini all'atterraggio.
"Fai come prima"
"Rischio di farti davvero male sta volta"
"Fa niente vai"
Afferra il braccio e lentamente inizia a stringere, poi chiude gli occhi e stringe cosi forte che vorrei urlare dal dolore.
Appena l'aereo si ferma apre gli occhi e una lacrima le bagna il viso.
Se la asciuga subito e mi aiuta con le borse da portare via.
Dopo un'altra ora di viaggio arriviamo all'hotel, subito si butta sul letto.
Stasera sarà la prima volta che dormiremo assieme.
Strano ma vero in tutto questo tempo che siamo usciti non è mai successo, ma ora per un paio di settimane sarà così e non oso immaginare quanto mi mancherà una volta ritornati a Barcellona.
La seguo sul letto ma poi subito dopo mi alzo.
"Andiamo a cenare, poi stiamo qua tutta la sera che sono distrutto"
"Si anche io son stanca"
Non tocchiamo nulla e scendiamo giù in reception a chiedere consigli su dove mangiare qualcosa di veloce e ci consigliano un fast food accanto all'hotel.
A mangiare ci mettiamo a poco e subito torniamo in camera.
Io mi butto direttamente sul letto mentre lei resta a posare i vestiti nell'armadio, sia miei che suoi, poi vedo che entra nel bagno ed esce con addosso una maglietta e un pantaloncino che le avevo prestato io e che non mi ha mai più ridato.
"E io che lo cercavo pure"
"Vabbè ma pensavo fosse ovvio che non te li avrei mai più ridati"
"Vabbè tanto stanno meglio a te"
"Si certo vai tranquillo"
Vado in bagno anche io a cambiarmi, metto dei pantaloncini simili a quello che ha lei addosso e una maglietta rovinata di mio fratello.
La raggiungo sotto alla coperte mentre è concentrata a scorrere i video su tiktok.
Mi guarda e spegne il cellulare.
"Filmetto?"
"Leila, sarebbe il quarto della giornata non so se lo posso reggere"
"Eh ma non sappiamo che fare"
Ridacchio per colpa di uno strano pensiero, poi ritorno serio.
"Lo so ma vabbè continua a guardare tiktok, tranquilla che farò lo stesso"
Riaccende il suo cellulare e continua a scorrere i suoi video, io invece di accendere il mio mi metto a guardare insieme a lei.
Ad un certo punto esce il video di una mia intervista abbastanza vecchia, nella quale dico che non ho una fidanzata e che sono troppo giovane per averla.
Lei appena finisco di guardarlo si gira a guardarmi e non dice nulla.
"È vecchio, va a vedere nei commenti"
Legge il commento in cui scrivono che è di sei mesi fa.
"Sei mesi fa non sapevo manco che esistessi"
"Eh infatti chissà che vita noiosa che avevi sei mesi fa, quando ancora non mi conoscevi"
"Noiosissima" dico con tono sarcastico.
"Chiamo i miei" afferma lei dopo un paio di secondo si silenzio.
Cazzo è vero, avevo detto ai miei che li avrei chiamati appena arrivato.
"Vero dovrei farlo anche io"
Mentre lei in videochiamata mostra la camera ai genitori io parlo con mio fratello e costringo questo svogliato ad alzarsi ed andare in salotto così da poter salutare i miei.
"Pepi i miei ti salutano"
Gira le telecamera inquadrandomi e subito saluto chiedendo come stanno.
Poco dopo lei finisce la chiamata e mio fratello mi passa i miei.
Parliamo un paio di minuti, salutano Leila e poi anche con loro chiudiamo la chiamata.
Leila subito posa il cellulare e si sistema sotto alle coperte.
"Dormi ora?"
"Si sono stanchissima"
Faccio la stessa cosa e metto il cellulare a caricare, faccio per spegnere la luce ma mi ferma.
"Ho paura del buio"
"Leila hai 19 anni"
"E quindi? Perfavore lasciamo quella del bagno accesa e la porta un po' aperta"
Mi alzo e faccio come dice lei.
Ritorno sul letto e lei si gira di spalle.
"Pure le spalle mi dai"
Ridacchia e si rigira portando una sua mano sui miei capelli, la mia invece scivola sul suo fianco.
Proviamo entrambi a chiudere gli occhi ma non ci riusciamo, a entrambi vien da ridere.
Parliamo per un po' di tempo e nonostante la stanchezza il sonno continua a non venire.
"Fa caldo" esclama lei.
"Si un sacco, è un problema se tolgo la maglietta?"
"No che fastidio dovrebbe darmi"
"Troppa bellezza davanti ai tuoi occhi" scherzo.
"Esagerato ormai mi son già abituata"
Le sue mani si abbassano e lentamente mi alza la maglietta finché può.
Mi metto un secondo seduto per levarmela del tutto e sotto il suo sguardo attento ritorno nella posizione precedente.
È irresistibile il suo sguardo, è impossibile guardarla negli occhi e non pensare a certe cose.
Mentre la sua mano si riposa dietro al mio collo la mia scende un po' e la spingo verso di me.
Al resto ci pensa lei, inizia a baciarmi lentamente mentre le sue due mani iniziano ad esplorare tutto il petto e gli addominali, una volta arrivata all'elastico dei pantaloncini torna subito su, lasciandomi con una voglia pazzesca.
Dal bacio si stacca lei ma solamente per spostarsi sul collo, su cui probabilmente lascia qualche segno.
Ritorna sulle mie labbra e dopo qualche secondo si stacca.
Adesso che è successo questo vorrei molto di più ma dato che si è staccata non voglio forzare nulla.
Faremo la prossima volta.

Volevo avvisare che nei prossimi capitoli ci saranno varie scene simili più spinte (nelle quali si va ben oltre).
So che a certa gente possa dar fastidio quindi ritengo giusto dirlo subito.
Uomo avvisato mezzo salvato.

besos mojadosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora