besos mojados

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Oggi mi sono svegliata tardi, la mattina non studio dato che metà di ciò che avevo programmato per oggi l'ho fatto ieri.
Studierò sta sera la restante parte.
Resto una mezz'oretta al cellulare e poi alle 13:00 decido di scendere giù.
"Finalmente stiam per mettere il pranzo, te che fai?" dice mia madre che probabilmente pensava fossi morta nel sonno.
"A me mettine solo poca tanto tra due orette esco e vado al bar"
"Ah con chi?"
"Con Leonor"
Mio fratello mi guarda e ci scambiamo un sorriso, che poi si trasforma in una vera e propria risata.
Finito di pranzare corro a fare la doccia e inizio a prepararmi mentre in chiamata Leonor mi ripete il suo argomento per l'esame che ha domani.
Spero le vada bene almeno così quando io avrò finito il mio facciamo qualcosa di carino, avevamo pensato di andare al mare per farci il weekend ma dipenderà tutto da come andranno i nostri esami.
Finisco di prepararmi e dopo aver chiuso la chiamata con la mia migliore amica sento il voltastomaco proveniente dall'ansia.
Mentre metto le scarpe e aspetto la notifica inizio a stare ancora peggio, quasi mi viene da vomitare ma devo stare tranquilla, è solamente un caffè per poche ore, il fatto che sia un personaggio pubblico non mi deve creare problemi.
<Son qua fuori> dice la notifica che illumina il mio cellulare.
Prima di aprire la porta faccio un gran respiro e appena esco vedo la sua macchina piazzata esattamente davanti alla finestra della camera dei miei. Spero non abbiano visto nulla non voglio che sappiano che io dica bugie.
"Ei" dice lui facendo un sorriso.
"Eii, come va?" dico salutandolo con un bacio sulla guancia, solito mio e penso di tutti.
"Tutto bene dai sono un po' in ansia perché tra qualche giorno ho una partita e poi un paio di mesi e iniziano i mondiali"
"Dai che andrà tutto bene" provo a rassicurarlo.
"Speriamo, te invece apparte l'esame?"
"Ultimamente i miei lavorano di più e mi tocca fare il doppio delle cose che faccio solitamente quindi un pochetto stanca però certe cose le faccio con piacere"
"Tipo cosa?"
"Accompagnare mio fratello agli allenamenti"
Per un attimo distoglie lo sguardo dalla strada per posarlo sul mio e dopo aver accennato uno strano sorrisetto torna a guardare la strada.
"Non fare quella faccia"
"Che faccia?" domanda lui ridendo.
"Quella"
"Continuo a non capire"
"Vaffanculo va" dico io accennando una risata.
"Ei calmina"
Ridacchio posando la mano sul suo braccio che poi subito tolgo.
"Calmissima"
"Però scherzi a parte, mi piace accompagnarlo, amo stare in macchina e poi i soldi della benzina che spendo per accompagnare lui mi vengono ridati quindi ci guadagno e basta" continuo io.
"In che senso ami stare in macchina? Cos'ha di speciale?"
"Di speciale niente pero guidare mi rilassa, quando son nervosa riesco a sfogarmi guidando e poi proprio stare in macchina con la musica magari a parlare con qualcuno, mi piace troppo"
"Ah vabbè io sicuramente queste sensazioni le provo in un'altro contesto"
"Fammi indovinare un po', giocando a calcio?"
Mi rivolge un sorriso ed annuisce.
Al bar è stato piacevole, abbiamo saputo intrattenere una lunga e bella conversazione, nonostante fossimo entrambi abbastanza imbarazzati e timidi, ma abbiam parlato tanto e mi sono fatta un'idea molto più precisa su di lui e su quello che penso.
Ovviamente è tutto positivo sembra un bravissimo ragazzo che non farebbe del male a una mosca però sicuramente non posso dire di conoscerlo, dovrebbero passare almeno vari mesi per poter dirlo.
Però anche se la prima impressione è stata positiva non voglio abbassare la guardia. Se c'è una cosa che son sicura di aver compreso in questi anni di vita è che l'apparenza seriamente inganna e fa bruttissimi scherzi quindi non voglio farmi aspettative perché potrebbero portarmi alla delusione ed è ciò che al momento non voglio incontrare.

Ecco i primi 5 capitoli, appena la storiella avrà un po' più di lettori inizierò a pubblicare i restanti capitoli.
Spero veramente con tutto il mio cuore che questa storia venga apprezzata.