Chi sei davvero?

24.

Come sarebbe stato rivederlo? Specifico che non sapevo nemmeno io se mi stavo riferendo a Neymar o a Kylian. Kylian è un mio amico, e beh a volte mi verrebbe voglia di baciarlo. Mentre Neymar. Neymar l'ho baciato davvero e provai una bellissima sensazione.
Andai di sopra e pensai, pensai a quello che mi aveva detto Melissa poco prima. Gli avrei dovuto parlare, tra meno di un mese sarei tornata in Italia e non potevo partirmene con questo nodo alla gola.

Ripensando al bacio con Neymar, mi venne in mente del ragazzo in discoteca. Avrei voluto conoscerlo, quando lo baciai provai una sensazione che nessun altro mi aveva mai fatto provare. Eccetto il mio ex. Ma dopo di lui nessun altro mi aveva fatta stare così bene. Nessuno.

Corsi di sotto, saltando qualche gradino e rischiando di cadere un paio di volte e trovai Melissa sdraiata sul divano a cambiare canali. "Due cose devo dirti" lei mi fece cenno di andare avanti. "La prima è che domani Kylian ci ha invitati al campo di nuovo" aspettai una sua risposta. "Va bene" disse solo.
"La seconda, è che voglio cercare il ragazzo della discoteca" mi sentii leggermente in imbarazzo. "Insomma, ci siamo baciati. Ed è stato magico" arrossii un po'.
Ad un tratto la sua tranquillità svanì. Cosa le prendeva? Si morse il labbro inferiore, come per zittirsi. "Ma... ecco non credi che sia stato solo un bacio tra due persone ubriache?" Gesticolava parecchio, e non era da lei. "Non so, mi è sembrato diverso" lei si morse ancora più intensamente il labbro inferiore, rischiando di farsi uscire il sangue.
"Tu non ti ricordi niente di lui, tanto meno lui di te. Non ha senso" mi rispose, di solito era sempre entusiasta di andare a fare una 'missione ragazze' come le chiamava lei. Dopo quelle parole, mi sentii davvero stupida. Come facevo a trovare una persona, di cui non ricordavo nulla? Salii di nuovo su, pensando che davvero l'amore c'è l'avesse con me.

Chiusi a chiave la porta del bagno e mi immersi nella vasca. Di solito usavo la doccia, perché ci mettevo meno tempo e sprecavo meno acqua. Ma quel giorno avevo bisogno di rilassare i nervi e svuotare la mente. Purtroppo non riuscii a svuotare la mente. Quel bacio in discoteca, i baci di Kylian e gli occhi di Neymar percorrevano la mia mente alla velocità della luce. Non riuscendo quasi a essere lucida. Il mio problema era che non sapevo più decifrare cosa provassi per qualcuno perché in questi anni non avevo provato più nulla.

Il mio cuore ricominciò a battere qui, svegliato dal bacio in discoteca, alimentato dai baci di Kylian e agitato nello sguardo di Neymar.
Erano emozioni bellissime, peccato che si può amare una sola persona nella vita.
Misi il pigiama e mi immersi nel profumo delle mie coperte, non avevo idea di che ore fossero, e probabilmente erano appena le 22:00. Ma dormire era l'unico modo per non pensare, anche se, a quanto pare, persino i sogni c'è l'hanno con me. Letteralmente.

Faticai a prendere sonno, nonostante non pensassi ai miei "problemi", forse perché erano le 22:00 soltanto. Riuscii ad addormentarmi dopo aver chiamato mia madre visto che mi ero dimenticata di farlo prima. Sentii solo il rumore di Melissa che, con la delicatezza di un cavallo, entrò nel letto lasciandomi un bacio in fronte.

Il giorno dopo faceva abbastanza freddo, e per non sembrare "troia" come mi avevano gentilmente chiamata l'altro giorno, misi una felpa larga.

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Go to the PSG training 🤍💙❤
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Commenti disattivati

Arrivate entrammo come se lo facessimo da una vita, Kylian ci abbracciò e tornò ad allenarsi. "Non farci l'abitudine" sussurrai mentre continuava a ringraziarmi per essere venuta di nuovo.
I ragazzi erano davvero bravi e nessuno di loro adesso poteva fare commenti o battutine stupide. Perché a me importava tanto il parere di queste persone. Soprattutto di quel tipo di persone. A chi non importerebbe dai.
L'allenamento finì e i ragazzi mi fecero un po' pena perché si erano davvero stancati tanto oggi. Ma in fondo era il loro lavoro, no?
Fu molto bello poter parlare in italiano con Gianluigi e con Marco. Mi hanno chiesto davvero tanto dell'Italia e a loro manca molto. Perché vuoi o non vuoi, l'Italia, almeno per chi ci ha passato tanto tempo, ti rimane impressa. È come un timbro.

Dopo Kylian sarebbe venuto a casa nostra perché voleva un po' di compagnia e modestamente noi eravamo la migliore compagnia che potesse chiedere. Mentre l'aspettavamo all'entrata, Neymar uscì da una porta. E stavolta non era a telefono e non sembrava andare di fretta. Infatti aveva un passo normale. Melissa era andata a bussare alla porta dello spogliatoio perché era davvero passato molto tempo. Ma la sua attesa pareva durare di più. "Amici, eh" non si fermò, rallentò il passo soltanto. "Siamo amici" rimasi ferma io. Ero già confusa di mio, adesso dovevo almeno convincere gli altri. "Mhh, come me lo spieghi allora?" Chiese con aria da superiore, intrecciando le braccia al petto. "Cosa?" Feci la finta tonta. "Quello che è successo l'altro giorno" mentre mi parlava, ricordavo come quelle labbra si erano posate dolcemente sulle mie e quasi non mi cadeva la bava. "Siamo amici. Kylian è solo molto affettuoso" risposi. Non ci volle molto per capire che non se l'era bevuta, ma non voleva insistere fortunatamente. Se ne andò verso la sua auto aumentando il passo e mi pentii di non aver continuato la conversione negli istanti di silenzio prima che se ne andasse. Melissa arrivò ed, inutile dire, che il mio cuore era sulle montagne russe.

Spazio autrice
Ciaoo. Come state? Spero che questo capitolo possa rimediare a quello scorso, penoso oserei dire. Beh comunque come sempre ditemi se la storia vi sta piacendo o scrivetemi delle critiche costruttive per rendere la storia di vostro gradimento.
Vi auguro buone cose e buona vita. Che possa essere come nelle storie Wattpad hahahaha. Vi amo❤️