8.

634 18 2
                                    

Mi limitai a sorridere ed aggiungere che non volevamo andare vestite così, ma non avevamo tempo per cambiarci. "Già, altrimenti avrebbero perso le tracce della nostra macchina" rispose Neymar. Ok, era bellissimo ma stava diventando insopportabile. Voleva davvero continuare a vantarsi del fatto che lo stessi seguendo?

"Non ti stavamo seguendo" dissi. "È una discoteca aperta a tutti, e abbiamo deciso di andare lì. Tutto qui" sperai con tutto il cuore che il discorso fosse chiuso ma per lui non lo era affatto. "Sì e quindi quando tu e la tua amica avete corso per entrare prima di noi, cosi 'nel caso noi siamo arrivate prima'? imitò le parole di Melissa. Non so se odiare lui o lei in questo istante. Lui sicuramente di più. Girai lo sguardo verso la mia amica, che capii che avevo bisogno di un aiuto. "Okay, si, vi abbiamo seguiti. Ma soltanto perché volevamo stare nello stesso posto con delle persone famose. E basta" disse. Da un lato mi salvò, perché Neymar tacque per qualche istante, dall'altro ammise chiaramente che li avevamo seguiti. 

"Allora siete fortunate, signore. Essere in macchina con me non è una cosa all'ordine de giorno" disse. Speravo ironizzasse, ma niente risate, niente sorriso. Era serio. E così egocentrico. "Essere invitati in macchina con te non è una cosa all'ordine del giorno, mio caro" giocai il suo stesso gioco. Lui si vantava, lo facevo anche io. Si schiarii la voce. "Già, infatti" disse. Lo avevo messo a tacere e adesso ero soddisfatta. Complimenti a me.

"Dove si va?" chiese Melissa smorzando il silenzio creatosi in quei minuti. "Prima a casa, a cambiarvi" rispose Neymar, che era alla guida. "Non invito a ballare delle ragazze vestite così" mi guardò dallo specchietto, forse per vedere se me l'ero presa. Sicuramente non m'importava di un suo parere. Svoltò sotto casa nostra, e spense il motore. "Andate? Muovetevi" ci disse. Melissa stava aprendo la portiera, ma la fermai. "Come sai dove abitiamo?" chiesi. 

SERIAMENTE, CI STALKERAVA? Fece una risatina, "Andrew è un mio amico" rispose. "E quindi?" chiesi. "Quindi mi ha detto che era da queste parti e quando gli ho chiesto il motivo, mi ha dato la spiegazione" rimasi a bocca aperta, forse anche un po' delusa. Da cosa poi? "Non ti seguo mica, Sanchez" Da quando sapeva il mio cognome? Non gli ho detto nemmeno il nome, se è per questo. "Come sai il mio cognome?" chiesi curiosa. Mi zittii Melissa che non sopportava più sentire il mio 'interrogatorio'.

Salimmo le scale, chiesi a Melissa secondo lei come mai sapeva il mio cognome e lei rispose che se voleva, lui possedeva tutti i mezzi e le conoscenze per sapere tutto di tutti. "Se voleva"? Quindi voleva sapere il mio cognome? A quale scopo? Salimmo le scale di corsa, Melissa scelse un vestito intero leggermente scollato e corto. Era azzurro, e le stava da Dio. Io, invece, optai per una minigonna, molto corta, e un top abbinato. Indossai infine degli orecchini, misi il mascara e un po' di eyeliner. Sulle labbra misi un lucidalabbra, che sapevo mi si sarebbe tolto dopo il primo sorso. Misi dei tacchi neri, dello stesso colore di tutto l'outfit, tanto alti, così almeno sembravo 1.62 cm. Scendemmo le scale e ci dirigemmo verso l'auto, aprimmo la portiera e partimmo.

"Non è un po' troppo corta?" chiese quel ragazzo dagli occhi verdi. Cos'è adesso, era anche geloso?  "Geloso, Santos?" mi chiamava dal cognome, lo facevo anche io. "Perché dovrei?" mi rispose. "Te lo sto chiedendo io. Perché mi hai chiesto se la gonna era troppo corta?" sospirò, gli stavo facendo perdere la pazienza. Ed ero felicissima. "Non sei mai stata in discoteca?" mi chiese. Risposi di sì. "Allora dovresti saperlo, i ragazzi sono schifosi" non mi serviva la sua protezione. Ma non volevo continuare. "Lo so" risposi. Il tragitto continuò stabile, i ragazzi, a parte lui che rimase zitto tutto il tempo, cercarono di fare conoscenza con noi e ci misero al nostro agio. Mi fecero anche tantissime domande sull'Italia. 

Poi arrivammo in discoteca

Chi sei davvero?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora