capitolo 21

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Il giorno dopo

Pov's Kaneko

Oggi siccome non potevo granché per via del braccio fasciato passai la mattinata interamente con Kyojuro al giardino a rilassarci, io seduta a gambe incrociate affianco a lui con la testa sulla sua spalla mentre guardavamo il laghetto chiacchierando.
Pranzammo anche insieme a casa mia poi lui dovette andare per una missione insieme ad Uzui quindi io passai un paio di ore a poltrire sul divano, mi meritavo un po' di riposo no?
Il mio duro riposo venne interrotto bruscamente dalla porta di entrata che andò a sbattere e da un urlo -Kaneko dove sei?!- riconobbi immediatamente di chi era la voce, Sanemi. Chi se non lui? Penso sia l'unico che urla.
-Sono in sala.- dico svogliatamente non degnandomi nemmeno di alzarmi, lo sento entrare nella stanza e alzo la mano per farmi vedere siccome ero sul divano e lo schiena mi copriva.

-Che ce?- gli dico appena arriva davanti -Che hai fatto al braccio?- non mi risponde alla mia domanda -Missione.- rispondo solo e lui annuisce capendo. -Comunque perché se qui?- ridomando -Volevo allenarmi ma vedo che non puoi.- che bello quando parla in modo calmo senza urlare e senza quel suo sguardo da pazzo maniaco.
-Anche se fossi stata senza un braccio fasciato oggi avevo voglia di poltrire.- gli rispondo portandomi il braccio sano sopra gli occhi e lo sento sbuffare -Ma da quando poltrisci?- mi dimanda ed io ridacchio -Ehi! Sono un essere umano anche io e come tutti poltrisco, raramente, ma poltrisco.- entrambi ridiamo alle mie parole.

Finalmente mi alzo col busto cercando di mettermi seduta sul divano, con una lentezza incredibile feci tutto ciò, diedi due pacche al divano invitandolo a sedersi cosa che fece.
-Stai un po' qua anche tu, sempre ad allenarti stai, poltrisci insieme a me!- dico le ultime parole con fare teatrale e scoppio a ridere. Non ho bevuto niente di strano e nemmeno preso sostanze strane per essere così oggi, o almeno penso...
Forse qualche effetto strano dei medicinali di Shinobu, bah poco importa, mi sento più rilassata degli altri giorno e tutto ciò mi piace.

-Ma ti sei fumata qualcosa?- mi domanda leggermente preoccupato ed io sorrisi -Medicina per le ossa.- dico solo d lui capisce ciò che intendo, avrà provato anche lui sulla sua pelle le medicine della farfalla. -Shinobu dovrebbe migliorare i suoi intrugli , senza che le persone debbano essere fatte per guarire.- dice sarcasticamente -Ma io non sono fatta!- mi lamento e lui sbuffa alzandosi.
-Meglio se ti vai a riposare, dai che ti accompagno in camera.- dice mettendomi un braccio attorno al fianco e portando il mio braccio sulle sue spalle per sostenermi.
Per poco non cadevo dalla scale, mi girava davvero tanto la testa, una volta arrivati in camera mi disse di dormire un po' e che lui sarebbe andato a parlare personalmente con Shinobu.

Mi distesi sul letto a pancia in su e guardai il soffitto per alcuni minuti per poi addormentarmi.

Nel sogno

Apro gli occhi di scatto, sembra essere passato un secondo da quando gli ho chiusi, ma ci avrò messo un po' ad addormentarmi.
Mi trovavo distesa a stella marina su un campo verde che sembrava infinito, il cielo era limpido, solo due nuvole c'erano.
Alzai una mano verso il cielo come se volessi toccarle ma poi la ributtai di peso atterra, riuscivo a sentire anche la morbidezza dell'erba come se fossi li realmente.
Mi alzai con busto e mi misi a sedere, girai la testa prima a destra e poi a sinistra, per guardare intorno, prima mentre mi alzavo ho notato che non ho nemmeno la fasciatura.

Appena riportai lo sguardo in avanti persi un battito del mio cuore ritrovandomi una strana figura davanti al mio viso. Aveva i capelli bianchi abbastanza disordinati lunghi quasi fino alle spalle, la carnagione molto pallida da sembrare quasi di porcellana, e gli occhi...
Non aveva due semplici occhi, aveva tre occhi tutti blu con delle sfumature viola, tutta la pupilla era colorata. Mi scrutava in rigoroso silenzio per poi alzare la sua mano destra verso la mia guancia prendendo ad accarezzarla. Questa figura aveva qualcosa di familiare, mi assomigliava...
Poi all'improvviso qualcosa la prese da dietro e la trascinò di scatto via da me, la ragazza urlò in modo agghiacciante che mi venne la pelle d'oca.

