Prologo

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Ed eccomi qua. Se la me 13enne mi avesse vista adesso, probabilmente non ci avrebbe creduto. Quella che chiamavano "fase dell'adolescenza" o "cottarella" mi ha portata fin qui.

Ormai sono abbstanza grande, ho 19 anni, e ho superato da un po' l'adolescenza, ma la "fase" a quanto pare non se n'è andata.

Ho preso il primo aereo diretto a Parigi, in un certo senso obbligato la mia migliore amica a venire con me, e poi sono partita.

Avevo solo 13 anni quando insieme a mio padre, davanti alla televisione, con il papà guardavo attentamente i mondiali di calcio. Cosa strana per una femmina? No. Ma la mia famiglia pensava il contrario.

"Perchè non ti vedi dei tutorial di trucco" oppure "pensa a farti bella" borbottava mia sorella quando ero incollata allo schermo. M'interessava? No. Queste frasi hanno avuto qualche effetto su di me? Più o meno. Smettevo di parlarne con loro e mi fingevo disinteressata. Ma dentro coltivavo ancora quella passione.

Con il tempo, una squadra in particolare, una persona in particolare hanno colto la mia attenzione.

 Ed eccomi, allo stadio, in Francia d'altronde, a vedere una partita. Di calcio

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