22

1.5K 29 0
                                    

"Non volevo finisse così" mi dice lei dispiaciuta mentre prova a medicare le ferite sul mio viso.
"Tranquilla, mi ha fatto piacere prenderlo a pugni, te non dovevi essere colpita" rispondo tamponandole il fazzoletto sul labbro sanguinante.
"E te non dovevi ridurti così"
"Vabbè ma almeno lui è messo peggio, abbiamo fatto un bel lavoro" ridacchio io.
Accenna un sorriso e ritorna subito seria, più che seria triste.
Continua a medicarmi in silenzio ma appena noto i suoi occhi lucidi la fermo.
"Cos'hai?"
"Non lo so mi ha fatto schifo quello che ha fatto, non riesco a non pensarci, mi sono sentita una merda pure io, non so mi sento...mi sento come un oggetto, sono disgustata"
Scoppia a piangere e prima di rispondere la abbraccio per un paio di secondi.
"Te sei tutt'altro che un oggetto, non permetterti mai di dire cose del genere su te stessa, è lui la merda, è lui che si dovrebbe sentire male, te sei solo una vittima e sei anche una persona stupenda, e sicuramente non solo per me è così, dovresti sapere e renderti conto di quanto vali"
Si asciuga le lacrime e fa un piccolo sorriso.
"Grazie Pepi...Ti amo"
"Ti amo anche io, tantissimo"
Mi avvicino per baciarla ma purtroppo mi ferma.
"Prima questo"
Attacca un cerotto al mio zigomo e inizia a disinfettare la ferita sul labbro.
Faccio la stessa cosa e cerco delicatamente di disinfettare la sua di ferita, appena poso il cotone sul suo labbro fa una smorfia di dolore e vedendomi imitarla scoppia a ridere.
Finalmente, questo era il mio obbiettivo.
Dopo aver finito ed esserci spogliati andiamo a letto.
Restiamo un po' con il cellulare, lei è la prima a toglierlo, si gira verso di me, lancia una gamba sulle mie e posa la mano sul mio petto per farmi i grattini.
"Leila così mi fai il solletico" le dico spostandole la mano ma lei continua divertendosi nel vedermi soffrire.
Le afferro le due mani e subito si ferma.
"Hai finito?"
"Si ho finito" risponde sbuffando e spostandosi su di me.
Si avvicina per baciarmi ma bussano violentemente alla porta.

Leila's pov:
Faccio per baciarlo ma mi spavento appena sento qualcuno bussare violentemente alla porta.
Ci vestiamo subito e corriamo ad aprire e vediamo Gavi e Leonor preoccupati.
"State bene?" domandano in coro.
"Si"
"Raphinha vuole spaccarti la faccia, sta venendo qua e non da solo"
Guardo Pepi preoccupata, pensando a ciò che potrebbe fare quel pazzo e i suoi compagni.
"Stai scherzando?" domando io
"No"
"Dove sono?"
"Reception"
Esco correndo dalla stanza per andare a cercare quel pezzo di merda.
Appena arrivo si girano tutti di scatto e Raphinha si alza avvicinandosi lentamente a me.
"Ti giuro che se provi a toccare Pedri" mi fermo perché non riesco a dire altro.
"Cosa? Cosa mi succede?"
"Finisci male bastardo"
La sua mano violentemente si fionda sulla mia guancia lasciandomi un segno rosso.
"Prova ad alzarle ancora le mani, bastardo, come ti permetti?" interviene Gavi scendendo velocemente dalle scale.
"Dov'è Pedri?" sussurro cercando di non farmi sentire dal pazzo che teniamo di fronte.
"Si esatto dov'è? Se lo trovo è morto"
Non riesco a trattenere le lacrime.
"Ti prego lascialo in pace" dico singhiozzando.
Gavi mi afferra la mano.
"Raphinha cazzo svegliati, ti rendi conto di che cazzo hai fatto e di cosa vuoi fare, che hai nel cervello, ti devi calmare" prova a dire tranquillamente Gavi.
Il ragazzo non ci guarda nemmeno e inizia a correre verso le scale.
Lo inseguo e allungando il braccio riesco ad afferrare la sua maglietta e fermarlo.
"Ti prego, lui non toccarlo, prenditela con me, ma con Pedri no per favore" lo prego mentre gocce salate bagnano le mie labbra.
Mi afferra il polso e mi trascina via.
"No Leila che cazzo fai?!" urla Gavi afferrando l'altra mia mano.
"Pedri non lo deve toccare, se questo è l'unico modo per fermarlo allora farò quello che dice lui, ora per favore torna da lui e Leonor, non lasciarlo solo e soprattutto non farlo uscire da quella stanza"
Gavi però non lascia la presa.

besos mojadosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora