capitolo 36

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Pov's Rengoku

Insieme a Shinobu stavamo provando tutti i modi per entrare ma senza alcun risultato, non lo avrei mai ammesso ma dai miei occhi stavano iniziando a fuori uscire alcune lacrime. Erano lacrime di paura. Paura di perderla.

La mia paura si tramutò in realtà quando all'improvviso scese il silenzio, mi girai con la testa dove stava combattendo un attimo prima e la vidi, c'era una copia di Taikan dietro di lei con la sua spada conficcata nel suo torace. Appena la tolse urlai. Mi spiaccicai contro la parete battendo i pugni su di essa tentando di scalfirla, la vidi cadere a terra per poi riessere conficcata sta volta allo stomaco, il mio cuore a questa scena aveva smesso di battere. Non ci credo che mi stesse per abbandonare, lei è già sopravvissuta ad una ferita del genere lo farà anche una seconda volta.

Non so se era istinto o cosa ma presi la mia spada e tentai di lanciargliela prima che questo tipo la finisse completamente, forse per via della lama o della sua debolezza per la perdita di sangue la barriera sembrò cedere un momento e così riuscì a mandarle la mia spada siccome la sua era stata piegata brutalmente. Appena la mia spada cadde accanto alla sua testa rimasi col fiato sospeso, non poteva finire così, non poteva arrendersi! -Kaneko!- urlai in preda alla disperazione, per un momento vidi la sua mano muoversi di poco e poi successe, Kaneko sparì.

Pov's Kaneko

Non riesco a capire, dovrei essere morta ormai ma il mio corpo è come se non volesse arrendersi, mi ricordo che qualcosa è caduto al mio fianco, provo a muovere leggermente la mano tentando di prenderlo ma non ne ho le forze. Riportai la mano a terra, forse avrei solamente dovuto accettare che per la prima volta avevo perso un vero e proprio duello, Ma una voce dentro di me continuava a dirmi di non arrendermi e di rialzarmi e combattere ancora, ma non ce la facevo.

-Lasciami prendere il sopravvento.- disse una voce dentro di me, non so come ma aprii gli occhi per ritrovarmi nel solito posto che sognavo di notte, un luogo tutto nero con il pavimento ricoperto d'acqua. -Lasciami prendere il sopravvento.- ripeté quella voce, mi guardai intorno ma non vidi nulla -Chi sei?- domandai continuando ad esplorare il luogo in cerca di qualcosa, solo che non c'era proprio nulla. -Io sono te, e tu sei me.- rispose -Sei tu sei me da dove mi esce tutta  sta parte filosofica?- domandai ironicamente ma non ricevetti risposta, come immaginavo...

Sbuffai e gli chiesi -Quindi tu vorresti prendere il controllo di me? Ma non so nemmeno chi sei o cosa sei come potrei mai farti fare una cosa del genere?!- -Perché tu vuoi uccidere Taikan Yamazaki.- mi disse, feci una faccia confusa anche se non so se mi potesse vedere -Vuoi ucciderlo anche tu per caso?- -Ti ripeto, io sono te. Quindi si voglio ucciderlo ma solo perché tu lo vuoi.- mi rispose. Ero stanca di tutte ste parole dette da qualcuno che non potevo vedere -Almeno fatti vedere.- diedi voce ai miei pensieri e appena riabbassai lo sguardo la vidi. Era la ragazza del dipinto.

Era proprio identica, aveva i caratteristici lunghi capelli bianchi come gli occhi, che erano tre e senza pupille , inoltre aveva anche  quattro braccia. Indossava degli abiti tipici giapponesi blu solo che erano completamente strappati, come se avesse combattuto, la stoffa rimaneva sul petto che glielo fasciava completamente mentre per il bacino quella sottospecie di kimono scendeva come una gonna, sembrava quasi una persona come dire, selvaggia. Alzando gli occhi notai anche che portasse una collana con una mezza luna sul petto , sembrava un specie di dea ma di solito gli idei sono tutti con i vestiti in ottime condizioni, non so identificare bene cosa sia lei.

-Mi riconosci?- disse interrompendo il silenzio, feci di si con la testa e lei continuò -Sono la donna del dipinto che hai visto come puoi vedere, ma come ho detto prima io sono te. Questa è la vera forma di un pilastro delle tenebre, tuo nonno non è riuscito a raggiungerla, intrappolandosi dentro quel libro perché ha sbagliato una sorta di rituale per sbloccare la forma. Per questo vuole te, perché tu puoi diventare come me.- disse l'ultima frase indicandosi. Rimasi a bocca aperta per questa scoperta -Quindi, mi lasci prendere il controllo ora?- mi domando alla fine.

Ci pensai un attimo, non so se avevo altra scelta. Presi un respiro profondo e risposi.

Pov's Rengoku

Rimasi scioccato, dove era finita? Guardai intorno ma non la vidi, fino a quando non notai Taikan girarsi e guardare in una determinata direzione, mi spostai meglio ed è li che finalmente vidi qualcosa. Più precisamente la vidi. Non sembrava nemmeno lei, ma io ero sicuro che quella persona si trattasse di Kaneko. Era surreale e sicuramente qualcun altro non la riconoscerebbe, ma io si, nonostante potesse sembrare un demone in questa forma resta sempre magnifica ai miei occhi. Mentre i due si fissavano con aria di sfida notai che Kaneko avesse in mano la mia katana, riportai lo sguardo sui suoi occhi e notai che mi stesso guardando, mi fece un piccolo sorriso strafottente e poi risparì.

Vidi Taikan subire un colpo veramente potente allo stomaco che lo fece cadere a terra, era stata lei ad attaccarlo, era diventata incredibilmente veloce. Non lo fece nemmeno rialzare che cominciò ad attaccarlo ripetutamente come aveva fatto lui prima.

Però non capisco, prima era sul punto di morte ora come cavolo è diventata tutto ciò? Forse è qualcosa legato alla sau respirazione comunque dopo gli avrei chiesto.

Pov's Kaneko

Stavo attaccando senza sosta Taikan, anzi a dire il vero non controllavo nemmeno i movimenti che facevo, perché molto probabilmente li sta compiendo la mia specie di alter-ego. Forse unendomi a lei avevo anche più probabilità di riuscire ad ucciderlo, però solo lei sapeva come fare.
Usare la spada di Kyoju era strano, sentivo tanto che non era la mia perché mi trasmetteva un energia diversa, sentivo il sangue bruciare come se avesse preso fuoco.
Sentendo questa nuova sensazione mi venne in mente un'idea, provai a dirla pensando al mio alter-ego sperando mi sentisse.
-E se unissimo la nostra respirazione delle tenebre con quella delle fiamme?- domandai, aspettai un po' attendendo la risposta che non tardò ad arrivare-Ma sei scema? Non l'hai mai utilizzata e vuoi provarci ora in un combattimento di vitale importanza?- mi domandò, risposi sicura di me che tentar non nuoce, ce magari si nuoce però non mi importava.
-E come pensi di fare sentiamo.- -La spada sento che mi sta trasmettendo un'energia strana, nuova. È la spada di Rengoku nonché Pilastro delle fiamme, potremo usare questo a nostro vantaggio.- le dissi, penso ci pensò su per poi di rispondermi che potevamo provare solo che dovevo farlo io ridandomi il controllo.
-Va bene, ce la posso fare.- dissi, non mi rispose ma capii che mi aveva sentito quando ripresi a controllare io i miei arti, mi fermai di colpo e cominciai a concentrarmi, non avevo molto tempo quindi dovevo muovermi.

Presi alcuni respiri profondamente per concentrarmi, questo sarà come secondo kata della lama posseduta solo che ci unisco le fiamme. Misi la spada sopra la mia spalla e mi concentrai, cercai di assorbire l'energia che cuori usciva dalla katana del ragazzo mischiandola con la mia. -Secondo kata, variante: lama posseduta.- sussurrai, improvvisamente la tipica aura grigia che di solito circondava la spada venne sostituita da una rossa, si sentivamo comunque le anime urlare come prima. I miei occhi questa volta al posto di neri erano di un rosso scarlatto, anch'essi senza pupilla, potevi perderti dentro nell'abisso dei miei occhi, come facevo a saperlo? Lo sentivo. Sentivo che ero diventata estremamente potente anche cin le fiamme i Kyojuro in circolo.

Taikan davanti a me mi guardava a estasiato -Finalmente...- disse, non risposi a parole ma con la lama. Questa battaglia è la più dura che avessi mai fatto ma grazie alla variazione del mio kata stavo riuscendo a fargli molti più danni di prima, arrivai perfino al punto in cui gli tagliai una mano ma a lui sembrò non importare. Era completamente impazzito, la voglia di potere lo aveva distrutto, ma di certo non avrei provato pietà per un'essere come lui.

Esegui il kata che mi permette di sdoppiarmi e gli arrivai da dietro, con una mossa veloce e decisa gli tagliai la testa rilasciando anche un urlo liberatorio, ce l'ho fatta. Appena la mia spada passò da parte a parte del suo collo persi l'equilibrio per la stanchezza e caddi a terra, mi alzai solo col busto per vedere se fosse effettivamente morto, e grazie a dio le mie preghiere furono ascoltate.

Vidi il suo corpo che cominciava a sgretolarsi anche se non era un demone, dopotutto non ho capito che cazzo era ma questi sono dettagli, l'importante è che ora sia morto. Riportai la testa a terra, sentivo che stavo lentamente perdendo le forze perché molto probabilmente il mio alter-ego mi aveva mollata, però non mi importava, finalmente avrei potuto riposare.

Il pilastro delle tenebre🌑|Rengoku Kyojuro x OC|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora