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Spazio autrice:
Alla fine ho cambiato un po' di cose nell'altro capitolo perché mi è venuta una nuova idea. Che devo farci, sono fatta così hahaha. Ne approfitto per chiedervi come state e se la storia vi sta piacendo. Vi voglio bene❤

Dopo un po' di conversazione si sedette sul divano ed io lo seguii accendendo la televisione. Presi una copertina e gliela porsi, così se aveva freddo poteva coprirsi. Mi sedetti a distanza da lui, perché non volevo risultare invadente. "Quindi..." si grattò la nuca. "Come va con Kylian?" chiesi e lessi nei suoi occhi di nuovo l'imbarazzo di minuti prima.
Non nego che rimasi un po' spiazzata dalla sua domanda, insomma è come chiedere "come va con il tuo amico?" è un po' strana come domanda.
"Oh, ehm, bene. Siamo dei grandissimi amici" risposi guardandolo negli occhi.
"Amici, eh?" chiese con aria maliziosa, ma ironica. "C-cosa?" balbettai. "Ancora, siamo amici e poi io ho chiuso con..." mi bloccai, non volevo che lo sapesse, sopratutto al primo incontro. "Con l'amore, lo so" mi completò lui. Non mi sentii in imbarazzo anzi, una malinconia mi travolse e le lacrime mi pizzicavano gli occhi. Non mi interessava nemmeno sapere chi fosse stato a dirglielo. Probabilmente se ne accorse, "vieni qui" mi invitò allargando il braccio. Non me lo feci ripetere due volte che già mi trovai tra le sue braccia, con le lacrime che minacciavano di uscire. Stettimo in quella posizione per un po' e ad ogni suo massaggio tra i capelli partivano dei brividi lungo la schiena.
"Grazie" dissi ancora contro il suo petto, rannicchiandomi nella coperta. "E di che, Sanchez" mi rispose.

Alzai lo sguardo, cercando il suo viso che già mi mancava. Sei bellissimo, cazzo. Pensai tra me e me.
Lui abbassò lo sguardo, e ci trovammo intrappolati l'uno negli occhi dell'altro. Il suo sguardo mi implorava di qualcosa, ma non seppi decifrare cosa di preciso, così lo baciai.

Mi pentii subito di quello che avevo fatto e fu un semplicissimo bacio a stampo, che chissà quante volte avrà dato. Ma per me non fu solo un bacio. Mi staccai immediatamente. "Scusa" riuscii solo a pronunciare. "Tranquilla, Sanchez" mi rispose. Non notai imbarazzo nella sua voce, così mi tranquillizzai un po'. Tornai nella posizione di prima e mi persi nei pensieri.
Pensai a quelle labbra, quel sapore che creava dipendenza al primo assaporamento. Quelle labbra, che qualcosa di famigliare avevano, ma era troppo presto per capire cosa.
Sentivo il suo battito rimbombare nelle mie orecchie e pensai che, davvero, senza di esso potrei smettere di farlo io.

Purtroppo fu una cosa momentanea, perché Melissa scese le scale ancora assonnata. "Buongiorno, Ely" guardò in cucina. "Ely?" mi chiamò di nuovo ma eravamo troppo distanti per sentirci, contando il tono di voce basso che ha appena svegliata.
"Eccot-" s'interruppe aprendo la bocca. Intanto avevo fatto di tutto per spostarmi in tempo, ma era troppo tardi. Non avevo guardato più l'orologio e si era fatto abbastanza tardi. Cazzo, non potevi dormire un altro po' pensai. Cercai di essere meno agitata possibile, consapevole già del fatto che dopo mi sarebbe toccato l'interrogatorio.
"Ma tu... voi... cioè" farfugliò. "Buongiorno" le dicemmo in coro.
Lei si portò un cuscino alla faccia. "Non mi faccio vedere così da una persona come lui" si giustificò scaturando la risata di entrambi.
"Torno su, quando avete, ecco, finito mi chiami. Okay?" corse di fretta su.
Risi, era l'unica cosa che potessi fare per nascondere l'imbarazzo. "Chissà cosa penserà" chiesi retoricamente al ragazzo che adesso stava fissando attentamente le mie labbra. "Mh?" chiese, effettivamente era troppo impegnato a scrutarmi per bene per ascoltarmi.
"Tutto bene?" domanda. "Sì, devo andare a casa. Scusa, ciao Sanchez" disse e in un secondo lo ritrovai fuori casa.
"Cosa gli è preso" domandai tra me e me, visto che Melissa era ancora sopra

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