capitolo 35

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Il giorno dopo

Pov's Kaneko

Shinobu non era ancora tornata dalla sua missione, me l'aveva riferito con il suo corvo, Aoi gli aveva evidentemente detto che la stavamo cercando. Io stavo meglio rispetto a ieri, solo che ero giù di morale perché Kyojuro non era ancora tornato e sentivo la sua mancanza, mi aveva mandato il suo corvo ad avvisarmi che stava bene e che tra poco sarebbe ritornato a casa. In questo momento ero sul divano di casa mia che stavo disegnando qualcosa a caso tanto per passare il tempo, praticamente il disegno era di un albero di ciliegio in fiore con sotto delle persone che lo ammiravano, nulla di che insomma.  

Mentre stavo colorando con la matita grigia, perché non avevo voglia di cercare i colori, un tonfo interruppe questo rigoroso silenzio. Mi girai verso la direzione de rumore per vedere che cosa fosse successo, all'inizio non vidi niente ma poi abbassai lo sguardo, un libro a terra. Che strana famigliarità questa situazione, proprio come tutta sta storia con sto coso è partita. Sbuffai e mi alzai dal divano per andare a raccoglierlo, lo presi e feci per rimetterlo a posto quando sentii una strana sensazione attraversarmi. Notai che il libro nella mia mano stava cercando di aprirsi quindi lo presi anche con l'altra, e lo aprii.

Le pagine cominciarono a girare a caso come se fosse maledetto, non che non lo sia, appena smise di girare si fermò in una pagina su cui c'era scritto "muori", appena la lessi accadde come a rallentatore. Una mano uscì dal libro e mi prese al collo scaraventandomi sul muro facendomi sbattere la testa contro un quadro spargendo i cocci del vetro sul pavimento, penso dio avere alcuni cocci conficcati nella testa. Appena riaprii gli occhi non riuscii a vedere niente perché avevo la vista sfocata causata dal colpo, non feci nemmeno in tempo a riprendermi che fui sbalzata di nuovo ma sta volta ina Giardino rompendo perfino la porta, mi lanciò contro un albero dove battei nuovamente la testa. Cercai di rialzarmi con le mie forse e di mettermi sui gomiti per vedere meglio chi, o cosa mi aveva attaccato.  Appena la mia vista decise di collaborare riuscì a vedere  il mio aggressore, spalancai gli occhi perché non ci credevo. Il mio aggressore era Taikan Yamazaki, mio nonno.

Non feci in tempo a dire qualcosa che una voce urlò il mio nome da lontano, era Kyojuto con affianco Shinobu, devono essere appena tornati Il biondo mi stava guardando con una faccia che  andava da preoccupato e sconvolto e lo stesso valeva per la ragazza al suo fianco. Riportai l'attenzione su Taikan che aveva sfoderato la sua katana, ma la mia domanda in tutto ciò è, non era morto? -Ma che cazzo...- riesco a dire ma lui sembra non badarmi. Mi rimetto in piedi, un po' traballante ma ero in piedi -Tu non eri morto?!- riesco a dare voce ai miei dubbi,  -Si, dovrei essere morto infatti.- cominciò a parlare, la sua voce non era come me la ricordavo, era più cupa e fredda. -Ma vedi io non sono mai morto come credevate tutti, ero semplicemente all'interno del tuo libro che aspettavo il mio successore per prendermi il suo potere, tuo padre cioè mio figlio sapevo già che non era adatto a questo ruolo per cui sei nata tu. Non so se mi sto spiegando bene, in poche parole mi sono nascosto per tutti questi anni all'interno del tuo libro per istruirti e per farti diventare Pilastro, solamente perché tu mi servivi per rinascere e diventare più potente, perfino dei demoni di grado maggiore.- concluse, lo guardai scioccata. 

Detto sinceramente ho capito solo che voleva usarmi per diventare più forte ma non ho capito se fosse ancora vivo oppure no, ma presumo che se volesse usarmi prima mi deve uccidere. Appena realizzai ciò guardai in velocità Kyojuro e gli feci capire con le mani che mi mancasse la katana, lui sembrò risvegliarsi dal suo stato di shock e corse dentro casa con Shinobu che lo seguiva. Tornai a guardare il mio avversario che si stava preparando per colpirmi con un altro colpo molto forte, si metteva nelle mie stesse posizioni solo che io ero meglio a prescindere -Non sarebbe più leale se anche io- venni fermata bruscamente che cominciò ad attaccarmi, per il momento potevo solo schivare i suoi colpi. Provò ad infilarmi la spalla destra con la sua katana ma prontamente schivai il colpo rotolando dalla parte opposta,  mentre mio nonno stava tirando fuori la sua spada che si è incastrata nel tronco dell'albero guardai verso casa mia e vidi Kyojuro uscire con la mia katana all'interno della fodera, me la lanciò e cominciò a tirare fuori la sua per combattere insieme a me. Non volevo, se qualcuno si fosse messo in mezzo presumo che Taikan lo ammazzerebbe senza esitare, lo guardai con gli occhi spalancati mentre mi legavo alla vita la fodera, gli mimai con la bocca un "non farlo" e per fortuna sembrò capire anche se all'inizio era riluttante ad ascoltarmi. 

Appena lui si liberò dall'alberò sfoderai la mia spada e cominciammo a combattere a duello. 

Pov's Rengoku

Ero davvero preoccupato per Kaneko, mi aveva detto di non intervenire ma volevo assolutamente aiutarla, ma se mi ha detto di non farlo ci sarà un motivo. Io mi fido di lei.

Arrivò al mio fianco anche Shinobu che mi chiese -Che cosa facciamo?- mentre stavamo guardando la scena, gli risposi che non ne avevo idea e che mi ha detto di non intervenire. -Io non me ne starò con le mani in mano mentre una mia amica viene ammazzata.- disse cominciando a sfoderare la sua katana, stavo prendendo anche la mia quando rialzai gli occhi e non vidi più nessuno dei due -Ma...dove sono andati?- domando, anche la ragazza si gira verso il luogo dove prima stavano combattendo e poi gira lo sguardo verso la recinzione rotta -Sono nel bosco, non li abbiamo sentiti rompere la recinzione...- dice scioccata.

Ci riguardiamo un attimo e poi prendiamo a correre verso la loro direzione. Una volta inoltrati nel fitto bosco cominciava ad innalzarsi una nebbiolina nera che non ci permetteva di vedere bene dove stessimo mettendo i piedi, quando arrivammo nel punto in cui la nebbia si faceva più fitta li ritrovammo. Erano in un piccolo spazio all'interno di quest'ammasso di alberi, Kaneko perdeva sangue dalla bocca e aveva numerosi graffi mentre quel vecchio anche lui dai capelli bianchi sembrava non essersi fatto nulla. Provai ad entrare ma la nebbia mi bloccava, era come se fosse la loro aura, non so bene come spiegarlo ma sembrava una specie di barriera, non avevo mai visto niente di simile. Anche Shinobu provò ad entrare ma non ci riuscì nemmeno lei, tutto ciò non sembrava un muro ma era una nebbia che ci entravi per quasi un centimetro e poi ti bloccavi. E se fosse una loro abilità?

Riportai l'attenzione sulla mia ragazza, sembrava sfinita ed io non sapevo cosa fare per rendermi utile. Dopo un po' sembro notarmi e dai suoi occhi potevo notare che mi stessero pregando di andarmene, feci di no con la testa e riprovai a spingermi in avanti contro la nebbia ma ancora niente. Lei non si lasciò scappare questo dettaglio e fece una faccia sorpresa per poi parare un altro colpo con la sua spada. -Proviamo a raggiare questo coso.- disse all'improvviso Shinobu ed io annuii, cominciammo a girare attorno a questa barriera sperando di trovare un varco per poter entrare, ma niente.

Pov's Kaneko

Ormai ero allo stremo, non so proprio come uccidere questo stronzo. Tutto ciò è un casino e voglio che finisca il prima possibile, faccio perfino fatica ad utilizzare qualche mio kata sia per la velocità dei suoi colpi che molto probabilmente lui li conosce molto meglio di me. Ma non conosce quelli che io stessa ho creato, posso usare questo dettaglio a mio vantaggio.

Tutti questi pensieri continuavano a percorrermi in mente mentre combattevo, o più che combattere paravo i colpi fin quando non ne ricevetti uno da dietro che mi prese appieno lo stomaco. Appena tolse la Katana sentii l'urlo dei miei due amici che in tutti  i modi stavano cercando di entrare per aiutarmi, caddi a terra in ginocchio per poi cadere distesa sul pavimento. Sentivo tutto intorno a me ovattato fin quando non ricevetti un altra pugnalata ma sta volta allo stomaco.

All'improvviso mi torno in mente il dipinto del santuario di famiglia, della donna nella pozza di sangue con una katana conficcata nel torace e l'ombra nera che stava per toglierla. Quella donna ero io mentre Taikan l'ombra! Quindi tutto ciò era già stato predetto? Ma da chi?

Quindi quell'essere nei dipinti chi era? Ero io? Avevo troppe domande e troppo poco tempo per darmi delle risposte. 

Proprio mentre stavo per chiudere gli occhi senti qualcosa cadere accanto a me su terreno ma non riuscii a capire di che cosa si trattasse.

Il pilastro delle tenebre🌑|Rengoku Kyojuro x OC|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora