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*passa più di una settimana*

Finalmente Pepi è tornato a giocare e oggi gioca contro il villareal.
Inutile dire che mi sto preparando per andare a vederlo e che ovviamente dovrò passare a prendere pure Leonor.
<Leo tra dieci minuti sono da te> le scrivo mentre finisco di truccarmi.
Spruzzo il profumo che mi regalò mamma un paio di settimane fa ed esco di casa.
Fortunatamente appena arrivo da Leonor la trovo fuori.
"Strano tu non abbia fatto ritardo"
"Si son sorpresa anch'io credimi"
Subito mettiamo in moto dato che prima arriviamo più tempo passiamo insieme ai rispettivi fidanzati.

Quando arriviamo chiedo a Leonor di chiamarmi Pedri dato che la dentro c'è una persona che non voglio proprio vedere e subito esce a passo svelto.
"Ciao amore"
"Ciao" dico per poi stampargli un bacio sulle labbra.
"Ansia?"
"Un po' ho paura di giocare male"
"Ancoraaaaaa" sbuffo io.
"Eh ma son tornato da due settimane invalido"
"Dai Pepi vai tranquillo"
Parliamo due minuti e poi decide dì andare in bagno e lasciarmi da sola.
In quei cinque minuti decide di venire da me Kounde e parlarmi di una festa che stava organizzando con tutta la squadra e chiedermi di aiutarlo a convincere Pedri di venire insieme a me dato che ci saranno tantissime altre persone.
"Non me ne ha parlato ma proverò a dirgli qualcosa" lo assicuro.
"Grazie mille Leila, ci tengo al fatto che ci siate tutti" dice per poi abbracciarmi.
E in quel esatto momento Pedri decide di uscire dal bagno.
Mentre Kounde rientra dagli altri, vedo come Pedri lo guarda in modo minaccioso.
"Che voleva?" chiede subito.
"Niente, ci ha invitato ad una festa. Perché non me l'hai detto?"
"Sai già perché e comunque perché cazzo te lo viene a dire a te? Se gli ho detto di no un motivo sicuramente ci sarà"
"Ma ha detto che ci tiene che siano presenti tutti quanti. Ma poi quella storia è acqua passata, è finita, se la dobbiamo tirare fuori ogni volta la situazione non migliorerà mai.
Ovviamente non lo voglio vedere quello schifo però ci saranno Gavi, Leonor, Ansu, Balde, sono nostri amici loro e se stiamo insieme cosa mai potrà succedere?"
Vedo i suoi occhi infuocarsi di rabbia, spero solo non si metta ad urlarmi addosso.
Fa un grande respiro per mantenere la calma e inizia a parlare a bassa voce avvicinandosi al mio orecchio.
"Leila te non so se hai capito la gravità della cosa, ti ha molestata cazzo, mo-le-sta-ta e te ora hai pure il coraggio di chiedermi di andare ad una festa con quei ragazzi la. Può succedere di tutto"
"Ma Pedri ma lo capisci che è finita, fi-ni-ta" lo imito alzando il tono.
"Una volta che iniziano non finiscono più" controbatte per poi lasciarmi la da sola.
Non lo seguo nemmeno, mi sa che tornerò a casa, mi è passata la voglia di rimanere qui.
Entro un secondo per avvisare Leonor che sarei tornata a casa e sotto lo sguardo di Pedri esco da quel posto.
"Leila" sento una voce maschile chiamarmi.
Mi giro e vedo Ansu.
"Dimmi"
"Cos'hai?"
"Abbiamo litigato"
Accenna un piccolo sorriso e apre le braccia.
Ne ho proprio bisogno ora, cosi mi avvicino e mi faccio stringere mentre cerco di non bagnargli la maglietta di lacrime.
"Ne vuoi parlare?"
Con lui si, è una persona così dolce, aperta sempre ad ascoltare ed aiutare.
Inizio a spiegare tutto mentre lui annuisce.
"Ci sta che lui non voglia che risucceda una roba del genere, ti ama ed è normale"
"Lo so Ansu, però io vengo perché ci siete voi, miei amici e poi vorrei comportarmi come se questa cosa non sia mai successa, solo così riusciremo tutti a dimenticarla"
"Capisco, dai dopo ci provo a parlare"
Dice asciugandomi le lacrime prendendo il mio viso tra le mani.
Dalla porta intravedo Pedri che ci osserva e mentre abbraccio per l'ultima volta Ansu mi giro a guardarlo.
"Grazie Ansu"
"Di nulla, però dai ora resta a vederla la partita"
"Non saprei"
"Non voglio insistere, ma mi farebbe piacere"
Ci penso due secondi e poi prendo la decisione di restare.
"Brava" esclama per poi tornare dentro.
Mentre i ragazzi se ne vanno Pedri non mi rivolge nemmeno uno sguardo.
Vado direttamente a sedermi assieme a Leonor che subito mi domanda se è successo qualcosa.
Lo spiego anche a lei e subito mi propone di parlare con Gavi e magari far si che sia lui a parlare con Pedri.
"Tranquilla, tanto chiariremo come le altre volte"
Dico non troppo convinta, ma con tanta speranza.

La partita è iniziata già da una ventina di minuti e Pedri non sta dando il meglio come fa di solito.
Infatti noto immediatamente come all'intervallo Xavi si avvicina a lui per dirgli qualcosa.

Pedri's pov:
La discussione prima della partita non ci voleva proprio, se Xavi viene a sapere che sto giocando così a causa di Leonor si incazza un sacco e ho paura di cos'altro potrebbe fare.
Suona il fischio dell'intervallo e subito mi chiama.
Con il cuore che batte all'impazzata corro verso di lui che subito mi dice:
"Non pensare alla ragazza, testa sulla partita"
Come non detto.
Dopo qualche minuto ritorno in campo e prima del fischio provo a cercare Leila nel suo solito posto ma non la trovo e la cosa mi preoccupa.
Appena sento il fischio mi sveglio dai miei pensieri e parto facendo il più possibile.
Arriva un momento di nostro contrattacco in cui ho io la palla e mentre sento le persone che urlano il mio nome, riconosco la sua che subito mi distrae e mi fa sbagliare il tiro.
Subito mi innervosisco ma non ho tempo di lamentarmi, devo giocare, questa partita non la dobbiamo perdere.
Mi ritrovo solo in difesa contro tre attaccanti, provo a togliere la palla ad uno di loro ma finisco per fare un fallo abbastanza grave.
L'arbitro corre da noi e vedendo le condizioni del calciatore decide subito di darmi un giallo, e devo ammettere che sono stato fortunato, era da rosso.
Mi allontano prima che possa dire parole sgradevoli e ricevere seriamente un rosso, ma dopo qualche minuto le parole sgradevoli iniziano a liberarsi automaticamente.
Xavi mi sta sostituendo.
"Dopo parliamo" mi dice l'allenatore con aria seria e minacciosa.

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