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*sera stessa*
È appena arrivata Leonor e di conseguenza è appena iniziato il nostro pre-serata.
Musica, trucchi e vestiti ovunque, in questo momento la situazione è peggio della camera di Pedri, ed è grave.
Dalla cassa esce il suono di una notifica, mi avrà scritto lui.
<Va che io e Gavi veniamo, però un po tardino vi passiamo a prendere o ci vediamo direttamente la>
<Per che ora passereste?>
<Per le 23>
Chiedo a Leonor.
"Ovviamente ci facciam passare a prendere almeno dopo non devi guidare tu e puoi bere"
Annuisco e rimetto lo sguardo sul cellulare.
<È un problema se ci passate a prendere?>
<Ma va, anzi è un piacere>
"Leonor per favore, abbiamo un'ora intera, non facciamo figure di merda alle 23 pronte"
"Si signora"
Arrivano le 22:50, io sono pronta devo solo mettere le scarpe e spruzzare il profumo mentre Leonor si sta ripassando la piastra per la millesima volta.
"Dai Leo però muoviti"
"Ho finito ho finito" dice staccando la piastra.
Ultimo check allo specchio, un paio di foto e corriamo a mettere le scarpe, due spruzzate di profumo e siamo pronte.
<Siam qua fuori>
<Arriviamo>
Usciamo e vedo Gavi uscire dalla macchina.
"Vuoi sederti te davanti?"
"No vai tranquillo stai te"
"No dai vai te" insiste salendo dietro.
"Va bene"
Leonor mi lancia un'occhiata di paura, avrà ansia nel stare dietro con Gavi.
Salgo e saluto l'autista con un bacio sulla guancia, vedo i due dietro che accennano un sorriso e iniziano a parlare tra di loro lasciandoci fuori dalla conversazione.
"Posso mettere la musica?"
"Si metti dal mio cellulare che è gia collegato"
dice passandomelo.
"Eh grazie me lo devi aprire"
"Si la password è..."
Me la dice lentamente tutta e finalmente si sblocca.
"Che carina la foto"
Ha come sfondo una foto di lui da piccolo e sua madre.
"Visto, già un figo da bambino"
Annuisco ed entro su spotify, controllo le sue playlist ma non c'è nulla che mi gasa quindi vado a cercare la mia che fortunatamente trovo subito.
"Brava che non metti cose deprimenti come il Pepi" dice Gavi facendo un applauso.
"Grazie grazie mille"

