1༄"Quel sorrisetto glielo strapperei a morsi."

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Il pungente vento invernale scuoteva la popolazione raggruppata nella piazza della cittadina vampiresca, occupata da abitazioni di diverse dimensioni e colori - principalmente tendenti al rosso sangue - e circondata dalla fitta vegetazione ricca di succulenti animali pieni di vita.

Un uomo sulla cinquantina, calvo e con una statura piuttosto tozza e virile, percorse le teste del popolo con un lento volo solitario, atterrando aggraziatamente dietro al microfono posto sull'altare dinnanzi ai suoi sudditi.

«Buongiorno popolo di INFERNO.» iniziò con tono autoritario, portando definitivamente tutta l'attenzione su di sé «oggi come già saprete è arrivato il grande giorno per la nostra cittadina, così da farla crescere e continuare a prosperare come i discendenti della nostra sacra specie comandano.»

Un ragazzo dalla chioma nera come la pece rilasciò un'impercettibile ringhio tra i suoi canini taglienti, lasciando sfuggire una calda nube dispersiva a solleticargli le labbra bagnate e ghiotte di carne pallida.

Aveva sempre detestato questo giorno, perché sapeva che prima o poi sarebbe stato chiamato anche lui dati i suoi ormai decenni da essere sovrannaturale.

«Oggi ci sono ben trenta neo-vampiri pronti ad essere accolti da un nuovo custode più anziano, che spero vivamente riuscirà a farli abituare e trattarli come si deve.»

«Tsk, cazzate.» gongolò roteando le iridi fuse nel cioccolato fondente e serrando le labbra in una dritta linea dura.

«Smettila di lamentarti.» una voce a pochi centimetri da lui lo fece voltare di scatto, incontrando l'espressione divertita di suo cugino, bassino ma con un petto talmente largo e pompato da far invidia agli armadi più imponenti.

«Lo sai che odio sto giorno Bin.»

«Lo so, ma vedrai che non sarà così male come credi.»

«Lo dici perché il tuo protetto è un angioletto.»

«Non sempre fidati.» l'angolo destro della sua bocca si inarcò in un ghigno malizioso, lasciando intendere perfettamente a cosa si riferisse.

«Ew, non voglio nemmeno sapere.» emise un finto conato di vomito, portando l'altro a rilasciare un piccolo risolino divertito.

Dopodiché i due vampiri riportarono l'attenzione sul loro presidente, il quale nel mentre aveva iniziato la lettura della lunga pergamena svolazzante al suo fianco, munita di una piuma per cancellare i nomi che chiamava man mano.

«Lee Felix con Hwang Hyunjin.» un ragazzo dalla chioma bionda sbiadita si materializzò accanto all'uomo e si unì al suo padrone, che lo accolse anche lui con ben scarsa allegria.

«Quanto ci impiega a strozzarlo secondo te? Io dico 2 minuti.» scommesse Changbin fissando il suo amico scomparire in mezzo alla folla.

«Io dico che ne resiste per una decina invece.»

Si strinsero la mano, sigillando la scommessa e bramando entrambi la vittoria per chiedere un qualsiasi favore all'altro.

«Jung Wooyoung a Choi San.» riprese selezionando un bel vampiro con lunghi capelli legati in un codino, lasciando libera qualche ciocca sia bionda che corvina.

«Song Yuqi andrà con Jeon Soyeon.» la sensuale ed elegante creatura chiamata comparse con un sorriso sul volto, coperto leggermente dalla lunga chioma arancio svolazzante a causa dell'aria ancora persistente.

«Ma Soyeon non aveva già una ragazza?» domandò confuso il corvino.

«L'aveva, le è morta qualche mese fa, è uscita di testa e si è trafitta con un bastone in legno, So dice che le faceva schivo essere una succhiasangue.» spiegò con un tono amaro, quasi disgustato.

Reliance on INFERNO~MinsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora