Kaneko Maeda, primo pilastro delle tenebre dopo parecchi anni dall'ultima apparizione del primo pilastro.
Dopo la cerimonia di presentazione agli altri, Kaneko, comincerà a conoscere i suoi colleghi ed è proprio con uno di loro che ci sarà un sentim...
Correvo, correvo e correvo molto veloce, praticamente nessuno dei gradi più bassi riuscirebbe a starmi dietro neanche se fosse bel allenato. Correvo perché avevo avvertito la presenza di un demone all'interno del bosco, da come riesco a percepirlo non mi sembra abbastanza forte ma non sarà sicuramente una delle dodici lune calanti, lo sento.
Arrivo nel punto in cui dovrebbe esserci, una specie di piazzola senza alberi e lui era li al centro di essa, prendo la mia katana e vado verso di lui senza che mi sentisse per tagliarli la testa. Ma appena la mia lama si appoggia sul suo collo lui sparisce facendomi quasi cadere atterra ma con una capriola mi rimisi in piedi e guardai davanti a me, il demone é nella stessa posizione di prima solo più lontano, non sembra così tanto banale, quasi nessuno riesce a scappare dalla mia velocità penso che abbia mangiato almeno una quarantina di persone.
-É tutto qui quello che sai fare? Sei solo una ragazzina presuntuosa.-disse il demone, alzai gli occhi al cielo e dissi -Non mi interessano i tuoi insulti. Vediamola di finirla qui e subito.- Mi metto in posizione per eseguire il primo kata, semplice ed efficace per ucciderlo. -Primo kata: buio assoluto.- la funzione di questo kata ha la funzione di accecare l'avversario in modo che non posso schivare l'imminente attacco.
Tutto intorno a me diventa buio tranne il demone, riesco a vederlo benissimo e appena ho visto il filo d'apertura ho subito tagliato la testa. Il buio intorno a me scompare e la testa del demone cade a terra insieme al suo corpo, -Ma tu chi diavolo sei?!- domanda abbastanza scioccato, rinfilo la katana nella sua fodera e rialzo la testa per vedere la sua in lontananza -Mi chiamo Kaneko Maeda.- dico -Si era ovvio, ho sentito parlare di te.- sul mio viso spunta un sorrisetto ironico -Ah ma davvero?- domando ma tanto ormai si era totalmente carbonizzato. Stavo per riprendere la mia strada magari verso un villaggio alla ricerca di un posto dove passare la notte.
Mentre stavo camminando un corvo comincio a volare sopra la mia testa mentre strillava ripetutamente -Lettera per Kaneko! Lettera per Kaneko!-per poi atterrare sulla mia spalla dandomi una lettera con sopra un timbro particolare, mi sembra di averlo già visto. Apro la busta ed estraggo il foglio di carta e comincio a leggero.
Cara Kaneko Maeda, volevo comunicarle che é richiesta la sua presenza alla Villa della Farfalle per la riunione importante di dopodomani. Gradiremo la sua presenza se é disponibile. Cordiali saluti.
Capofamiglia
Rimisi la lettera all'interno della busta, chissà di che riunione si tratti per avere la mia presenza, di solito le riunioni con il Capofamiglia é richiesta la presenza di tutti i pilastri, ma io non sono un pilastro. Inserisco la busta all'interno della mia divisa e comincio a correre quasi come se fossi un tutt'una con l'aria, saltavo tutte le radici, rocce o anche cespugli, é una sensazione bellissima. L'aria che respiravo mi pizzicava le narici siccome siamo a gennaio e fa molto freddo.
Dopo all'incirca tre ore di corsa senza mai fermarmi arrivai in un villaggio dove avrei alloggiato siccome ormai é sera inoltrata. Trovai una locanda dove mi diedero da mangiare e un luogo dove riposare. Dopo mangiato andai nella mia stanza e mi feci una doccia calda per poi indossare un kimono bianco a righe e mettermi dentro il futon per dormire.
Il giorno seguente salutai i proprietari della locanda ringraziandolo e ripresi a correre, correre per me era come fare un tranquilla passeggiata nel bosco, dovrei arrivare tra un paio d'ore se non ci dovrebbero essere inconvenienti durante il tragitto. Come previsto ho dovuto aiutare qualche anziana signora o dei ragazzini di alcuni villaggi vicini. Arrivai dopo tre ore ma non mi dispiacque aiutarli infondo ero anche in anticipo di un giorno.
Entrai nel giardino della villa e come immaginavo non c'è nessuno ad attendermi, mi guardai intorno e devo dire che é un giardino meraviglioso, ci sono vari tipo di piante ognuna più bella dell'altra. C'è anche un tenero laghetto e presumo che dentro ci siano anche dei pesci, non penso che sia l'unico laghetto dopotutto questo giardino é enorme come la villa al suo interno. -Buongiorno signorina Maeda.- disse una voce davanti a me, puntai lo sguardo verso esse e trovai una ragazzina dai capelli neri come la pece e gli occhi di un blu stupendo. -B-buongiorno.- dico leggermente imbarazzata perché mi aveva preso alla sprovvista -Io sono Iku, é un piacere conoscerla signorina Maedo, la prego mi segua le farò vedere dove alloggerà per sta sera.- annuisco alle sue parole e comincio a seguirla fini ad arrivare davanti all'entrata di un'altra villa.
Entrammo all'interno e Iku mi condusse verso la mia stanza e mi disse anche dove si trovava la cucina e che la cena sarebbe stata verso le 19:30, la ringrazia con un piccolo inchino e lei mi lasciò da sola nella mia stanza. Slaccia la cintura con attaccata la fodera della katana con la katana all'interno e l'appoggiai sopra un mobile per poi togliermi il mio haori nero con svariati ricami d'oro con all'interno delle piume anch'esse nere.
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(Intendo l'haori di questa immagine.)
Appoggia anche il capo d'abbigliamento sopra il mobile per poi dirigermi il bagno per farmi un'altra doccia, dovevo essere presentabile in via della riunione di domani. Ma chi altro ci sarà? I pilastri magari? Continuo a chiedermi del perché fosse richiesta la mia presenza.
Aprì il getto d'acqua calda e cominciai a togliermi la divisa appoggiandola su una sedia posta accanto al lavello, entrai in doccia e l'acqua comincio a scorrermi addosso, adoro fare docce lunghe specialmente calde. Sono stata dentro la doccia per almeno una mezz'oretta e appena uscita mi misi un asciugamano e andai in camera dove trovai un altro kimono bianco posto sopra il letto. Deve averlo portato Iku mentre ero in doccia, però che originalità sul colore, davvero. Pensai. Me lo misi e andai giù a cenare da sola, poiché Iku aveva detto che aveva già cenato e poi aveva altre faccende da sbrigare. Dopo cena tornai in camera dopo esser passata nel soggiorno per prendermi un libro da leggere, non ci misi molto a finirlo oltre a correre veloce riesco anche a leggere velocemente.
Appoggio il libro sopra il comodino affianco e spengo la luce per poi girarmi su un fianco abbandonandomi nel mondo dei sogni.