Dopo una ventina di minuti in macchina arriviamo.
Entrano i due ragazzi lasciandoci dietro, volevano chiedere un tavolo in privè.
Esce Gavi a chiamarci e insieme andiamo al tavolo.
È perfetto.
Gavi subito prende la bottiglia e fa per stapparla ma Pedri e Lenor con due mani sulla bottiglia lo fermano.
Li guarda confusi e lascia andare la bottiglia.
"La stapperà Leila" dice Pedri.
"Esatto oggi ha preso 30 all'esame" continua Leonor:
"Ah non sapevo, brava congratulazioni" dice il ragazzo rivolgendomi un sorriso.
Mi passano la bottiglia e con un po' di fatica faccio volare il tappo.
Si alzano tutti, faccio un sorso direttamente dalla bottiglia e poi verso nel bicchiere degli altri.
Passa il tempo e dal tavolo non ci muoviamo, stiam continuando a parlare, Leonor e Gavi si stanno conoscendo di più e sembra che si trovino bene a parlare tra di loro.
"Dai ragazzi andiamo a ballare la pista è piena" dice Lenor alzandosi.
"Sembriamo dei depressi" continua afferrando la mano di Gavi per farlo alzare.
Lui subito si alza, io lo seguo, ma Pedri rimane seduto.
"Dai Pepi alzati" dice Gavi.
Fa di no con la testa.
"Daiiii Pepino muoviti" insisto io.
E ci prova pure Lenor, ma lui sembra essere incollato alla sedia.
"Andate voi adesso ci provo io" dico mentre mi riavvicino a Pedri.
Faccio un occhiolino a Leonor, ho fatto apposta a dirgli di andare insieme, son sicura che ne sarà stra contenta.
"Pepi perché non vieni dai, ci divertiamo"
"No che imbarazzo"
"Ma va dai chi ti guarda, non ti nota nessuno"
Mi guarda strano e poi ripenso a ciò che ho detto, a volte mi dimentico che è un calciatore.
"No si forse ti noteranno ma fa niente, ti diverti" mi correggo io.
Insisto per cinque minuti di fila e finalmente cede.
Con un sorriso un po' disperato si alza e prendendolo per mano lo porto in pista.
Sta fermo a guardarmi, gli prendo le mani e gliele muovo un po' sperando inizi un pochetto a ballare e dopo un po' si lascia andare.
Stranamente nessuno si è avvicinato a chiedere foto, probabilmente con tutte queste luci e questa gente non l'ha visto nessuno. Il fatto che non sia arrivato nessuno mi rende felice, ci stiam godendo la serata senza essere infastiditi.
"Ora basta" dice al mio orecchio.
"Va bene va bene"
Ritorniamo al tavolo e quando faccio per sedermi lui mi ferma.
Mi afferra la mano per avvicinarmi a lui e con due mani mi abbassa il vestito.
"Grazie" dico per poi stampargli un bacio sulla guancia che finisce però sulla fine del labbro.
"Nulla"
Ci sediamo e continuiamo a parlare.
"Gli altri due dove saranno finiti?"
"Conoscendo Leonor se lo sarà portato dietro al bancone per bere oppure staranno ballando"
Annuisce e accenna un sorriso.
"Perché sto sorriso?"
"Perché Gavi mi aveva detto che pensava che Leonor fosse bella e ci voleva provare quindi chissà, magari staranno facendo altro"
"No Leonor la conosco, non lo conosce, non andrebbe oltre al bacio"
"Credo nemmeno Gavi"
Parliamo un pochetto di loro e da lontano li vediamo ballare assieme.
"Si stanno per baciare" dico picchiettando la sua spalla.
"Oddio lo stan facendo" esclama lui girandosi a guardarmi incredulo.
Entrambi sorpresi ridacchiamo felici per loro.
"Beato lui"
Lo guardo malissimo, in che senso beato lui?
"No no, non pensare male" si difende subito lui.
"Cosa dovrei pensare?"
"Nel senso, lui ha ricevuto subito un bacio, io no"
Ridacchio e torno subito seria.
"Stai dicendo che ti sto facendo aspettare troppo?"
Annuisce e lentamente si avvicina.
Sorrido e si avvicina ancora di più andando finalmente ad unire le nostre labbra nel bacio a quanto pare più atteso, e devo ammettere non solo da parte sua.
Lentamente iniziano ad intrecciarsi le nostre lingue trasformando il bacio in pura passione.
Ci stacchiamo facendo entrambi un sospiro e subito gli ristampo un piccolo bacio sulle labbra.
Lo guardo un secondo e scoppio a ridere.
"Son sporco di rossetto?" chiede subito preoccupato. Presa dalle risate annuisco e basta.
"Puliscimi"
Continuo a ridere senza ascoltarlo, ma poi mi da un colpetto sul braccio e ripete di pulirlo.
Lo guardo e prendo il suo viso tra le mani, gli ristampo un bacio sulle labbra.
"Pulitissimo"
Adesso ride insieme a me.
"Se non mi devi pulire allora"
Mi ribacia mettendoci la stessa passione di prima, vorrei durasse all'infinito questo momento, ma veniamo interrotti dalla presenza dei nostri due amici.
Subito ci stacchiamo e appena vedono Pedri scoppiano a ridere.
"Hai più rossetto tu che lei" ride Gavi.
"Stai zitto"
Pedri si alza e prendendomi per mano mi trascina in bagno.
Prende della carta e la bagna e poi me lo da.
"Ma a sto punto fallo te" gli dico restituendogli il pezzo di carta.
"L'hai fatto te il danno" controbatte.
"Hai ragione"
Lo pulisco e torniamo al tavolo per continuare la serata con i nostri amici.

Finalmente è scattato il bacio🥳

besos mojadosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora