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Sentii bussare al campanello e urlai come una pazza a Melissa di uscire dal bagno. La mia agitazione arrivò all'estremo in quel momento e mi riguardai un centinaio di volte allo specchio. "Pronta" dissi poi alla figura riflessa allo specchio, ero davvero bella.
Avevo fatto un trucco semplice, visto che già il vestito era abbastanza particolare.
Presi la borsetta e scesi giù, chiudendo la vitarella dei miei orecchini.
Possibile che abbia iniziato a prepararmi alle 15:00 e non essere ancora completamente pronta?
Presi un respiro profondo e aprii la porta, Melissa mi accarezzò un braccio per tranquillizzarmi.
Appena vidi Kylian, divenni più calma.
Ero con lui e con Melissa che mi sarebbero stati sempre vicino e poi, ehi, mica andavo a morire?

Durante il tragitto Kylian tenne la sua mano sulla mia coscia, cosa che non mi diede per niente fastidio, conoscevo le sue intenzioni innocue. Anzi, mi avevano rilassata, ero fortunata ad aver trovato un amico come lui. Quando arrivammo, spense il motore e mi aprii la portiera.
"Da quando così gentile?" chiesi scherzosamente, mentre cercavo di rilassare i nervi.
"Impazzirà appena ti vedrà, fidati" mi disse ammiccando. Questo mi fece tornare alla mente che l'avrei rivisto dopo l'incontro dell'altro giorno.
Melissa non sembrava per niente ansiosa, era già uscita qualche volta con Marco e la moglie e per un momento avrei voluto essere lei.

Dalla casa si sentiva già la musica rimbombare dappertutto, anche se erano solo le 20:30. Prevedevo una serata molto movimentata.
Suonammo al campanello e sperammo che, tra tutto quel frastuono, qualcuno lo avrebbe sentito.
Ci aprii il festeggiato, "eccovi" disse lasciandoci spazio davanti a lui, per farci entrare. La sua casa era ancora più grande di come lo sembrasse dall'esterno. Era meravigliosa e rimasi con la bocca aperta.
Kylian mi mise una mano sulla schiena, notando la mia rigidità quando lo vidi.
Era bellissimo, non più delle altre volte, ma della sua solita bellezza che ti lascia senza fiato. Indossava un completo, non l'avevo mai visto così elegante.
Elizabeth, calma, continuavo a ripetermi inutilmente.
Era seduto su uno degli sgabelli appoggiati vicino all'isola e rideva. Rideva in continuazione, il mio sguardo si spostò sulla bottiglia, vuota, di vodka al suo fianco e mi diedi subito una risposta.
Bene, adesso non gli avrei neppure potuto parlare.
Gli passai avanti per prendere un bicchiere di vino. "Elyyyy" sentii dire da una voce roca, ma divertita. Mi ci volle poco per capire da chi provenisse.
Guai in vista.
"Ciao, Neymar" gli risposi io.
Pensa di star parlando con un bambino, okay?
In effetti lo era, non era lucido per niente.
Fortunatamente arrivarono altri a chiederci se volevamo seguirli verso la piscina. Avevo portato un costume, visto che Melissa mi aveva parlato di una piscina "gigante" come l'aveva descritta. E adesso ci credevo, arrivai all'esterno, dove una leggera brezza colpiva le mie spalle.
Purtroppo la piscina era già piena di galline e ragazzi che vi erano ammollati al suo interno. Non mi andava di stare attaccata a quei corpi bagnaticci e sopratutto quelle persone fradice di alcol. Decisi di aspettare, sicuramente qualcuno sarebbe uscito più tardi.

Erano le 22:00 e avevo conosciuto tantissima gente nuova, di cui avevo dimenticato già il nome. Ero brilla, ma ancora abbastanza controllata.
Notavo lo sguardo di Kylian a volte seguirmi, e la cosa mi faceva sorridere. Mi piaceva che si preoccupasse per me.
Di Neymar non c'era più nessuna traccia, sicuramente si starà scopando una.

Beata lei.

No, cosa dico? Avrà parlato l'alcol sicuramente.

Mi si avvicinò un ragazzo, se non sbaglio cui nome fosse Jacques, sì ero quasi sicura fosse così.
"Bevi?" chiesi a lui, mentre ordinavo due drink prima che rispondesse, nel caso li avrei bevuti io.
"Certo" mi rispose lui sorridendo.
Non ero ancora completamente andata, ma lo ero quasi.
"Quindi..." iniziò lui sorseggiando il drink "Sei fidanzata?"
"No, non me ne parlare ti prego. Tu?" chiesi barcollando.
"Mhh, no" stavamo urlando per sentirci. "Problemi di amore mi sembra di intuire" continuò.
"Non proprio, mi sono innamorata di nuovo dopo che mi ero promessa di non farlo" risposi, wow ero riuscita a fare una frase di senso compiuto.
"E chi sarebbe il fortunato?" chiese sorridendo. "Ohh, Neymar. Quello là giù" indicai il ragazzo che stava conversando con una ragazza.
Il ragazzo annuì ridendo, eravamo in piedi ma barcollando entrambi.
"Che testa di cazzo" dissi non smettendo di guardare Neymar.
"Chi non lo è?" mi chiese ridendo. Non sapevo se essere stranita, arrabbiata o delusa da quella frase. Comunque non feci nulla.
"A te piace qualcuna?" chiesi muovendomi a ritmo di musica, Jacques mi chiese di ripetere visto la musica.
"Ho detto" bevvi un sorso. "Se sei innamorato" Jacques farfugliò parole incomprensibili e mi rispose con un "no" secco.
"Guardati intorno ragazzo, ci sono tantissime ragazze belle" dissi indicando alcune delle ragazze. "Va' e conquistale" risi spingendolo con la forza di una formica.
"Mhh, preferisco conquistare te" mi rispose con una voce sexy, che disgustavo.

Il suo volto si avvicinò al mio, e solo allora potei notare che aveva dei bellissimo occhi color ghiaccio. Capelli mori e occhi chiari, come piaceva a me.
Non opposi resistenza, che male c'è a farsi baciare da un bel ragazzo?
Inziò ad appoggiare le sue labbra delicatamente contro le mie, e le socchiuse. Misi la mia mano sul suo collo, mentre con l'altra reggevo il bicchiere, quasi vuoto. Lui mi circondò la vita con la mano, toccando le parti scoperte. Era leggermente ricurvo su di me e mi piaceva.
Poco dopo mi chiese accesso alla lingua, e iniziammo a baciarci con più foga.
"Ti toglierei questo vestito di dosso, proprio adesso" mi sussurrò ancora sulle mie labbra, che si unirono in un sorriso.

"No, mi dispiace ma non lo farai, amico" sentii una voce alle nostre spalle urlare quelle parole.

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