Nel frattempo il cielo si era fatto scuro come se si fosse fatta notte, ma in realtà il cielo era solo ricoperto da fitte nuvole. Mi alzai di scatto e cominciai a correre in giro, mi stavo iniziando a preoccupare, chi era quella? E perché mi fissava intensamente? E chi diavolo l'ha trascinata via?!
Continuavo a farmi molte domande per il panico ma non avevo nessuna risposta.
Mentre correvo mi guardavo anche indietro per vedere se qualcuno o qualcosa mi inseguisse, per fortuna mi fermai prima di cadere in un lago, ma da dove era spuntato?
Mi piegai sulle ginocchia per riprendere fiato, ma appena riaprì gli occhi la stessa figura di poco fa apparve come riflesso nell'acqua di scatto mi prese e mi ci buttò dentro.
Il lago era profondissimo, questo sono è tremendamente reale che perfino non riesco a respirare come se fossi veramente sott'acqua, non riuscivo a muovere nemmeno un solo muscolo, stavo sprofondando e non potevo fare nulla.

Non riuscivo nemmeno a svegliarmi ero come in una specie di paralisi.
Stavo iniziando a soffocare, mi stava entrando l'acqua dentro e non sapevo cosa fare, mi stavo agitando tantissimo.

Fine sogno

Mi risvegliai di colpo vomitando accanto al letto, stranamente vomitai solo acqua e la cosa mi destabilizzò un po, non è una cosa di tutti i giorni fare un sogno dove anneghi per poi vomitare acqua nella realtà. Che mi sta succedendo?
Tossi anche due o tre volte per buttare fuori l'acqua rimanente.
Non so che fare perché non sto nemmeno capendo che succede, con chi dovrei parlarne?
Mi alzo e vado verso la finestra per prendere un po' d'aria, mi passo una mano sul viso cercando di pensare a qualcos'altro. Mi era passato l'effetto delle medicine ora non sembro più strafatta.

Mentre guardavo fuori pensai al fatto che domani sarebbe stato il mio compleanno e che non ero psicologicamente pronta a quello che avrebbero fatto le ragazze, sicuramente Mitsuri si trascinerà dietro il povero Obanai. All'improvviso la porta della camera si spalanca, mi giro di scatto e vedo che è stata Shinobu con una scatoletta arancione in mano, -Oh no no no no!- urlo schiacciandomi contro il muro -Mi dispiace ma devi prenderle.- dice riferendosi alle medicine avvicinandosi lentamente come nei libri horror che leggo io, e poi Sanemi non dovrebbe avergli detto qualcosa riguardo a queste fottute pastiglie?!
-Dai proprio ora? Non sembro più srafatta!-
-Preferisci una guarigione più lunga e stressante visto che non ti puoi allenare o una breve in modo che puoi riprendere con la tua vita di sempre?- mi domanda, ci penso seriamente per un attimo e poi rispondo che è meglio una guarigione breve -Ecco.- dice tirando fuori dalla scatola due pastiglie per darmele in mano.
Le butto giù solamente con un po' di saliva, tanto ormai sono abituata a prenderle con tutte le volte che finisco nel lettino dell'infermeria.

Mentre stava uscendo dalla camera tutta felice punta per caso l'occhio dove avevo vomitato e fa una faccia stranita -Perché è bagnato?- mi domanda tornando seria.
Dopo aver sbuffato abbassando il capo cominciai a dirle cosa mi era successo.
-Dio mio, ma che diavolo succede?- mi domanda scioccata ed io scrollo le spalle -Non lo so nemmeno io, ma gli incubi capitano no? Solo che sta volta è come se avessi avuto delle conseguenze nella vita reale.- le rispondo e lei mi domanda se volessi un consulto da uno specialista. La mandai a fanculo scherzando dicendo che è tutto okay, dopo un po' di riluttanza mi risponde con un semplice "Okay" e poi chiedendomi se andassimo a fare un giro dicendo anche "Che non devo fare l'ammalata a casa e uscire." effettivamente a ragione ma per colpa di quelle cose da prendere per guarire sono sempre stanca, ma comunque accettai il suo invito.

Facemmo un semplice giro al villaggio più vicino facendo anche qualche compera, tra le cose che ho comprato ho preso anche dei fiori bellissimi che appena sarei arrivata a casa li avrei messi in un vaso. Shinobu prese anche un kimono ma non voleva farmelo vedere allora io cercavo di prendergli il sacchetto ma le continuava a tirarmelo via e mi spingeva, -Va bene va bene accetto il fatto che tu non voglia condividere con me il tuo acquisto.- dico arrendendomi alzando le mani in alto, per un momento mi guarda interdetta per poi tornare a camminare normalmente al mio fianco.

-Quindi che farai domani?- mi domanda di punto in bianco intendendo al fatto che domani sia il mio compleanno, -Non lo so, forse un giretto in un villaggio o vado a trovare mia sorella. Nulla di che.- dico facendo le spallucce e lei annuisce trattenendo un sorrisino, non glielo dico che l'avevo notato dopotutto sapevo che loro due avrebbero fatto sicuramente qualcosa.

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Angolo autrice

Ehilà bella gente! No ok sti saluti non mi si addicono, comunque spero vivamente che vi sia piaciuto il nuovo capitolo e chissà cosa succederà nel prossimo. :))
Io non dico nulla eh.

Buonanotte. <3

-Camilla

Il pilastro delle tenebre🌑|Rengoku Kyojuro x OC|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora