Insieme saliamo in macchina e inizio a guidare verso una metà sconosciuta.
"Pepi possiam passare la notte assieme?"
"Certo, da me o da te?"
"Da soli"
"Leila da soli dove?"
"Non lo so in hotel dove ti pare"
"Andata per l'hotel però per piacere avvisa i tuoi e Leonor, sono tutti preoccupatissimi"
Fa quello che le chiedo e chiama i suoi che però le dicono di tornare a casa.
"Mamma io non voglio passare la notte da sola, non questa"
"Nessuno ti ha detto che non può venire, venite qua, dormite qua tanto io e il papà domani mattina ci svegliamo presto e avrete tutta la mattinata tranquilla. Però per favore torna"
Sento dire dalla sua dolce madre.
"Grazie mamma ti voglio un bene dell'anima"
"Anche io figliola"
Chiude la chiamata e mi sorride mostrando tutti i suoi denti dritti e bianchi.
"Ora scrivo a Leonor"
"Brava amore"
Dopo una piena mezz'ora arriviamo a casa sua e appena entriamo i suoi la abbracciano, come se non fosse vero e tutto ciò che stessero vedendo fosse un'apparizione.
Poi si spostano verso di me e fanno la stessa cosa.
"Grazie per avercela riportata a casa" sussurrano.
Sorrido e dopo aver augurato a entrambi una buonanotte saliamo in camera.
"Mamma mia sono stanchissima, devo pure farmi la doccia" dice mentre si inizia a spogliare.
"Fattela domani mattina. Domani mattina penseremo a tutto ora vieni qua a riposarti"
Finisce di spogliarsi per poi mettersi la maglietta del pigiama e io che non avevo nulla rimango in tuta.
Si sdraia sul letto stringendosi a me.
"Un po' piccolo il letto" commenta lei avvicinandosi ancora di più.
"Si ma meglio così, non capita a tutti essere così vicino alla ragazza migliore di tutte"
"Amoree" dice appoggiando la testa sul mio petto.*mattino dopo*
Sono io a svegliarmi per primo ma fortunatamente dopo qualche minuto apre gli occhi anche lei.
"Buongiorno" mugola con gli occhi stanchi e le labbra gonfie che attirano il mio sguardo.
"Buongiorno amore"
Fa un piccolo sorriso e poi si gira verso la porta che lentamente si apre.Leila's pov:
Ci svegliamo pensando che i miei fossero già usciti ma in realtà no.
"Leila noi stiamo uscendo ora, torneremo verso il tardo pomeriggio"
"Va bene mamma" dico annuendo.
Dalla porta sbuca pure Loris che mi fa il dito medio.
Di scatto mi alzo per rincorrerlo ma é più veloce di me e quindi mi fermo.
"Ah ecco e Loris ora lo portiamo da un suo amico, ricordati di andarlo a prendere per le 15 che deve ancora studiare" mi raccomanda papà.
"Tranquilli se si scorda Leila farò io" dice Pedri.
"Grazie Pedro, tienila d'occhio"
"Sempre" ridacchia lui.
E dopo averci rivolto l'ultimo sorriso escono.
Restiamo un po' sul letto finché non sentiamo il rumore del motore accendersi e allontanarsi.
Andiamo in cucina e troviamo dei pancakes con un bigliettino di mia madre.
<Riscaldali per venti secondi>
"Mamma Leila quanto la amo tua madre"
"Io amo la tua"
Sorride e subito dopo fa ciò che c'era scritto sul bigliettino mentre io vado a preparare due caffè.
Dopo pochi secondi posa i pancakes sul tavolo e apparecchia.
Mentre io continuo a maneggiare con la macchinetta che sembra non funzionare.
Faccio per chiamare mamma ma Pedri mi ferma.
Posizionandosi esattamente dietro di me, tira le mani in avanti e afferra le mie, inizia a spostarle mostrandomi quali tasti dovevo schiacciare e magicamente inizia a scendere i caffe.
"Grazie amore" dico girando solo il collo per dargli un bacino, ma lui finisce per rendere il semplice bacino un bacio vero e proprio.
Dopo una decina di secondi mi sposto.
"Mhh" piagnucola lui.
"Devo fare il secondo caffè"
Si allontana e va a sedersi portando insieme a lui il suo caffè. Poco dopo lo raggiungo anch'io e quando faccio per sedermi affianco a lui mi afferra il fianco e mi sposta su di lui.
"Due minuti senza toccarmi son troppo lunghi?"
Accenna il sul solito sorrisetto e annuisce.
"Imbarazzante" dico sottovoce.
"Imbarazzante che io non ti sia ancora saltato addosso"
Ridacchio arrossendo e non rispondo, riprendo a mangiare mentre lui continua a stuzzicarmi.
"Sei insopportabile" dico alzandomi per portare i piatti al lavandino e lavarli.
Mi segue e fermandosi ancora dietro di me aspetta che io finisca di lavare tutto.
Sento le sue mani sui miei fianchi scendere lentamente verso la coscia.
Mi giro verso di lui dopo essermi asciugata le mani e dopo averle posate sul suo collo mi avvicino alle sue morbide labbra, ma solamente per un piccolo stampo.
"Daiiii lo fai apposta"
"Forse" accenno una risata e quando faccio per spostarmi mi stringe avvicinandomi ancora di più al suo corpo.
"La mattina hai delle labbra che mamma mia" dice mordendosi le sue e abbassando lo sguardo verso le mie.
Sorrido e subito tira indietro la testa come un disperato "e questo sorriso" aggiunge tornando a guardarmi.
"Leila mi fai impazzire"
"Pepi amor-"
Le sue labbra che piombano sulle mie mi vietano di continuare.
Tra un bacio e l'altro indietreggiamo fino ad arrivare a sdraiarci sul divano.
Passiamo qualche minuto in paradiso e sul momento di passare allo step successivo il suono del campanello interrompe tutto.
Mi rivesto e vado alla porta.
"E voi cosa ci fate qui?" domando a Gavi e Leonor che si son presentati senza alcun preavviso.
Pepi che non capisce chi c'è alla porta corre verso di me senza maglietta.
"Stavate scopando?" chiedono subito loro appena vedono le sue condizioni.
"Ma vaffanculo" risponde Pepi che fa per chiudere la porta in faccia ai nostri due amici (ovviamente scherzando).
Lo fermo e invito i due ad entrare.
"Ho scritto a tua mamma perché te non rispondevi, devi imparare a guardarlo di più questo cellulare, e se ti scrivo mentre sto per morire?" inizia a lamentarsi Leonor.
"Non rompere, era concentrata a guardare me"controbatte Pedri ridacchiando.Passiamo tutta la mattinata assieme e appena sentiamo la fame farsi presente usciamo per andare al sushi.
"Ma Pepi l'altro giorno ti ho visto parlare con Xavi, cos'era successo?" se ne esce a caso Gavi.
Subito mi guarda e io faccio lo stesso, con una faccia dispiaciuta fa un mezzo sorriso e spiega al suo amico tutto, anche di quando Xavi gli aveva parlato all'ospedale.
"Cazzo e te che pensi di fare?" domanda subito Leonor.
"Non lascerei mai la mia Leila" risponde lui spostando la mano sul fianco.
"Lasceresti la squadra quindi?" si preoccupa l'amico.
"No, infatti non so cosa fare"
I nostri due amici restano un minuto in silenzio a riflettere, probabilmente su una soluzione.
"Non potreste far finta di esservi lasci-" dice Leonor, ma subito la fermo.
"Non è facile"
"No infatti, non potremmo farci vedere in pubblico, e poi non potrebbe mai più venire a vedere le mie partite" mi da ragione Pedri.
Mi sento male solo ad immaginare queste cose.
"O questo o se no ti tocca scegliere" dice Gavi.
Contemporaneamente sospiriamo disperati.
"Vedremo" diciamo in coro.
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besos mojados
Fanfiction"Scusate se vi disturbo, mio fratello si vergogna un po' ma vorrebbe un vostro autografo" ⚠️ la storia contiene scene spinte, potrebbero dare fastidio a qualcuno